sabato 11 febbraio 2017

FALSO CIECO SCOPERTO A CHIOGGIA DAI CARABINIERI

Le indagini dei Carabinieri di Chioggia (VE) hanno consentito alla Procura della Repubblica di Venezia di richiedere il rinvio a giudizio di un sessantanovenne originario della zona, Z. M., che fingendosi cieco “assoluto”, percepiva le varie indennità pubbliche concesse alle persone con inabilità totale quando si trovano nella impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, oppure quando non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, hanno necessità di una assistenza continua. Le indagini iniziavano la scorsa estate, quando l’equipaggio della motovedetta dell’Arma dei Carabinieri che espleta la vigilanza acquea e balneare, a seguito di un controllo di routine ad una attività commerciale esistente lungo l’arenile della località marina, notava la presenza di Z. M. che veniva identificato per la prima volta. Nel corso dei successivi accertamenti effettuati presso l’I.N.P.S. al fine di verificarne l’eventuale effettiva posizione lavorativa, emergeva come in realtà lo stesso oltre alla pensione, percepiva da quasi 15 anni una indennità di accompagnamento, poiché riconosciuto invalido civile quale “cieco assoluto”. A quel punto i militari dell’Arma iniziavano un’attenta attività di osservazione, controllo e pedinamento con videoriprese e fotografie, che consentivano di documentare come Z.M. in effetti svolgesse la propria vita in maniera del tutto autonoma, senza particolari difficoltà nel compiere le azioni quotidiane (come salire e scendere dall’autobus di linea, camminare lungo la strada ed attraversarla in mezzo al traffico cittadino, maneggiare attrezzi e oggetti vari con una certa dimestichezza, passeggiare lungo la battigia). E tutto ciò senza la necessità di essere accompagnato da altre persone, senza l’ausilio di un bastone o di un cane e, neppure, di occhiali per ciechi. Il “falso cieco” ora dovrà rispondere del reato di truffa aggravata, poiché mediante artifizi e raggiri otteneva e manteneva la pensione d’invalidità civile per una cecità di grado assoluto, nonché riceveva a decorrere dal 2001 anche l’indennità di accompagnamento. Il danno complessivo per le casse dello Stato si aggira a quasi 150.000 euro.

1 commento:

  1. Non c'è bisogno di doversi imbattere occasionalmente come in questo caso per scoprire i falsi invalidi, oppure dovere scoprirli attraverso la denuncia di STRISCIA LA NOTIZIA, devono fare un controllo a tappeto e una volta scoperti recuperare il maltolto in maniera forzosa, per restituirlo ai tanti pensionati onesti che si trovano a causa della Fornero a dovere vivere in miseria.

    L'altro aspetto è la complicità dei medici delle varie commissioni, i quali vanno individuati e puniti in maniera esemplare lasciandoli senza pensione, in modo tale che si rendano conto cosa vuol dire vivere in povertà.

    E' ora di smetterla, bisogna recuperare dignità non si può vivere in una società facendo finta di dispiacersi per le disgrazie altrui e poi abusare delle posizioni di favore che dipendenti pubblici a vario titolo ricoprono, mi domando questa gente, si guarda allo specchio la mattina, come riescono a guardare i propri figli o nipoti pensando al loro futuro in questo modo?.

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