sabato 9 aprile 2016
LE TRE LISTE DI BARBARA PENZO: "OFFRO RINNOVAMENTO E UN METODO DEMOCRATICO"
La novità del PD è Barbara Penzo. Semisconosciuta ancorché con un breve passato da assessora, la 46enne educatrice che lavora alle politiche sociali di Venezia si è presentata per la prima volta da candidata a sindaco stamane all'hotel Real di Sottomarina, durante una iniziativa che ha previsto l'avvio di quattro tavoli tematici (modello Leopolda, viene da dire) coordinati da Luca Romano del centro ricerche Local Area Network, che i democratici offrono alle categorie economiche e alle associazioni cittadine. Impresa e lavoro, assistenza e istruzione, sviluppo delle frazioni, ambiente e territorio per “pensare insieme Chioggia” facendosi dare la linea dalla base: ma l'attesa era tutta per lei, la nuova primadonna del partito di Renzi. Che ha esordito chiarendo ciò che l'ha spinta ad accettare una candidatura così gravosa: «Sono più motivi, decisiva l'acquisizione di competenze nel mio lavoro. Mi è dispiaciuto non essere riuscita a farlo nel territorio dove abito. Per questo sarei felice di mettere a disposizione di Chioggia le buone pratiche apprese e l'esperienza che ho maturato». Penzo prosegue ricordando i mesi da assessora: «Ho colto le criticità dei settori a me affidati, in sei mesi non ho avuto il tempo per portare avanti alcune idee. Ma questa è la stagione giusta per una riscossa delle donne, segnale di forte cambiamento». In effetti, con Letizia Campanaro per la sinistra e Marcellina Segantin per ChioggiaViva e le destre, per la prima volta -in attesa di eventuali new entry- le candidate a sindaco superano nel numero i colleghi maschi (il sindaco uscente Giuseppe Casson che si ripresenta, e Alessandro Ferro del M5S).
Barbara Penzo parla di una «rivoluzione» nell'agire politico: «Non farò mai una politica di potere, bensì una politica di relazione. Metto al centro uno screening dei bisogni, attraverso un metodo democratico, partecipato dal basso e inclusivo dei corpi intermedi, per arrivare poi alla decisione. Questo stile mi contraddistingue e lo manterrò operativamente se sarò eletta a sindaca. Vedo la voglia di farsi carico». Un'attitudine alla relazione che le deriva dal lavoro a contatto con le istanze di chi ha più bisogno, per rompere con le strutture del passato al di là della sfiducia verso la politica: «Ci sono obiettivi disattesi nel tempo, mandato dopo mandato, che sono da riprendere perché non sono stati raggiunti. Alcune cose sono scontate, fanno parte dell'ordinaria amministrazione. Ma se le strade sono rotte, se i parchi non sono sistemati, significa che l'ordinaria amministrazione non ha funzionato. E se non siamo in grado di garantirla, non possiamo pensare a quella straordinaria, ai grandi progetti». La candidata sindaca del centrosinistra parla di «potere condiviso» e riorganizzazione della macchina comunale: «Le idee non mancano, ne ho raccolte “un volume” da cui fare selezione». A partire da ciò che manca: «Forse anche qualche competenza in più. Non si può sempre nascondersi dietro i tagli agli enti locali e al patto di stabilità, che sono dati di fatto noti. Serve creatività nelle soluzioni alternative, e la capacità -ad esempio- di saper agganciare i bandi per i finanziamenti europei».
Barbara Penzo non si schermisce alla richiesta di delucidazioni riguardo la coalizione che la sosterrà: «Accanto al PD ci sarà una lista centrista, e sto allestendo una mia civica dove accoglierò anche i candidati del Partito Socialista e altri di sinistra. In questi giorni sto parlando al proposito con varie rappresentanze della città, dalla pesca al commercio, senza dimenticare gli studenti». Permane la curiosità riguardo la natura di questa -al momento “fantomatica”- lista definita centrista, che andrà a concorrere nell'affollato bacino elettorale di mezzo. L'input è il rinnovamento, chiesto dalla candidata a tutta la coalizione: non è escluso che i grossi calibri che hanno segnato la vita del PD negli ultimi anni, da Mauro Mantovan a Maurizio Salvagno, facciano un passo indietro e non corrano da consiglieri. Una scelta, se sarà effettivamente compiuta, abbastanza coraggiosa nel mancare di una rete di protezione quasi sicura, per quanto riguarda le preferenze personali e quindi i voti portati in dote al partito: «Ma la mia stessa candidatura è rischiosa, se vogliamo. Non ho una militanza politica, devo recuperare pezzi e imparare un linguaggio», sorride con modestia Barbara, che già dimostra di padroneggiare bene le dinamiche della comunicazione pubblica.
