lunedì 16 agosto 2021

SALVATAGGIO AL CARDIOPALMA A ISOLAVERDE: BAMBINA DI 11 SALVATA DALLA "MACCHINA" DEL PRIMO SOCCORSO DEI BAGNI SMERALDO

Ieri pomeriggio una bambina sugli 11 anni ha rischiato di annegare a Isolaverde, il primo ad accorgersi che c’era qualche cosa che non andava è stato il bagnino Mattia Feletti che ha notato la piccola che era a faccia in giù e incosciente nella zona di spiaggia libera e l’ha in prestezza trasportata sulla dighetta nr 1 subito raggiunto dagli altri colleghi assistenti che hanno praticato la rianimazione,  è stata poi trasportata in quad dal titolare dei bagni Smeraldo, Fabio Boscolo Scarmanati,  all’ambulatorio medico di estate sicura dove gli infermieri le hanno riscontrato una saturazione del 75% fortunatamente però la bambina ha risposto alle cure di primo soccorso e rispondeva alle domande, segno che il peggio era passato.

 Il salvataggio di ieri dimostra ancora una volta l’importanza della catena del pronto soccorso: bagnini + quad + ambulatorio estivo della Usl 3 fisso ai bagni Smeraldo + infermieri sul campo.



Altro salvataggio alla torretta 16

Ricordiamo che l’ambulatorio della Usl 3 Serenissima è da più di tre anni fisso ai bagni Smeraldo grazie alla collaborazione privati/pubblico mentre non c’è più quello che fino all’anno scorso era dislocato a sud di via Nazioni Unite in quanto un altro operatore turistico non ha dato la disponibilità.

In situazioni come questa la differenza tra la vita e la morte è questione di pochi attimi se il ferragosto di ieri non è stato funestato da disgrazie e una bambina è tornata dai suoi cari lo dobbiamo ai bravi assistenti bagnanti che sorvegliano i bagnanti, tra questi: Mattia Feletti e Gianluca Marangon dell’associazione ASCOT e del servizio di pronto soccorso della ULSS 3 serenissima e di quegli operatori turistici che ogni anno investono sulla sicurezza dei bagnanti. 

Sempre ieri pomeriggio attorno alle 13 i bagnini della torretta 16 aiutati dai colleghi della 15 e 17 si sono tuffati per un 15enne che si trovava in estrema difficoltà dopo essersi tuffato da un pedalò, anche in questo caso l’attenzione e la velocità fanno la differenza, grazie. 


 


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