sabato 9 aprile 2016

FOLLA PER DI MAIO CHE INCORONA ALESSANDRO FERRO: "SII RESPONSABILE, RISPETTIAMO LE REGOLE"




Ciclone Di Maio a Chioggia. Il primo grosso nome ad aprire la campagna elettorale è l'esponente Cinque Stelle, considerato dai più il vero “delfino” di Beppe Grillo e accreditabile così alla leadership per le prossime elezioni politiche. Dopo aver incontrato gli studenti del liceo, il giovane vicepresidente della Camera ha benedetto, in una sala consiliare gremita di cittadini, il candidato grillino Alessandro Ferro: a lui sono affidate le speranze del Movimento di conquistare la città, dopo aver vinto a Mira nel 2012. Ad aprire le danze, il consigliere uscente Gilberto Boscolo a testa bassa contro la giunta Casson: «Ci sono state disfunzioni nella macchina comunale e difficoltà nelle società partecipate, vedi mercato ittico all'ingrosso. Senza dimenticare la vicenda del deposito gpl in Val da Rio, fuori dal piano regolatore, che condizionerà il porto e l'urbanistica della città senza che del pericolo si sia discusso nelle istituzioni e tra la popolazione. Il Comune non ha partecipato alle conferenze di servizi col ministero. E le perplessità aumentano dopo il caso Guidi legato agli idrocarburi e all'ambiente». Boscolo annuncia prossime cene di autofinanziamento per la campagna che sta avendo inizio: la prima il prossimo venerdì 15 aprile.


Applauditissimo e incoraggiato dalla platea, il timido Alessandro Ferro con il suo tipico accento di Sant'Anna rivendica l'identità dei Cinque Stelle: «Siamo diversi dagli altri. Persone incensurate, motivate, competenti, pronte ad amministrare saggiamente questa città. Dalla protesta passiamo al cambiamento. Il gruppo è cresciuto rispetto a cinque anni fa, il programma è stato scritto con il contributo di cittadini e associazioni. Faremo una campagna elettorale autofinanziata, accogliamo fondi di piccoli donatori via internet o nella “cassetta delle offerte” ai banchetti». L'alfiere di quella che viene definita antipolitica rilancia l'annoso tema dei collegamenti per uscire dall'isolamento: ferrovia Chioggia-Padova, rotta di navigazione diretta con Venezia, completamento della viabilità di Sottomarina e Isolaverde con il ponte sul Brenta. Argomenti che affiorano ad ogni campagna elettorale, senza che alcuno si prenda la briga di suggerire come finanziarli. Inoltre, le piste ciclabili in circuito regionale e interregionale, per diventare meta turistica lungo tutto l'anno: e concerti, teatro, congressi, fiere di qualità, un “centro del mare” coordinato con gli uffici di promozione. Sempre in polemica con Giuseppe Casson, Ferro aggiunge: «Qualcuno ha detto che non dobbiamo condannare la città ad un nuovo inizio. Rispondo che è meglio così rispetto a farla morire lentamente, rieleggendo un'amministrazione contro la precedente, che non ha fatto niente. Credete potranno rimanere assieme per altri cinque anni? Io credo di no, pensano solo alla poltrona con innaturali coalizioni. Il M5S apparentamenti non ne fa». Il duello è lanciato, i front runner si scaldano, più di qualcuno sussurra che i grillini e l'alleanza di Casson se la vedranno al ballottaggio, terzi incomodi permettendo.

