giovedì 22 febbraio 2018

TROVATA LA SOLUZIONE PER IL PONTE SULLA REBOSOLA A CA' BIANCA, MA IL COMUNE NON CONTRIBUISCE

Il restauro del ponte sulla strada Rebosola a Ca' Bianca ha trovato finalmente una soluzione. Il problema era già emerso un anno fa, e finora tutte le precedenti ipotesi -tra cui una struttura Bailey esterna- erano state scartate: durante un incontro del comitato civico avvenuto ieri nel tardo pomeriggio, i funzionari, gli ingegneri e i tecnici della Città Metropolitana da cui dipendono le strade ex provinciali hanno comunicato di avere incaricato una ditta per la sistemazione. Il ponte verrà restaurato a step, con l'istituzione di un senso unico alternato mediante semaforo, il che secondo alcuni residenti rallenterà comunque il traffico provocando code lunghe fino a Civè. Dopo la consegna, il ponte risulterà allargato facilitando lo scorrimento della circolazione. I lavori inizieranno alla fine di marzo, riducendo al minimo i disagi, ma andranno avanti almeno fino ai primi di agosto, ovvero a estate inoltrata.
Lo stanziamento ulteriore da parte della Città Metropolitana ammonta a centomila euro, in aggiunta ai 50mila precedenti: il Comune di Chioggia non contribuirà, nonostante gli fosse stato chiesto dall'ente di secondo livello. Un'occasione perduta per l'amministrazione, sostiene il consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo: fra l'altro anche il sindaco Ferro era presente all'iniziativa di ieri. Ora gli abitanti della frazione chiedono anche che la scansione dell'alternanza fra verde e rosso al semaforo sulla strada che porta verso Chioggia sia più equilibrata verso le reali esigenze di chi lavora in città, e che siano installati appositi segnali stradali quale deterrente ai mezzi pesanti, comunicando il senso alternato e il possibile insorgere di code, di modo da agevolare i frontisti e dirottare su strade alternative i camion, che contribuiscono col loro carico all'indebolimento strutturale dei ponti.

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.