martedì 31 maggio 2016

LUCA ZAIA DI NUOVO A CHIOGGIA: TORNERÒ ANCORA PER LA FESTA DI GIUSEPPE CASSON


Provaci ancora Luca. Il presidente della giunta regionale veneta, Luca Zaia, torna nel "luogo del delitto": anche questa sera al caffè Flora ha sostenuto la ricandidatura di Giuseppe Casson, stavolta accompagnato dalla Lega Nord assieme alle sue civiche. Una Lega che, fin dall'aggettivo possessivo "nostro" spesso utilizzato dal governatore, pare aver adottato Casson e viceversa: «Ci siamo capiti da subito e ci siamo detti che dobbiamo stare assieme», ha detto il primo cittadino uscente. «Zaia testimonia l'importanza di Chioggia per la Regione Veneto, la Lega garantisce questo rapporto diretto e organico tra la città e l'ente Regione, che cura le principali partite che ci interessano, dalla portualità al turismo, dai mercati all'agricoltura. Grazie a nome della città».

Zaia fa il leghista: «Essere qua è un riconoscimento al lavoro dei nostri militanti. Oggi è il mio "compleanno" da presidente della regione, un anno fa a quest'ora celebravamo una vittoria che ci ha visto scegliere da un veneto su due, dopo i precedenti cinque anni di nostra amministrazione che ha passato le crisi peggiori, dall'alluvione gestita con 160 milioni di euro ad altre evenienze impegnative». Il presidente torna a parlare di Casson: «Ha dimostrato di governare bene, conosco la sua sensibilità per ambiente, sanità, pesca. Con lui abbiamo dialogato da subito, andate a vedere che gioiellino è diventato l'ospedale coi nostri investimenti! L'ho fatto per i cittadini di Chioggia, non per la campagna elettorale di Casson che non mi sosteneva un anno fa. E ora sono convinto che tornerò qui per la festa che lo riconfermerà sindaco».

L'esponente leghista rievoca il periodo in cui è stato ministro della pesca: «Mi sono occupato dell'attività entro le tre miglia, ho introdotto gli ammortizzatori sociali per il settore, bem 55mila persone imbarcate. E la marineria di Chioggia mi ha fatto fare bella figura». Zaia delinea poi le caratteristiche che devono avere i sindaci sostenuti dalla Lega: «Dicono no all'immigrazione senza regole, noi aiutiamo chi scappa dalla guerra e dalla morte. I primi cittadini si occupano di sicurezza e di ordine pubblico per il popolo, vivono i problemi delle persone comuni e l'angoscia di trovarsi qualcuno in casa di notte. Diciamo tolleranza zero per chi delinque, deve sparire da Chioggia». Infine l'appello al voto: «Vanno bene anche i disgiunti per il nostro sindaco, il nostro progetto per Chioggia è diverso da quello degli altri». Ma attenzione a dare per scontato il risultato: «La campagna elettorale si vince dopo lo spoglio», aggiunge Zaia. «Non cullatevi sugli allori, nè pensate di aver già vinto: pancia a terra e lavorare, sapete che la Regione comunque c'è».

Uno slogan ascoltato spesso dai chioggiotti nelle precedenti campagne (ad esempio di Tesserin): la Lega e Casson come nuova centralità territoriale nella lunga era post-democristiana?

6 commenti:

  1. Che accoppiata. I nuovi Jalisse. Meglio di Gepy and Gepy. Altro che Gianni e Pinotto. Peccato che la telecamera di comparato non abbia il grandangolo. Si sarebbe visto l'enorme pubblico che assisteva al duetto. Io ne ho contati 19

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    1. la moretti invece avrebbe riempito tutto il corso

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    2. questa è un po' cattivella...povera Moretti, dai

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  2. Lo staff di Casson conferma che c'era anche Trump

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  3. SOLIDARIETA' A MARIAGRAZIA MARANGON

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