Ospite quasi quotidiano dei principali tg e talk show, Luigi Di Maio approda assai professionale in Comune a Chioggia per dettare la linea politica nazionale, incentrando il suo discorso a mitraglia contro i “privilegi della kasta”, come l'immunità parlamentare: «Noi vi rinunciamo, non vediamo l'ora di portare in tribunale il PD per lo scandalo petroli. Non ce l'ho con chi inquina (discutibile, ndr), ma con chi non controlla». Le mani pulite sono condizione necessaria ma non sufficiente: «Se diventi sindaco di Chioggia o presidente del consiglio con le mani legate, non hai alcuna possibilità di cambiare lo status quo, di cui si nutre sempre qualcuno. Recuperiamo l'etica e riduciamo le distanze tra il Palazzo e le persone». I partiti tradizionali non hanno più gente che ci crede al di là dei voti, dice Di Maio con largo uso di arte retorica, insistendo ancora sul finanziamento alla politica e sulle piccole donazioni: «Nessuno di noi farà la questua dai grandi gruppi industriali di questo Paese, che hanno avuto una classe politica prostrata ai loro piedi. Noi non rispondiamo a loro, ma solo ai cittadini elettori», riprendendo il leitmotiv che sta mettendo in difficoltà anche Hillary Clinton nella sua corsa alla Casa Bianca. Scontrini e rimborsi elettorali sono questioni che agitano il popolo stellato: Di Maio snocciola cifre, sarebbero 1400 le nuove imprese nate dal fondo speciale sul quale vanno a finire le eccedenze degli stipendi dei parlamentari M5S, «dalla libreria sotto casa al fruttivendolo, dall'agricoltura all'hi-tech per chi non ha aiuto dalle banche». Il parlamentare napoletano peraltro si dice certo di elezioni anticipate nel 2017 («e se vinceremo, applicheremo questi sistemi anche a tutti gli altri: massimo due mandati, poi si torna al lavoro»), dopo il referendum costituzionale, e stigmatizza l'uso delle fondazioni personali come casseforti per l'attività politica, prima fra tutte la Open di Matteo Renzi. Il quale lunedì 11 sarà oggetto di mozione di sfiducia da parte dei “portavoce” a Cinque Stelle, che sperano di incontrare in quei giorni anche il presidente Mattarella.

Di Maio invita a votare sì al referendum del prossimo 17 aprile, per non prorogare automaticamente le concessioni alle aziende che stanno trivellando il mare Adriatico: «Il petrolio italiano durerebbe fra i tre e i sei anni, se lo utilizzassimo tutto in Italia. Invece finisce alle multinazionali che lo raffinano e usano all'estero, senza sviluppare posti di lavoro qui. Tempa Rossa compresa, in una regione che avrebbe dovuto investire piuttosto sul turismo per avere ritorni concreti. Dov'è il Texas di cui raccontano? A cosa servono le dimissioni della ministra Guidi se la legge dannosa resta nell'ordinamento dello Stato?». Di Maio strappa l'applauso del pubblico chioggiotto quando fa notare che alle piccole imprese questi “favori” non succedono mai. Siamo in presenza di un «governo-Lego, fabbricato in provetta», affonda Di Maio: «I mandati elettorali sono stati traditi, c'è chi ha votato a sinistra contro la destra e viceversa, salvo poi vedere le forze politiche unirsi contro i loro stessi votanti. Noi contro di loro, è una guerra di posizione». Sprona i candidati a dare il massimo: «I nostri sindaci, anche in Veneto, fanno cose eclatanti nel silenzio dei media. Forse con molti errori in buona fede, ma senza togliere i soldi dalle tasche ai cittadini. Nogarin a Livorno ha tutti contro, dopo che la città è stata dissestata dal monocolore postcomunista. E magari ci fosse ancora Berlinguer», dice mentre scoppia il secondo fragoroso applauso di giornata. «Ci accusano di qualunquismo? Quello che diciamo poi lo abbiamo sempre fatto, si chiama credibilità. Nei Comuni, l'avamposto di cosa potrebbe essere un nostro governo. Vedi il reddito comunale di cittadinanza, che sta per partire proprio a Livorno». Yes we can, quindi, in pieno spirito Obama e regolamenti alla mano: «siate responsabili, non date niente per scontato, rispettiamo le regole senza deroghe», esorta Di Maio ai candidati consiglieri, con una formula che ha portato fortuna al Movimento e che sarà sicura protagonista anche nella campagna elettorale per sancire il nuovo sindaco di Chioggia.

L'intervento integrale del vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi Di Maio (M5S):

30 commenti:

  1. Di Maio lasci stare Berlinguer...quello era un politico che odiava la demagogia e usava lo strumento serio della dialettica politica.
    Il grillismo è la demagogia alle stelle e l'antipolitica per antonomasia.
    Vade retro, satana!

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  2. I 5 stelle possono invocare per sé solo una presunta “novità”, non essendosi ancora dovuti “sporcare le faccia” con le strettoie dell'amministrazione di una città come Chioggia.
    Ma ai cittadini attenti non sfuggono la loro inconsistenza nel consiglio comunale negli ultimi cinque anni, la scarsa rilevanza in Regione, dove sono presenti da un anno, i risultati scadenti nei vari comuni in cui hanno piazzato un sindaco. Siamo davvero disposti a scommettere su di loro?

