giovedì 20 giugno 2019

UNA NOTTE AL MERCATO ITTICO: LA RARA MAGIA DELL'ECCELLENZA CHIOGGIOTTA SI RIPETERÀ OGNI SETTIMANA DI LUGLIO ANCHE PER I TURISTI

«Posso chiamarla ancora assessore?». Daniele Stecco sorride mentre parcheggia la bicicletta all'esterno del mercato ittico: «Se esco per lavoro a queste ore...», facendo rientrare di fatto le paventate dimissioni. «Queste ore» sono le 2.30 del mattino, lavoro nella fattispecie è la prima delle visite guidate che il più grande mercato dell'Adriatico e il consorzio di promozione turistica Con Chioggia SI hanno organizzato fino alla fine di luglio, destinate ai turisti ma anche ai tanti chioggiotti che non hanno mai avuto la chance di entrare al mercato all'ingrosso nelle febbrili ore notturne dell'arrivo del pesce, della stima del prezzo, della compravendita per mano di ristoratori e pescivendoli al minuto. Un contesto del tutto simile solo a se stesso, per certo meritevole dei 15 euro che costa la visita settimanale.
L'appuntamento-pilota è alle 2.30 fuori dal piazzale che inizia via Poli: i bar sono già aperti, i carrelli già colmi di merce, gli operatori indaffarati da una banchina all'altra anche se i cancelli del salone sono ancora chiusi. I biologi Nicole Chimento e Gabriele Boscolo accolgono turisti, chioggiotti curiosi, consorziati di Chioggia SI e più di mezza giunta comunale spiegando le modalità della visita: alle 3 apre la sala d'aste, è possibile fotografare il pesce, vengono illustrate l'etichettatura e le zone di pesca oltre a distinguere le diverse aree interne o esterne all'edificio. Fino a che suonerà la campana, e suonerà per gli acquirenti: che in pochi minuti compreranno il pesce esistente sul mercato. Per lo più fresco e locale, soprattutto azzurro, in misura minore proveniente da altre marinerie, o molluschi e crostacei. Sarà difficile poter assistere a un'asta "all'orecchio", più consueta nella sessione pomeridiana. Ma l'adrenalina dell'ignoto, del raro, delle colonne d'Ercole sta per invadere l'aria, e si percepisce tra coloro che sono prima di tutto ghiotti consumatori del pesce di Chioggia.

Le porte della percezione si spalancano alle 3, la comitiva di venti persone segue le donne e gli uomini di scienza: agli occhi appare una sterminata distesa di cassette bianche di polistirolo, di quelle che purtroppo non di rado finiscono di nuovo in acqua. Sopra, ben disposti o ammonticchiati, generi infiniti di pesce di mare, di laguna, ideali per il fritto o l'arrosto, astici quasi vivi e pesci spada impressionanti, go' più che nostrani e pesci sciabola d'altro mare, grandi sogliole e precoci triglie, le preziose moléche. L'intero stabile espone la mercanzia, commissionari e cooperative presidiano gli spazi, febbrili si susseguono i pre-ordini al telefono, con tanta pazienza pescatori e venditori "sopportano" gli ospiti casuali e guidati: essere la prima marineria del Paese significa questo e altro.

Un'idea, quella del consorzio e di SST, che col passare dei minuti rivela il lato migliore della sua "lucida follia": ore 3.45, come a scuola suona la campanella, e nella classe dei prodotti del mare entrano coloro che nel giro di poche ore li porteranno sulle tavole dei propri locali o sul banco della variopinta pescheria al dettaglio. I turisti si dispongono ad angolo per evitare di essere travolti, e per consentire che le compravendite si svolgano col minor disturbo possibile. Gli operatori sempre più indaffarati concludono le contrattazioni, al muro un avviso ripetuto più volte ricorda che -come per la pescheria al dettaglio- da lunedì prossimo, 24 giugno, inizieranno i lavori per la realizzazione delle pensiline di copertura nell'area nord del mercato: tempi e modi di esecuzione saranno concordati coi singoli commercianti interessati da ogni zona d'intervento.

Dopo le 4 il focus della visita si sposta agli attrezzi: Gabriele mostra le differenze tra strascico ("coccia volante") e rapidi ("ramponi"), con riferimento ai pescherecci ormeggiati lungo il canale San Domenico e di fronte al Lusenzo. Proprio là, una imbarcazione rientra solo il tempo necessario a cedere il pesce in banchina, per ripartire subito alla volta del mare, da dove farà ritorno domani notte. Una terza biologa è a bordo di due degli scafi più d'avanguardia, con attrezzature oceaniche a bordo: salperà poco prima delle 5, quando i visitatori si sono già accomiatati. Non prima di aver ringraziato i biologi, gli organizzatori, il Comune e di aver ricordato che anche la prossima settimana, nella notte tra mercoledì e giovedì, è possibile prenotare la visita guidata al mercato ittico attraverso la prenotazione al sito chioggiavenezia.com. In diga sta per sorgere il sole, è l'alba del giorno e la sagoma di due barche da pesce, legate tra loro da una cima, si affaccia dietro la lunata già in vista di Chioggia: ricomincia il ciclo di mare e terra, eterno e reiterato. Ora, anche per gli occhi di tutti.

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