martedì 24 novembre 2020

AMIANTO, IL SINDACO DIRAMA UN'ORDINANZA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO NEL TERRITORIO CLODIENSE

A causa dei recenti eventi calamitosi, nell’ultimo periodo sempre più frequenti, molte coperture realizzate con lastre in cemento-amianto hanno evidenziato criticità quanto allo stato di conservazione, con particolare riferimento alla presenza di rotture evidenti e asportazione di materiale. Il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro ha firmato stamane un'ordinanza per completare il processo conoscitivo della diffusione e dello stato di conservazione dell’amianto nel territorio comunale, al fine di evitare la dispersione di fibre nocive per la salute pubblica.
Entro 90 giorni dalla pubblicazione dell'ordinanza, i proprietari di immobili con coperture in lastre di cemento-amianto, i proprietari di beni immobili nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto, nonché i titolari o legali rappresentanti di unità produttive caratterizzate dalla presenza di tale materiale, dovranno provvedere a far valutare il rischio per la salute pubblica.
Nello specifico occorrerà effettuare le attività di manutenzione che possono interessare le parti in amianto; una dettagliata valutazione del rischio relativo allo stato di conservazione delle parti in amianto; le indicazioni sulle azioni che s’intendono adottare ed i relativi tempi; il nome della figura designata con compiti di controllo e coordinamento; il programma di manutenzione e controllo dei materiali contenenti amianto.
In particolare, la valutazione del rischio relativo allo stato di conservazione delle parti in amianto dovrà stabilire se il materiale presente è classificabile come integro non suscettibile di danneggiamento, oppure integro suscettibile di danneggiamento, o ancora danneggiato. Qualora dalla valutazione emerga che il materiale ricade nel primo caso non occorre attuare nessun intervento, mentre se ricade negli altri due è necessario un intervento di bonifica, previa approvazione del piano di lavoro da parte dell'ULSS 3 Serenissima.
«È necessario proseguire il monitoraggio sulla presenza dell'amianto nel territorio – spiega il sindaco Alessandro Ferro – al fine di evitare la dispersione di fibre nocive per la salute pubblica. I proprietari di beni immobili che presentano tali materiali entro 90 giorni sono chiamati a far valutare il rischio e poi ad agire secondo le procedure indicate. I cittadini possono chiedere supporto allo sportello amianto nazionale, utile anche per segnalare abbandoni o la presenza di situazioni critiche nel territorio.
A quasi trent'anni dalla legge 257/1992 che ha proibito, a partire dal 1994, l’estrazione, l’importazione, la produzione e la commercializzazione di materiali contenenti amianto – conclude il primo cittadino – l’Italia non ha ancora completato la sua bonifica. Auspico che, nel territorio clodiense, non solo venga conclusa la mappatura, ma anche il corretto smaltimento dei materiali, il quale richiede la collaborazione dei cittadini per il bene della comunità».

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