venerdì 11 dicembre 2015
TELENOVELA SAN FELICE, ORA INTERVIENE LA CORTE DEI CONTI
Un sindaco, una giunta e un intero consiglio comunale nel mirino della procura della Corte dei conti. I fatti risalgono al 1998 e sono gli amministratori di quell'epoca a essere oggetto di indagine della magistratura contabile. La vicenda è quella, ormai famosa, della darsena San Felice, finita recentemente con la sconfitta, in aula di tribunale, del Comune, che ha dovuto risarcire i privati, dopo lunga trattativa, con circa un milione e quattrocentomila euro. Denaro che è finito nel conto dei debiti fuori bilancio, come vuole la legge in questi casi, e sottoposto, sempre per legge, all'esame della Corte in questione.
Questo il meccanismo burocratico che ha portato alla stesura della nota giunta in Comune pochissimi giorni fa e nella quale la Procura della Corte chiede al sindaco la messa in mora di tutti gli amministratori dell'epoca, a cominciare, ovviamente, dall'ex sindaco Fortunato Guarnieri.
La messa in mora è un provvedimento che serve ad evitare la prescrizione del fatto addebitato al soggetto in questione e a mantenere, quindi, la possibilità, per la pubblica amministrazione di essere risarcita del danno erariale presunto.
Sia chiaro, quindi, che nessuno degli amministratori pubblici suddetti è, in questo momento, “colpevole” di qualcosa, ma tutti sono oggetto di indagine.
Il presupposto su cui sono indagati sono gli atti amministrativi che hanno prodotto il “pasticcio” della darsena San Felice e, secondo la nota della Corte, si tratterebbe di due delibere del consiglio comunale e di una delibera di giunta. Di qui l'identificazione (provvisoria) delle persone che saranno chiamate (eventualmente) a risarcire il presunto danno.
Prima che ciò avvenga gli ex amministratori coinvolti saranno chiamati a presentare le loro controdeduzioni, cioè a giustificare le scelte amministrative compiute e, se avranno buoni argomenti, potranno uscire dall'inchiesta senza danni. Ad esempio, è possibile che i consiglieri comunali che avessero votato contro le due delibere succitate, non abbiano conseguenze.
Ma, a quanto ammonta il rischio economico per chi dovesse, alla fine, essere sottoposto a giudizio? Non solo al risarcimento pagato dal Comune ai privati, ma anche alle spese giudiziarie sostenute dal comune in tutte le fasi di giudizio. Questa quantificazione, infatti, è quello che la Procura della Corte ha chiesto agli uffici comunali, ritenendo che il danno erariale non sia, appunto, solo l'esito finale della controversia, ma anche quello che il Comune ha dovuto spendere per giungere a quell'esito e che non avrebbe speso se non ci fosse stato il “vizio” amministrativo originario.
amministrazione comunale del 1998
Sindaco Fortunato Guarnieri
vicesindaco : Gianni Grasso
ass alle attività produttive : Renzo Ranzato
ass lavori pubblici Roberto Boscolo Chio
ass all’urbanistica Mauro Boscolo Bisto
ass alla casa Sergio Vianello ( scomparso )
ass Franco Pavanello - alla pubblica istruzione
alcuni dei consiglieri della maggioranza di allora
Giuseppe Penzo ( presidente del consiglio)
Papaioannu Giulia ( scomparsa)
Maria Rosa Chio Boscolo ( ma risulterebbe assente in quella votazione)
Giuliano Boscolo Agostini ( ma risulterebbe assente in quella votazione )
Riccardo Rossi ( attuale assessore)
Gianfranco Scarpa ( attuale consigliere comunale)
Fabiano Gibin ( attuale consigliere comunale)
Emmanule Malusa
Francesco Zezza
Marco Dughiero ( attuale assessore nella giunta Casson)
Gaetano Criscenti ( scomparso)
Cocuccia Boscolo Guerrino
mauro Mantovan
Giorgio Varisco
Francesco Lusciano
Roberto Ravagnan
Roberto Rossi
40 commenti:
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Cosa ci raccontera' ora il Bisto?
