giovedì 28 ottobre 2021

ROVINATO DALLA BUROCRAZIA PER AVER COMPRATO UNA CASA

Fa l’operaio e prende 1100 euro al mese. Non è mai stato più “ricco” di così ma, con il suo lavoro, ha mantenuto la famiglia e cresciuto due figli che oggi hanno 18 e 26 anni. Potrebbe, ora, vivere serenamente, lavorando gli ultimi anni, in attesa della meritata pensione? No, perché trent’anni fa ha commesso un errore madornale: ha comprato una casa. Davide Penzo, all’inizio degli anni ‘90 aveva solo 25 anni ma stava cercando di organizzare il suo futuro e avere una casa era, ovviamente, uno dei primi obiettivi. La comprò a Sottomarina, nei pressi del cimitero, in una zona che, allora, era quasi completamente agricola e che si sarebbe urbanizzata in seguito. Questa casa si trovava a meno di 50 metri dal cimitero, all’interno della fascia di rispetto in cui non si può costruire, ma era stata edificata prima dell’entrata in vigore del piano regolatore e gli spiegarono che era in corso una domanda di sanatoria. Il tecnico gli assicurò che il condono sarebbe andato a buon fine e il notaio che, in quelle condizioni, il rogito si poteva fare. Lui si fidò. Ma le cose andarono diversamente. Nel corso degli anni gli venne notificato il rigetto della domanda di condono, la sanzione amministrativa, l’ordine di demolizione e, infine, visto che non pagava, perché non aveva il denaro, e non demoliva, perché non aveva altro luogo in cui lui e la sua famiglia potessero abitare, la casa è stata acquisita al patrimonio comunale e lui si trova con 60mila euro di sanzioni da pagare, in preda all disperazione e con un tumore allo stomaco che potrebbe essere stato, in parte, causato anche dalla condizione di stress che sta vivendo. A Chioggia, i casi di urbanizzazione irregolare, dettata dal bisogni e da condizioni di vita precarie, non mancano e, in passato, qualcuno è stato risolto anche grazie alla mobilitazione degli abitanti dei luoghi che facevano fronte comunae. M Davide Penzo non nha neppure questa possibilità. Se è vero, infatti, che le case costruite nella fascia di rispetto cimiteriale sono una trentina (28 per l’esattezza) è anche vero che nessun altro proprietario di quelle case ha avuto contestazioni per abuso edilizio. Fore perché nessun altro ha fatto domanda di condono? Forze perché chi doveva controllare, a suo tempo, non l’ha fatto? Non conosciamo la risposta, ma un cittadino possa essere colpevole di aver comprato una casa e, per questio, vedersi rovinare la vita, ci sembra, francamente, assurdo.

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