La campagna per il Partito Democratico si annuncia in salita, ma la candidata è carica e grintosa, già al lavoro sui dossier più scottanti: «Via Alga, ad esempio. Vanno ripensate le politiche sociali, educative e di comunità, rispetto all'amministrazione in carica. Ho parlato con quelle che per me sono colleghe, ovvero le dipendenti comunali preposte a questi servizi, e sono veramente in difficoltà, lasciate a se stesse. Si è investito poco, e questo crea malessere». Un attacco niente male a Massimiliano Tiozzo, saltimbanco vestito di fucsia: «Le operatrici sono oberate dalla presa in carico individuale dei singoli problemi, tanto da far fatica a captare ciò che il territorio chiede fuori dagli uffici comunali. Urge un salto di qualità, oltre la risposta al sintomo». Il volontariato è in testa ai pensieri di Penzo: chi dorme in strada, chi chiede pasti o l'inserimento nel lavoro. «A Venezia ho messo attorno a un tavolo imprese, associazioni di categoria, cooperative sociali, perché i bisogni delle persone possono essere risolti da sinergie tra la mano pubblica e i privati». In economia, confortata dalle slide presentate da Luca Romano, la portabandiera del PD punta molto sul turismo: «Sto leggendo elaborati e ricerche, l'importante è come si fanno le cose, oltre a farle. Ognuno investa qualcosa, perché il turista chiede servizi, e le località vicine sono più attrezzate di noi. Qui finora l'ospitalità è stata solo balneare ed estiva, va sviluppata una prospettiva enogastronomica e culturale, perché gli elementi non ci mancano. Un senso quello sì, spesso è venuto meno. Perché negli ultimi anni, a Chioggia, la pecca più grande è stata guardare ai contrasti personali. Occorre accendere un faro e guardare alle cose».
Per essere una debuttante, Barbara Penzo è una con le idee chiare, e sa che le sue chance passano da un cambiamento vero, percepibile, profondo e generale. Magari, chissà, anche da un occhio di riguardo nei provvedimenti dei ministri che probabilmente caleranno in laguna: dopo tutto, Chioggia è la più grande città del Veneto al voto. E a Roma potrebbero ricordarselo, nel loro stesso interesse.
Alcuni stralci dall'intervento di Barbara Penzo:
18 commenti:
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Molto spigliata ma gira in tondo.
RispondiEliminaComunque vedremo se davvero in lista non ci andranno Mauro Mantovan, Guerrino Cocuccia, Maurizio Salvagno, Mauro Bisto, Pizzo roberto ecc
Poi tutto questo disastro che vede in giro forse dimentica che il suo partito, il PD, ha governato 4 anni su 5 e lei è stata assessore ma in quei mesi non l'abbiamo mai sentita lamentarsi.
Bello questo rientro del Partito Socialista...finalmente si riforma il PSI di Craxi. Una novità straordinaria!
Nella lista civica chi ci va? Franco Lusciano? E magari il grande comunista Giorgio Varisco? Che bello...
Infine...Barbara si dimentica che il bilancio del comune per un terzo è già destinato al sociale e forse è uno dei comparti che funzionano meglio...
Mah, con quella compagnia stavolta toccano il fondo.
È evidente che di sociale non ne capisci nulla se rispondi così. Ti invito a guardare alla persona.
EliminaCome al solito si punta a denigrare e parlare a vanvera, sarebbe ora di fare riflessioni serie. Barbara Penzo è intelligente e competente, una risorsa importante per il futuro di Chioggia. La considero la migliore candidata.
EliminaLa sig.ra Penzo ha un unico grande problema.
RispondiEliminaPromette rinnovamento e metodo democratico.
Ce l'aspettavamo, si chiama così il partito che la lancia.
Peccato che quel partito si dica da sempre innovatore e democratico, ma la sua politica rimanga da sempre la stessa, almeno in questa città.
E' capitato anche all'attuale sindaco di doversi scontrare con essa.
Lui ha avuto la forza di opporvisi. La sig.ra Penzo saprà farlo?
Una candidata che critica la mancanza di creatività, e pretende si dimentichi che il suo PD non ne ha dimostrata per quasi quattro anni al governo della città, non è credibile.
Prima falla governare... E poi ne riparliamo. Credo sia da apprezzare la sfida che ha messo in atto proprio nel PD e da sostenere. Merita una opportunità!
