lunedì 10 luglio 2017

ISPETTORE VERITAS DEMANSIONATO DOPO DIVERBIO CON L'ASSESSORE STECCO: VIE LEGALI IN CORSO

Ci sono ancora delle ombre dietro il demansionamento di un ispettore ambientale Veritas, in seguito a una controversia avuta con l'assessore alle società partecipate Daniele Stecco. I fatti sono iniziati ad aprile, ma da circa una settimana il dipendente è stato messo in ferie, prima di venire relegato ad altro incarico. Secondo più fonti, l'operatore assieme a due colleghi avrebbe rinvenuto per terra nel centro storico del materiale di rifiuto, probabilmente cartaceo, riconducibile a Stecco e alla moglie, titolare di uno studio professionistico: gli scarti avrebbero dovuto essere invece piazzati nei contenitori della raccolta differenziata. I tre ispettori però non hanno proceduto a redigere un regolare verbale. A quel punto l'assessore Stecco avrebbe segnalato a Veritas di aver sorpreso dalla finestra, in un secondo momento, i tre mentre “facevano comunella”, qualsiasi cosa questo volesse dire.
In seguito a ciò, uno dei tre ispettori -quello ora rimosso dall'incarico e trasferito ad altre funzioni di segreteria- incontra l'assessore in un bar, chiedendogli conto dell'accaduto, presunta mancata differenziata compresa, con affermazioni giudicate «gravi» dallo stesso Stecco, soprattutto per l'azione in luogo pubblico e alla presenza di terzi. Circostanza quest'ultima contestata dall'ispettore ambientale. L'assessore informa di nuovo l'azienda partecipata del comportamento del sottoposto, e l'ufficio personale provvede ad assegnare alcuni giorni di ferie all'ispettore -la possibilità di firmare un verbale decade dopo otto giorni- oltre a sottrargli le sue mansioni (abbassate di due livelli), il cartellino e le chiavi dell'ufficio demandandolo al centralino. Stecco intanto conferma i colloqui intercorsi, ma anche assicura di eseguire personalmente la raccolta differenziata che gli spetta, oltre a promuoverla in quanto amministratore. Una storia ingarbugliata, che qualora trovasse piena conferma dai riscontri in atto -al di là dei possibili errori di condotta relativi a questo o quel dipendente- getterebbe una luce sinistra sul comportamento di chi sta ai vertici della cosa pubblica e di chi ne gestisce il patrimonio partecipato: specie se l'ispettore in questione andasse incontro a peggiori condizioni contrattuali e di lavoro rispetto alla propria qualifica, per aver fatto il proprio mestiere senza guardare in faccia nessuno, rischiando anche di vedersi licenziato. La vicenda ha comunque già assunto un risvolto legale, che farà il suo corso. Ulteriori aggiornamenti, naturalmente, in seguito sul blog Chioggia Azzurra.

4 commenti:

  1. Non si capisce, stecco per evitare multe alla moglie ha contestato gli ispettori e chiesto il trasferimento di uno di loro? Ovviamente la cosa migliore sarebbe intervistare stecco e il dipendente veritas.Oppure che veritas faccia una comunicato ufficiale.

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    1. no, l'assessore , come abbiamo riportato, smentisce assolutamente di non aver effettuato la differenziata inoltre non ci risulta che ci sia stata una contestazione ufficiale. L'ispettore è stato trasferito non ci risulta, e io personalmente non lo credo, che abbia chiesto il trasferimento - è probabile che veritas uscirà con un comunicato in cui darà dei chiarimenti. Rimane il fatto, presumiamo oggettivo, che l'ispettore , di fatto, è demansionato.

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  2. Bisogna che stecco sia sentito dalla Digos visto che trattasi di persona politica, e che dica la verità.

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    1. che c'entra la Digos? è una controversia legale. Inoltre fino a prova contraria nessuno può dire che non dica la verità.

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