RispondiEliminaCosa diranno i vari Bisto e Mantovan???? Poveri
RispondiEliminaCaro Amico Anonimo, un conto è votare contro i pareri tecnici come ha fatto Guarnieri, un conto è rinviare una delibera che parla di adozione di piano particolareggiato (atto non dovuto e quindi DISCREZIONALE da parte del consiglio, altrimenti provvederebbe il Dirigente, cosa che non è). Saranno castagne che Guarnieri dubito potrà cucinare e sarà quasi solo in cucina. Potrà chiamare il locale Pietro Gambadilegno a dargli una mano se vuole!!!! Lui è un esperto di Corte dei Conti!!
EliminaInutile girarci intorno. Il problema piu' grosso lo ha Guarnieri che ha fortemente voluto le delibere che hanno portato all'intervento della magistratura. Lo stesso Guarnieri che oggi e' la principale stampella per la zoppicante amministrazione Casson.
RispondiEliminaStavolta sara' difficile che il sindaco si defili con presidente del consiglio comunale e principale sostenitore in consiglio sotto il tiro della corte dei conti! Se ne vedranno delle belle
Sindaco, adesso come la metti con Guarnieri?????
RispondiEliminaEd il Bisto che era assessore urbanistica? Il Mantovan che fa sempre il puro?? C0cuccia??? Mezzo PD di adesso.
RispondiEliminaNe vedremo delle belle, hihihi 5 stelle vinceranno a man bassa. Unico che ha un po' di seguito che piaccia o no e' attuale presidente del consiglio. Anche se ha molto nemici molti lo seguirebbero come leader. Vedo i favolosi 5 stelle favoriti. Sono fuori da tutte queste beghe
te le fai e ti rispondi ti ex proprio forte Penzo ma credistu che semo tutti semi ti ciaparà 3 voti se tutto va te va ben
RispondiEliminaForse sei un parente o forse hai bisogno di una visita oculistica se vedi MP come possibile sindaco. Tra ittiturismi non regolari e corte dei conti in agguato per i malanni dell'Ipab e' ormai totalmente bruciato
RispondiEliminate le fai e ti rispondi ti ex proprio forte Penzo ma credistu che semo tutti semi ti ciaparà 3 voti se tutto va te va ben
RispondiEliminaNon entro nel merito della missiva della Procura della Corte dei Conti che chiede al sindaco la messa in mora di tutti gli amministratori dell'epoca, ma sollevo una domanda nel merito dei parcheggi della Darsena S. Felice.
RispondiEliminaNel sito internet la Darsena S. Felice pubblicizza che «Può ospitare 500 barche di varia grandezza fino a 30mt, con [.] ampio parcheggio….»
Siccome il Piano Attuativo allora in vigore prevedeva 1 posto macchina per ogni posto barca, significa che ci dovrebbero essere 500 stalli destinati a parcheggio. Per realizzare detti stalli, nel progetto era previsto di utilizzare un’area ubicata ed est della darsena, un piano interrato ed uno sovrastante “a raso”. Ove nel frattempo non fossero seguite varianti alle norme attuative, a quanto mi risulta, dette opere non sono state realizzate. Perché le varie Amministrazioni che si sono succedute non hanno fatto rispettare quanto autorizzato ?? Ciò prefigurerebbe a mio avviso un abuso edilizio. (boscolo)
bene non entriamo nel merito e aspettiamo i prossimi passaggi di un iter che sarà molto lungo. Entriamo invece nel merito del tuo commento, in pratica tu stai dicendo chi se ne frega se prima di quella darsena era tutto un luridume e un covo di topi, chi se ne frega se grazie a quella darsena si è rivitalizzata tutta san felice grazie all'economia portata dai diportisti , grazie ai quali sono rifiorite le boteghette di alimentari, ferramenta , officine e compagnia bella....andiamo a cercare il cavillo tanto per criticare....in succo è questo quello che dici tu.