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    1. Certo che un solo consigliere in consiglio comunale e pure di opposizione è tanto inconsistente come lo sono tutti. In regione sono presenti da meno di un anno e a mio avviso la Baldin sta facendo un ottimo lavoro nonostante la giovane età e la normale inesperienza. La ragazza sta crescendo tantissimo e si sta battendo su molti fronti, ferrovia, bombolone, Romea e collegamenti vari. Certo anche lei è all'opposizione, un agnello in una tana di lupi, ma nonostante questo sta già raccogliendo risultati, ad esempio le chiatte, come letto su precedente post di Chioggia Azzurra, nonostante molti la schernissero sull'impossibilità. Purtroppo a Chioggia siamo fatti così, sempre pronti a criticare qualsiasi cosa si faccia, a volte sarebbe meglio non fare nulla e lasciare che la città segua il suo declino nelle mani dei SOLITI politici incompetenti che mai lasceranno le loro careghe. Auguri a Erika Baldin e ad Alessandro Ferro, con la speranza che non si facciano condizionare da pessimisti e disfattisti. Buona giornata

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    2. Meglio scommettere ancora sui soliti, sugli stessi che hanno distrutto uno stato e vari comuni. Poi non e' vero che gli amministratori vari del m5s hanno fatto danni. A Mira ad esempio i cittadini sono contenti del suo operato.

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  3. Se dovessimo guardare i risultati di Boscolo Gilberto in cinque anni di consiglio comunale il risultato è praticamente prossimo allo zero! La morosa in regione probabilmente farà la stessa fine... Il candidato sindaco Ferro...poareto, a me fa pecao. Ma questi non dovevano aprire i palazzi con l'apriscatole?

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    1. E Gilberto, unico consigliere del movimento cosa doveva fare. Nella fossa dei leoni da solo e' difficile combattere e per li meno quello che ha fatto lo ha fatto da solo senza , purtroppo l'approvazione o l'appoggio di nessuno.

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    2. l'unico che fa pecao ti ze ti !

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  4. Tutta la classe politica tradizionale non ha ancora capito che andranno a casa. Basta ascoltare questi ragazzi per rendersi conto che bisogna cambiare. PLEASE GO HOME

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  5. Su Gilberto Boscolo non voglio commentare, forse la sua unica colpa è di non essere abbastanza cattivo per la politica. Ma la Baldin scusatemi ma è intoccabile e non criticabile, a mio avviso sta facendo tantissimo e sarà la vera sorpresa di questa città, lasciatela lavorare e se proprio dovete allargare la bocca al massimo fatelo per sostenerla ed aiutarla, è l'unica rappresentante della città in regione e senza di lei non avremmo nessuno visto il fallimento dei nostri nove candidati. La città ha un disperato bisogno di gente nuova che sappia farci uscire dalla melma in cui siamo sprofondati. Brava Erika, continua così è facci onore, siamo con te!!!

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  6. Il candidato sindaco Ferro parla di “innaturali coalizioni” alle quali sarebbero da preferire i 5 stelle.
    Legittimo da parte sua.
    Io però non vedo cosa ci sia di innaturale se forze politiche non proprio omogenee trovano un punto di accordo su un programma e su una figura autorevole quale quella dell'attuale sindaco.
    Ne conoscono benissimo l'operato.
    Se scelgono Casson,evidentemente lo fanno con l'intenzione di collaborare davvero insieme. E non faranno certo l'errore del PD, che ha rinunciato a intestarsi insieme a Casson quel che di buono si poteva fare, pensando solo all'interesse primario del partito.

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    1. Mi meraviglio che ci sia ancora gente che crede alla repubblica delee banane!!!!!!!!!

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  7. Parlo da comune cittadino e dico la mia. Di Gilberto 5 stele che o votato non o mai visto nulla. Un 5 stelle doveva spaccare il mondo e invece si è acomodato su la poltrona. La Baldin non la o votata e o indovinato perché ogni tanto scrive delle critiche e basta ma si mette in tasca dieci mila euro al mese. Doveva fare un desio e invece fa la parte di chi non governa e critica ma forse fare la politica e anche sporcarsi le mani per avere cose giuste per la gente. Una delusione per tutti.

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  8. Chissà se Di Maio è a conoscenza di chi avete intenzione di mettere come dirigente all'urbanistica...

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    1. Spero che come primo atto urbanistico sia l ' abolizione del piano casa nella sua attuale forma, che sta devastando l ' ambiente e il territorio con mega colate di cemento , e con delle sopraelevazioni orribili, mai viste in nessuna altra localita ' turistica .

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  9. il CLAN Casson si è mosso e dice la sua a favore del loro capo, naturalmente.

