lunedì 9 novembre 2020

COVID, NUOVA ESCALATION DI POSITIVI A CHIOGGIA, +139 DA SABATO. DUE ORDINANZE DEL SINDACO: NO OPEN SHOP DI NOTTE, NEI PLATEATICI SOLO TAVOLI PER DUE

Mentre il Veneto è in attesa di conoscere, dagli specialisti del Ministero della Salute, se rimarrà zona gialla o passerà alle restrizioni arancio, sono oggi 354 i positivi al Covid 19 nel territorio comunale di Chioggia. L'escalation, che aumenta di ben 139 unità i precedenti rilievi dello scorso sabato, ha messo in allarme il sindaco Alessandro Ferro, il quale oggi pomeriggio ha firmato due ordinanze, mirate a contrastare l'ulteriore diffondersi del virus: la prima impone la chiusura dalle ore 22 alle 5 dell'attività di vendita al dettaglio mediante apparecchi automatici (i cosiddetti “open shop”), effettuata in appositi locali ad essa adibiti in modo esclusivo.
La seconda dà disposizioni in merito alla gestione dei plateatici: nello specifico, si legge che a decorrere dalla data odierna il consumo nell’area in concessione è consentito esclusivamente al tavolo e da parte di persone sedute. Ogni tavolo è occupabile da un massimo di due persone adulte, con eventuali minori di 14 anni. È fatto obbligo di indossare sempre la mascherina, fatta eccezione per il tempo strettamente necessario alla consumazione dei pasti e delle bevande; dopo le ore 18 il titolare dell’esercizio deve provvedere allo sgombero da parte degli avventori dell’area in concessione, e accatastare i tavoli e le sedie in modo da non renderli più fruibili.
Il sindaco così commenta: «Solo questi dati, che riportano una crescita costante, dovrebbero essere sufficienti per comprendere che occorre buonsenso, il quale pare mancare in alcune occasioni, come per il “rito” dell'aperitivo, che non coinvolge soltanto i giovani». Ferro si dichiara «preoccupato», in quanto riceve decine di segnalazioni di assembramenti: riguardo ai bar, per i quali in primavera il Comune aveva già aumentato gli spazi dei plateatici ove possibile per favorire il rispetto delle distanze, le misure sembrano non bastare e non poche persone si dimostrano “sorde” ad ogni tipo di avvertenza.
«Queste due ordinanze - conclude il primo cittadino - non vanno contro i gestori e titolari delle attività, dal momento che si sono dedicati con particolare cura e attenzione al rispetto delle norme, ma servono a scongiurare occasioni di affollamento. I casi di positività sono in aumento, auspico che aumenti anche il senso civico, per non ritrovarsi in pochi giorni addirittura in area rossa». Intanto, il reparto di Geriatria dell'ospedale di Chioggia è stato organizzato in modalità "pre Covid" dopo la scoperta di tre ulteriori casi di positività tra gli anziani degenti: lo stesso personale sanitario, quando rientra a domicilio, osserva lo stato di isolamento personale fino al rientro al lavoro.

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