EliminaNon è come lei dice “cercare un cavillo tanto per criticare”, é che le regole devono valere per tutti. Un contratto stilato con chi rappresenta la municipalità deve essere poi onorato.
EliminaNel nostro caso, al rilascio dell’autorizzazione edilizia, i committenti della Darsena S. Felice si erano impegnati a realizzare i dovuti parcheggi.
Sarebbe, ad esempio, come fosse realizzato un comparto edificatorio senza avere fatto i box interni destinati a parcheggio per le auto che prevede 1,50 posti macchina par ogni alloggio. Se non ci sono detti parcheggi, non esiste l’agibilità. Chiaro ??
Anch’io plaudo a chi investe nella nautica perché porta lavoro per tutti. Ma le regola vanno rispettate. (boscolo)
Sono pienamente d'accordo con lei,Comparato.L'impressione è che questo boscolo ami questo tipo di interventi che,oramai, visto che lo stile e l'intento sono sempre i medesimi,sinceramente cominciano a stancare,perché decisamente acostruttivi e spesso del tutto infondati.
EliminaTutto il vecchio PD coinvolto. Vergogna!!!!!
RispondiEliminaResler junior dovrebbe togliere Bisto immediatamente da capogruppo e mettere il giovane e preparato Daniel
Attenzione Comparato che nel tuo intervento a giustificazione di qualche probabile e tutto da accertare inadempimento da parte del titolare della darsena di san felice stai per indirettamente ragione a Masiero. Anche lui ha probabilmente sbagliato qualcosa, anche lui però sta dando da lavorare a delle persone. Da una parte dovremmo fregarcene in ragione del lavoro e della pulizia. mentre per l'imprenditore di canal di valli questa elasticità non si dovrebbe avere.
RispondiEliminaGiovane senz'altro, preparato...be' dovremmo metterci un po' d'accordo sul significato esatto delle parole...ma le parole ormai sono state private di qualsiasi significato!
RispondiEliminaMa chi ci difendeva? Orsoni? Per la sua parcella fu lui che volle i nostri lampadari? BP
RispondiEliminaPer andrea comparato 12 dicembre 2015 15:40
RispondiEliminaNon è come lei dice “cercare un cavillo tanto per criticare”, é che le regole devono valere per tutti. Un contratto stilato con chi rappresenta la municipalità deve essere poi onorato.
Nel nostro caso, al rilascio dell’autorizzazione edilizia, i committenti della Darsena S. Felice si erano impegnati a realizzare i dovuti parcheggi.
Sarebbe, ad esempio, come fosse realizzato un comparto edificatorio senza avere fatto i box interni destinati a parcheggio per le auto che prevede 1,50 posti macchina par ogni alloggio. Se non ci sono detti parcheggi, non esiste l’agibilità. Chiaro ??
Anch’io plaudo a chi investe nella nautica perché porta lavoro per tutti. Ma le regola vanno rispettate. (boscolo)
quella darsena è stata realizzata grazie ad un bando dell'amministrazione comunale di Sandro Todaro, un sindaco decisionista, che ha lasciato alla città diverse opere pubbliche finite e fruibili da tutti ( come ha fatto anche Guarnieri) se i soci della San Felice avessero investito in Croazia o in Slovenia, oggi quei signori avrebbero reddito da 15 anni e San Felice sarebbe uno schifo come era allora. Lascio ai lettori che riflessioni fare.
EliminaPer andrea comparato13 dicembre 2015 11:46
EliminaMa che razza di ragionamento è il suo ??
Chi investe deve sottostare alle regole. Inoltre di solito chi tira fuori i soldi lo fa per un giusto tornaconto. Stia tranquillo che se era più conveniente la Croazia o la Slovenia, la S. Felice là andava ad investire. in quanto al bando indetto dell’allora sindaco Todaro, meglio stendere un velo di come lo stesso si svolto.