    Il commento di “Anonimo 9 aprile 2016 18:16” in modo canzonatorio mette in risalto la “presunta novità” dei 5 stelle perché per adesso non “si sono ancora dovuti sporcare la faccia” e dicono poi che anche loro prima o poi dovranno sporcarsela.
    Ma soprattutto il commento di “Anonimo 9 aprile 2016 22:00”, in continuazione col precedente, esalta la “figura autorevole quale quella dell'attuale sindaco” per mettere d’accordo forze disomogenee trovando “un punto di accordo su un programma”.

    Hoibò, sento parlare ancora di un programma. Lo vedremo una buona volta questo programma, basta che non sia la fotocopia di quello disatteso del 2011. Controlleremo e riferiremo. (boscolo)

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  10. Quelle che Boscolo chiama "clan" sono solo persone libere che si sono stancate dei servi di partito manovrati a uso esclusivo dei capi (che NON definisco "capibastone", perché IO NON ho alcuna intenzione di insinuare, neanche in modo subliminale, che si tratti di vertici del malaffare, come ha fatto boscolo in passato con altri ).
    I liberi cittadini, che boscolo definisce clan, si sono anche stancati di vedere le mosche attaccarsi al miele tutte le volte che si avvicina il rinnovo dei vertici amministrativi di una città.
    Sono persone deluse da una politica che si pretende innovatrice e non fa mai altro che andare dietro agli interessi dei soliti partiti e di quanti li corteggiano per scopi personali.
    Hanno trovato in Casson uno che non guarda in faccia nessuno, pensa al bene comune (una bestemmia per boscolo) e ha messo in crisi da solo gli apparati della città.
    Il programma?
    Mi verrebbe voglia di dire che bastano le azioni del libero Casson.
    Ma se Boscolo riascolterà meno distrattamente il video della candidatura, ne avrà una prima sintesi, certo non più fumosa di quelle della Penzo o di Ferro.
    Stia tranquillo, boscolo. Penso che arriverà anche il testo dettagliato. Bisognerà vedere se quelli come lei avranno la voglia di leggerlo e la voglia di capirlo.

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    1. Per Anonimo 10 aprile 2016 10:17
      Cominciamo dall’ultima sua frase. Intanto Io ho letto il programma-patto con gli elettori di Casson del 2011, non se se ella lo abbia fatto. Oltre che leggerlo, ho fatto anche un sunto in tre puntate pubblicato su questo blog, riassumendo quello che Casson non ha realizzato di tale programma. E le assicuro che sono taaaaanti, ma taaaaanti i punti disattesi. Attendiamo questo “nuovo” programma e lo confronteremo con quello del 2011. Spero non ci voglia una fidejussione a garanzia, visti i precedenti.

      Quando lei parla di “persone libere che si sono stancate dei servi di partito”, si è mai fatto la domanda da dove proviene il “lindo” Casson ?? Ha un curriculum di tutto rispetto in quanto segreterie, partiti politici e parrocchie che gli hanno garantito in questi anni “poltrone” di tutto rilievo in Comune, in Provincia, alla Camera di Commercio (ASPO con la faccenda “bombolone”).

      In quanto a Casson che “ha messo in crisi da solo gli apparati della città”. E’ vero, tutti gli apparati della città sono in malora, cominciando proprio dagli uffici comunali cui personalmente presiede oramai alla deriva. Il nuovo sindaco che subentrerà avrà il suo da fare per rimettere in sesto le ROVINE che ha lasciato Casson. (boscolo)

      Per ultimo, quando parla di persone deluse e disinteressate dei soliti partiti che appoggiano Casson, sono forse Matteo Penzo e il presidente della fondazione Pesca Dario Fornaro ??? Ma và………… (boscolo)

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    2. Lei continua a dimenticare che ci sono stati taaaaaanti ma taaaaanti soldi in meno.
      Mi piacerebbe sapere se gli amici del PD, a cui ha fatto per tanto tempo la corte (e mi sa che gliela sta facendo ancora) hanno sempre esaurientemente rispettato i programmi elettorali che di certo lei avrà letto, anche potendo disporre di tre volte tanti fondi ALLORA.
      Del resto mi dica qualche risultato da loro raggiunto nei tre anni di governo CON Casson.
      Tutti smemorati voi. E certo i disastri li ha fatti tutti da solo Casson dopo. Ma non ci faccia sganasciare.
      A proposito, per chi voteranno i suoi imprenditori?
      Le verginelle come lei lasciano solo interdetti.
      Giù le mani dalla città.
      Il lindo Casson era così lindo, che quando hanno cercato di inzaccherarlo li ha MANDATI TUTTI A CASA.
      E questo basti per lo sconcio che lei cerca di fare di una persona per bene.

