sabato 2 febbraio 2019

"NEI SUOI RIFLESSI, INSIEME REALE E IMMAGINARIA": CHIOGGIA SECONDO SERGIO RAVAGNAN

«Chioggia sa essere anche atmosfera. Un’atmosfera fatta di un incantevole gioco di specchi, che in una sorta di caleidoscopio la fa apparire nei suoi riflessi insieme reale e immaginaria. Con un fare civettuolo e ruffiano sembra compiacersi di questa sua bellezza originale che cambia i suoi colori a seconda dell’ora e della stagione. Capricciosa e dall’umore instabile appare col sole di una allegria esplosiva, nelle tinte forti e vivaci; ma sa anche nascondersi in una triste melanconia, dalle tenue sfumature grigioverdi, nelle giornate di nebbia. (...) La piazza-strada è solare e maestosa nelle sue architetture talvolta raffinate e imponenti, che la rendono a pieno titolo “città d’arte”, ma al tempo stesso anche popolare per il carattere variopinto e sorprendentemente vivace di chi la abita e la vive. È al massimo grado “agorà”: luogo di animazione e socialità. È stata definita acutamente un unico “gran caffè” e di fatto ogni giorno qui sembra sia festa».

(Sergio Ravagnan, "Chioggia città d'acqua" per Studio Azzurro, 2010)

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