Infine, riprendo il commento di Anonimo 12 dicembre 2015 16:37. Perché per la darsena S. Felice lei guarda all’investimento, ai posti di lavoro, alla pulizia, mettendo in secondo piano eventuali difformità, mentre Masiero nella sua darsena a Canal di Valle ha dovuto giustamente ripiegare il tendone eretto senza autorizzazione. Questo suo doppiopesismo non sta in piedi. (boscolo)
Mi scusi ma quei , forse, stiamo facendo confusione, il mio intervento non aveva e non ha la motivazione di giustificare nessuno. La società San Felice, da quello che risulta, ha operato SEMPRE nel rispetto delle regole, tanto è vero che ha vinto una causa contro l'amministrazione comunale. E' lei che insinua che non sia in regola, invece di scrivere commenti anonimi, faccia un bel esposto alla procura della repubblica, ho sentito che indagano anche con le lettere anonime purché circostanziate e si tolga lo sfizio.
EliminaNel bando dovevano esserci anche
Eliminacirca 150 posti barca pubblici... e non più di 300 e qualcosa complessivi. Ricordo male?
perdonami il linguaggio, ma proprio non sai una mazza, la darsena prevedeva 500 posti barca, perché da un punto di vista economico SI POTEVA SOSTENERE altrimenti non valeva la pena fare l'investimento, non sarebbe stato conveniente, è stata l'amminstrazione Guarnieri che poi, a ragione o torto, non voglio entrare nel merito non per fare il Ponzio Pilato ma perché è una vicenda MOLTO complessa che andrebbe approfondita, però da tutto questo c'è una " verità " giudiziale ... il tribunale ha dato ragione alla società San Felice, punto.
EliminaNon preoccuparti... ricordo poco e male, hai ragione. Ma i posti pubblici sono rimasti 150 o quanti ne sono poi stati lasciati?
RispondiEliminanon lo so, glielo chiederò, credo siano 500, se avessero avuto i permessi per farne 400 non avrebbero neppure iniziato l'investimento. Sul post c'è la foto aerea, conta le barche
EliminaPer andrea comparato 13 dicembre 2015 13:22
RispondiEliminaIo ho fatto un semplice ragionamento : se la darsena S. Felice pubblicizza nel suo sito internet «Può ospitare 500 barche di varia grandezza fino a 30mt, con [.] ampio parcheggio….»
Siccome il combinato disposto dagli art. 16 – 20 delle N.T.A. del Piano Particolareggiato, secondo cui la realizzazione del complesso può avvenire anche per stralci funzionali [.] che per l’attuazione del primo stralcio [.] si potranno utilizzare in via temporanea e provvisoria [.] parcheggi a raso fino alla costruzione del parcheggio su due livelli …
Ecco spiegato il mio ragionamento, se in via transitoria la S. Felice poteva utilizzare i parcheggi a raso pari ad un numero di barche ormeggiate, ora che sono passati diversi anni e che pubblicizzano 500 posti barca disponibili, che fine ha fatto la realizzazione del parcheggio definitivo su due piani, di cui uno interrato ??
La causa persa dal comune e vinta dalla S. Felice è tutt’altra questione. Si basa sulla perdita di un finanziamento, c’entra niente la questione parcheggi che io ho esposto. (boscolo)
Ma la darsena San Felice e' stata bonificata ? Mi risulta a ridosso della batteria San Felice ed e' presumibile che ci siano ancora bombe della seconda guerra mondiale.
RispondiEliminaRelativamente al rispetto contrattuale i 130 140 posti che dovevano rimanere al comune dove sono finiti ? Ma gli amministratori di destra e sinistra perche' tacciono sulla vicenda ? Si sono spartiti la torta a spese dei cittadini ?