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  11. Anche i 5 stelle non sono diversi dagli altri partiti, pare…
    Del gpl non si è discusso nelle istituzioni e tra la popolazione. Ma Gilberto dov'era? Non l'ha sottovalutato anche lui? Adesso però gli viene buono per attaccare a testa bassa…
    Conosco altre persone incensurate e competenti. Casson è uno. E sa che ferrovia Chioggia-Padova, navigazione diretta con Venezia, viabilità di Sottomarina e Isolaverde con il ponte sul Brenta nessuno ce le regala se non diventano utili a molti, non solo ai chioggiotti. Per questo lavora per la portualità che sola porterà lavoro e infrastrutture.
    Riguardate il video della candidatura. Temo che abbia ragione.

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  12. Io cittadino clodiense, sono tre - quattro decenni che sento parlare sempre delle solite cose : mercato ittico da spostare - ferrovia per Padova che mai vedremo - romea commerciale oramai superata - secondo ingresso per la citta ' strada parallela a viale mediterraneo - linea diretta di navigazione con Venezia "gli overcraft non li abbiamo dimenticati"il nuovo cimitero - e quanto altro ancora. Naturalmente nulla è stato fatto, solo parole parole parole, il popolo sovrano non lo incantate piu '. Meditate .

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  13. Fino a quando si pretende di mandare a casa il sindaco solo per la voglia di cambiare, che risultati si possono ottenere? Quelle cose servirebbero, ma non bastano cinque anni per realizzarle e non basta neanche la voglia. Ci vogliono idee, lavoro, costanza, tempo.
    Lo sa quanti anni sono passati da quando si è cominciato a parlare di ponte sul Brenta? Sono decenni. Forse oggi si farà. E qualcuno vorrebbe fermarlo. E pochi candidati ne parlano.

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    1. Ma che poi il ponte non dà fastidio a nessuno,anzi lo vogliono tutti,il Masiero ne ha due prima del nuovo ponte che sono anche più bassi di quello che faranno,non capisco perchè ha cosi tanto astio co sto benedetto ponte!!!

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  14. Sondaggio istituto ixe di sabato 9 aprile 2016:
    F.I. 4%
    PD 8%
    M5S 24%
    CASSON SINDACO 22%
    LEGA NORD 18%
    FDI 2%
    FARE=====
    Altri 8%
    LE PERCENTUALI SONO RIFERITE AL MASSIMO DELLA FORCHETTA DISTINTI SALUTI.

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  15. Da dove vengono questi dati?
    Comparato, ha controllato se sono veri?

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  16. E' evidente che non si tratta di sondaggi ma di stime personali

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  17. Caro anonimo sondaggista, nel tuo sondaggio non vedo la percentuale dei non votanti che a mio avviso sara ' al massimo storico !

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  18. Andrea perchè dici questo? Hai altri dati?

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    1. Non c'è stato nessun sondaggio , tutte balle, per un sondaggio attendibile dovrebbero fare tra le 500 e le mille telefonate.... secondo te se avessero fatto 500 telefonate non lo saremmo venuti a sapere? inoltre è ovvio che un sondaggio ora come ora che risultato potrebbe dare chioggiaviva/fucsia che è appena iniziata? Casson al 22% dai ragazzi, insomma io ho anche stima per Casson ma non credo francamente che possa avere il 20%.... inoltre secondo te un gruppo commissiona un sondaggio, pagando dei bei soldi, e poi lo viene a scrivere qui in anonimato oppure lo dice in giro? ma dai

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  19. È evidente che si tratta di qualche avversario di Casson che mette in giro sondaggi fasulli

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  20. No, il sondaggio è vero. I non votanti non c'entrano nulla perché il sondaggio ha scomputato sia chi non vota che chi non si è voluto esprimere. Quindi sono intenzioni di voto reali. Manca la percentuale di sinistra Chioggia della Campanaro, data al 14% ed infatti il totale riportato dà un 86% . Ma il sondaggista, uno dei più scarsi, non ha seguito il metodo di selezione delle aree, delle età, della professione, ecc quindi ha un valore molto scarso. Il dato eclatante sarebbe il sorpasso della Sinistra sul PD, possibile ma eccessivo nelle proporzioni.

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