mercoledì 28 luglio 2021

GIUSEPPE BOSCOLO PALO: INDISCUTIBILE IL CUNEO SALINO È UN DANNO

Un tema che sta a cuore a tutti coloro che hanno a che fare con l'agricoltura nel nostro territorio è il rischio che stanno correndo i terreni agricoli a causa dell’avanzare del cuneo salino, per arginare il quale non c’è altro rimedio che la realizzazione dello sbarramento. “Tre sono gli elementi utili a dare carattere a qualsiasi coltivazione” afferma Boscolo Palo ” la terra, l’acqua e il sole. A seconda della qualità di questi elementi cambia la qualità del prodotto”. Il rientro del cuneo salino e quindi l’aumento della salinità nei terreni può quindi dare problemi all’agricoltura. Questi da oltre vent’anni sono stati evidenziati nel nostro territorio e la situazione sembra peggiorare di anno in anno. Il Ministero ha raccolto le preoccupazioni e ha ritenuto opportuno finanziare la realizzazione dello sbarramento, infrastruttura utile, necessaria e ora anche urgente. Al progetto sono stati presentati legittimi ricorsi da imprese collocate lungo l’asta del Brenta che dalla sua realizzazione ritengono di poter ricavare un danno economico. “A suo tempo il Comune di Chioggia ritenne opportuno pensare alla realizzazione di un ponte alla foce” continua Boscolo Palo ”oltre a quello sullo sbarramento. Le due cose non si escluderebbero, trovando le risorse”. “Quello che serve all’agricoltura è lo sbarramento. Il consorzio di bonifica del Po ha pensato alla realizzazione di uno sbarramento anche sull’Adige. Vanno pensate comunque alternative che non rechino danno all’imprenditoria” “In un’ottica di turismo slow si rendono necessari ponti che permettano il transito delle biciclette. Era stata pensata in quest’area una serie percorsi cicloturistici detti “del principe rosso” aventi come fil rouge il radicchio. Unire le aree produttive a sud del Brenta con quelle a nord sarebbe fondamentale in un'ottica turistica. Nella ristrutturazione del ponte sul Brenta sembra si siano scordati di soddisfare la necessità di una ciclabile. Il turismo attuale, quello che viaggia alla ricerca delle tipicità enogastronomiche viaggia sulle piste ciclabili”. L’area del mercato orticolo per la sua collocazione si inserisce molto bene in questo contesto, raggruppando in sé un contesto storico che sarebbe da rivalorizzare intrecciandolo nel mondo produttivo e commerciale a formare un unicum che rinvigorirebbe lo status attuale.

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