Tiozzo.
avete ragione a preoccuparvi, sembra che oltre a tutto quello che voi sospettate forte San Felice sia infestata da fantasmi omosessuali attivi, cercate di non rimanere in quella zona....non si sa mai
RispondiEliminabasta, capito? basta così
RispondiEliminaBasta a chi? E perché? Non vuoi più parlarne...? La telenovela finisce come sempre: non se ne deve parlare se non come vuoi tu. E con i soliti dubbi sui soliti ignoti... Cosa ti preoccupa? Forse i fantasmi? B.P.
RispondiEliminaassolutamente no, però scrivere cose totalmente inesatte...tipo quella dei posti barca al comune, o altre assurdità non le posso pubblicare in anonimato....abbi pazienza, o dai dei riferimenti precisi...nella delibera nr... c'è scritto questo oppure non puoi saltare fuori con la leggenda della valle dei sette morti...dai
Eliminadevo verificare il tuo ultimo commento, prima verifico e poi , eventualmente, ti pubblico. I soldi della causa, che " si sono messi subito in saccoccia" come dici tu, sono i finanziamenti che i soci della San Felice hanno perso per le lungaggini burocratiche dell'amministrazione comunale, ti ripeto Marco e Lucio Boscolo, i soci che seguono maggiormente le attività della San Felice se avessero realizzato la darsena in Croazia avrebbero iniziato a recuperare l'investimento dieci anni prima, invece hanno voluto investire sulla loro città.,,,stessa cosa per l'Ivano Bielo, l'albergo Mosella fermo da quattro anni? non so se vi rendete conto delle assurdità che scrivete.... con tutto il rispetto dei dipendenti pubblici, non posso non pensare che questi ragionamenti provengano da chi ha la pancia piena, da chi, che lavori bene o lavori male, cmq si prende uno stipendio dal pubblico. Non vi rendete conto però che se si ferma l'impresa, andate a casa anche voi.....la disoccupazione altissima che c'è in Italia, c'è grazie alla gente come voi, che, scusami, non capisce proprio nulla. Senza entrare nel merito della causa che è veramente molto complessa, la gente che investe che fa impresa, bisognerebbe fargli i ponti d'oro e non lungaggini burocratiche....
RispondiEliminaPer andrea comparato 14 dicembre 2015 16:48
EliminaVerifichi pure, spero non passino altri 10 anni.
Le Norme di Attuazione del Piano Particolareggiato sono quelle da me indicate, a meno che qualche Dirigente non le cambi ora in corso d’opera.
Il resto del suo commento, il modo di ragionare che se uno investe lo può fare fregandosene delle regole, a me è incomprensibile.
Le dirò di più, a me stanno sulle scatole chi ha agganci di ogni tipo e usa tutti i mezzi a sua disposizione per portare a casa un progetto (vedi bombolone in porto).
Anche per la darsena “le saline”, a suo tempo, hanno realizzato il loro progetto su un sito ove nelle piante del “Sabbadino” vi erano ubicate le saline di Chioggia. A meno che Sabbadino non fosse matto, oppure come d’incanto nei rilievi effettuati sono sparite.
Per non parlare dell’impatto ambientale. Prima della realizzazione della darsena, da piazzetta Vigo si vedeva uno scorcio panoramico mozzafiato fino a Venezia, ora è sotto gli occhi di tutti lo scempio del territorio Ohh avranno avuto le relative autorizzazioni, però chi le ha rilasciate avrà analizzato le carte del Perù. Con tanta laguna veneta che c’è, proprio lì dovevano realizzare la darsena. (boscolo)
CARO COMPARATO TU CHE SAI TUTTO, GLI ALBERI SUL GIARDINO SONO STATI TAGLIATI DAI FANTASMI OMOSESSUALI OPPURE DALLA TRIADE COEDMAR - SAN MARTINO - ORSONI ? SI VUOLE FARE IL PARCHEGGIO IN QUEL GIARDINO ?
RispondiEliminaV.T.
