sabato 6 febbraio 2016
" SPARAGLI IN BOCCA " : LA NUOVA FRONTIERA DELLE LITI IN CONDOMINIO
“Sparagli in bocca, sparagli in bocca”. Va bene che in questa città le liti siano pane quotidiano, ma questa volta siamo andati pericolosamente vicini al punto di non ritorno. C'erano i litiganti, c'era la pistola e c'era un uomo che incitava una donna a usarla. Per fortuna la pistola era una scacciacani, quindi a salve, e la donna ha avuto il buon senso di non premere il grilletto, anche se poteva risultare innocua. Ma nulla rassicura su cosa poteva accadere subito dopo.
Il “casino” è scoppiato sabato, verso ora di pranzo, in un condominio di Brondolo. Da una parte una famiglia di inquilini, con figli piccoli, dall'altra il padrone di casa con la moglie. Un litigio dovuto, forse, a questioni di soldi, forse di sopportazione reciproca (e l'uno non esclude l'altro). Ma questa volta le cose stavano prendendo una piega diversa. Perché dopo urla, minacce, rumori di cose rotte (o sbattute) e chissà che altro, dopo tutto questo, è comparsa una pistola che la moglie del padrone di casa avrebbe puntato contro gli inquilini dell'appartamento. Voleva solo spaventarli? Forse sì, ma il marito ci ha messo il carico da dodici, con quegli incitamenti “sparagli in bocca” ha letteralmente terrorizzato i rivali che sono rimasti impietriti, sotto la minaccia dell'arma da fuoco (non sapevano che era a salve) e si sono ritirati dalla contesa.
Poco a poco la situazione si è calmata ma ora, su quello che è accaduto, sta indagando la polizia e, per qualcuno, potrebbero essere guai.
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