martedì 13 luglio 2021

LA VENto SI FERMA AL PONTE SUL BRENTA PER L'ANAS

Mentre ANAS decide di dover disincentivare la circolazione delle biciclette sul ponte che attraversa il corso del Brenta all'85 esimo km circa della S.S.Romea, e Google Maps ritiene il tratto percorribile dai cicli, i più lunghi percorsi studiati per i ciclisti che attraversano il territorio nazionale da nord a sud e da est a ovest, passano tutti sulla S.S.309 Romea e tutti, obbligatoriamente, su quel ponte. La ciclovia Adriatica, ancora in fase di progettazione, dovrebbe partire da Trieste e arrivare a Santa Maria di Leuca in Puglia, costeggiando il Mar Adriatico lungo un percorso spettacolare che attraverserebbe 7 regioni per un totale di 1300 km percorribili sulla due ruote. Al momento ci si deve accontentare dei tratti che ci sono e per il resto percorrendo strade secondarie e ciclabili, ma anche strade trafficate, come la Statale Adriatica e, almeno sul tratto del ponte in questione, anche la Statale Romea. Non cambia il discorso per la ciclovia Ven-To che, svolgendosi per una lunghezza di 680 km arriverebbe da Torino a Venezia lungo gli argini del fiume Po, attraversando 4 regioni e immergendosi in parchi naturalistici. Anche questa ciclovia sfrutterebbe alcuni tratti già realizzati mentre per altri si rende necessario intervenire. E anche chi si avventura in questo percorso, ora si imbatte sul ponte.
Quindi, nelle intenzioni che si muovono verso una viabilità sostenibile e un cicloturismo che vede appassionati in aumento, il tratto di strada che attraversa il territorio clodiense viene contemplato ma non sembra attualmente vengano pensate migliorie per renderlo più agevole e interessante, con ANAS che sembra voglia disincentivare, tra l’altro, l’utilizzo del ponte. L’alternativa c’è, sui progetti, e sugli intenti e anche, sembra, sulle prime pratiche di esproprio. Si tratta dello sbarramento per il cuneo salino di cui si sente sempre più pressante la necessità. In primis proprio per il suo scopo primario: ostacolare l'ingresso dell’acqua salata nel Brenta, impedendo la salinizzazione delle acque e di conseguenza quella dei territori dalle stesse acque irrigati. In seconda battuta, offrire un percorso ciclabile alternativo alla S.S. 309 Romea, più agevole, sicuro, in grado di offrire al cicloturista la possibilità di prendere il respiro tra una staffata e l’altra, senza doversi sorbire gli scarichi dei mezzi, e potendosi permettere di guardare oltre la strada senza dover concentrarsi a contrastare i flussi d’aria provocati dagli autocarri telonati che lo sorpassano senza far caso a lui.

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