Ma cosa vuoi che siano 4 alberi rispetto al Mose! Forse hai ragione, Andrea, pensiamo ai soldi, vero? Ai posti di lavoro... offerti!!!
RispondiEliminaE' arrivato un commento, non pubblicabile, su presunti scambi di favori.... allora, tutti gli atti relativi alla causa ( persa dal comune ) della San Felice, sulla quale ora la corte dei corti ha iniziato un procedimento per capire di chi sono le responsabilità...sono PUBBLICI. Guarnieri non si è MAI nascosto, più volte ha spiegato il percorso, giusto o sbagliato, di quella controversia sfociata poi in causa. Sarà la corte dei conti a stabilire , responsabilità, risarcimenti od altro. Il sindaco attuale non ha fatto NULLA per nascondere nulla di nulla anzi, li sta mettendo tutti in mora. Riguardo all'accenno ai cattivi rapporti all'inizio della legislatura tra Casson e Guarnieri, perdonami ma di che cosa ci stupiamo? La politica è così, Berlusconi e Bossi? Partito Democratico e Sel? Guarnieri e Casson hanno una forte matrice che li accomuna, sono persone oneste, io la penso così, entrambi pensano ai problemi di questa città tra pochi mesi ci saranno le elezioni e l'elettore, nel segreto dell'urna darà il responso.
RispondiEliminaPer andrea comparato14 dicembre 2015 16:48
RispondiEliminaSono sempre un attesa della verifica da parte sua. No vorrei facesse la stessa fine della verifica sulla questione “GalloplastiK”.
Se ha perduto il mio commento, lo sposso rispedire aggiornato. (boscolo)
E’ incomprensibile la censura nei miei confronti. A meno che si voglia coprire gli amici Marco e Lucio Boscolo “Contadin”.
RispondiEliminaLa verità in ogni caso verrà a galla e lei sig. Comparato, in questo caso, farà una magra figura.
Se nel caso avesse la bontà di rispondere, mi raccomando, pubblichi prima il commento.
Dato che ci siamo, affinché la gente capisca di cosa stiamo discutendo, sarebbe opportuna la pubblicazione anche di quello mio precedente. Grazie. (boscolo)
non c'è nessuna censura, sono giorni che sono iper preso e non pubblico qualche cosa di cui non sono sicuro, stai tranquillo che quando avrò un momento, una volta fatte alcune verifiche , lo pubblicherò
EliminaPer la buona pace di qualche cialtrone che cerca di fare come al solito di tutto un guazzabuglio sparando colpe ad alzo zero. Le preoccupazioni sono in capo a chi a votato CONTRO superando un parere tecnico rilasciato dal Dirigente e quindi questo vale solo per la giunta e il Sindaco di allora. Il consiglio comunale, e quindi tutti i consiglieri di allora, è coinvolto solo per il rinvio di una adozione di un piano urbanistico, atto discrezionale e non dovuto dal consiglio, altrimenti sarebbe stata una semplice presa d'atto. Delibera 106 del 1998. Basta leggere. Quindi la Corte dei Conti ovviamente scriverà a tutte, come ovvio, le parti coinvolte del processo del provvedimento, poi comincerà a stralciare le posizioni e sarà impossibile che coinvolga il Consiglio Comunale di allora per un rinvio di un provvedimento urbanistico sul quale ( rinvio) non era stato nemmeno espresso parere tecnico e ancor di piu' nessuno aveva avanzato contrarietà, sempre tecniche. Se così non fosse in nessun consiglio comunale d'Italia si voterebbe piu' alcun provvedimento di natura urbanistica. Il sasso caldo resterà soprattutto a Guarnieri che non deve aver passato un buon Natale. Con buona pace dell'attuale Presidente del Consiglio Matteo Panzo che di Corte dei Conti, Commissarimenti, e Guardia di Finanza è un buon intenditore. Come attestato dalla stampa. Lui sì è uno che brucia le tappe!!!! Tiozzo Brasiola
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