EliminaPrima di parlare informati. Leggi cosa dicevano i leghisti di Casson ,che oggi lo sostengono...questo la dice lunga. Il PD ha una caratteristica che non tutti possono vantare : la serietà e la lealtà. Comunque Barbara Penzo ha le migliori doti per governare questa città, non ricominciamo con il gioco di screditare le persone. La città ha bisogno d'altro e Barbara sarà una bella sorpresa.
EliminaNon siete ....più credibili!
RispondiEliminaSi possono nascondere ma sempre loro sono. Da sempre che fanno finta di pensare al popolo ma sono solo in cerca di portare a casa i loro interessi e mantenere le poltrone.
RispondiEliminaHanno un' altra IDEA CHE FUNZIONA (per loro) come pensavano di fare con Casson quello che volevano manovrare che hanno sostenuto per 5 anni in consiglio comunale.
NON NASCONDETEVI, SCOMPARITE DAVVERO
Siamo al paradosso sono stati quai tutta la legislatura al governo della città e partecipate annesse e connesse e si lamentano ma non vi vergognate
RispondiEliminaMa lo sa Barbara Penzo che il candidato era Maurizio Salvagno e/o in alternativa la Silvia Vianello? Chi li porta i voti se non ci sono i Cocuccia , i Mantovan, i Bisto... Guarnieri stavolta ve l'ha combinata bella. Ha lanciato la Campanaro e il PD, dopo lotte intestine, ha dovuto scegliere una donna. Ha detto che lui non si candida e ora i dinosauri sono costretti a stare fuori...Ho sempre votato pd ma oggi è diventato il partito di Craxi. Io voterò Campanaro, una proposta chiara e di sinistra senza imbrogli. Addio a mai più ex compagni.
RispondiEliminaIl PD non è più credibile, grande verità. Ne ha fatte troppe per interessi che di certo non erano quelli dei cittadini. Ma la storia ci insegna che le rivoluzioni partono dal basso e soprattutto dalle persone.quindi ben venga la Penzo e il suo entusiasmo, ma soprattutto la sua modalità unica che la contraddistingue dagli altri. Tale modalità è frutto di esperienza a contatto con le persone...cosa che di certo gli altri candidati non hanno.
RispondiEliminaLeggendo al volo, vedo i soliti commenti inconcludenti, da bar, tanto per aprire la bocca. La realtà è ben diversa: la novità di Barbara Penzo,è una candidatura forte che impensierisce molti. Donna preparata in campo amministrativo, non ha bisogno di gavetta e con un programma preparato assieme ai cittadini, quello che nessuno ha fatto.
RispondiEliminaL'imbarazzo della Penzo è evidente. Sta con i vecchi più vecchi e compromessi della politica,il Giurassik park nostrano. Come se li scrolla di dosso? Il programma? Ma quale? Nessuno lo ha ancora visto come fate a dire che ha un programma preparato con i cittadini? Quando lo avrebbe fatto se è stata candidata una settimana fa? Vedete voi di sinistra come siete? Solo per vostra convenienza sparate balle che cadono di fronte a piccole considerazioni. Io ho trovato per strada la Campanaro e è stata sincera mi ha detto che il programma lo sta pensando raccogliendo le cose che i cittadini le stanno dicendo. Ma lei è un mese che sta girando!
RispondiEliminaFa piacere che continuiate a parlare di Barbara Penzo. Avete capito chiaramente che è la candidata più forte ma le armi della maldicenza che usate sono spuntate. Voi siete vecchi perchè non avete idee ma solo rancore. Comunque dovrete confrontarvi non solo con lei ma con una squadra competente e qualificata che la sosterrà. Vedremo poi chi ha il programma migliore!
RispondiEliminaSquadra competente? Mauro Bisto? Roberto Pizzo? Cristian Papo? Scherzate vero? Mauro Mantovan, Girotti, Toni Mengolin, Salvagno? O puntate sul Daniel Tiozzo? Signore benedetto... Ma siete sicuri di quel che dite? Ma per favore...Se fate un bel risultato fate un 8-10%.Ma dovete lavorare tanto, ma tanto eh?!
RispondiEliminaalmeno attendete che vengano presentate le liste... la Penzo ha dichiarato che puntano al rinnovamento, non vedo perché non bisogna credergli...entro un paio di settimane le devono presentare
RispondiElimina...magari ci fossero quei nomi prestigiosi citati più sopra. invece metteranno tanti giovani perchè sanno di perdere il ballottaggio; infatti con il 24%, il Pd di Chioggia, vedi ultimo sondaggio, non lo vincerà di certo.
RispondiEliminaChi dice che Barbara Penzo non vincerà il ballottaggio? girano voci che sarà sostenuta anche da delusi cinquestelle.
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