domenica 16 aprile 2017

IL "TIMÒTEO" DI MISSONI LASCIA CHIOGGIA. ADDIO BARCHE STORICHE?

I più accorti tra i frequentatori della rivetta Vigo avranno notato che da qualche giorno sull'altra riva, quella della diga all'uscita dalla darsena Le Saline, vicino al rimorchiatore Pardus non è più ormeggiato il Timòteo, burchio da trasporto di trenta metri costruito a Zara quasi cent'anni fa. La barca, appartenente alla famiglia del noto stilista Missoni, è stata curata per venticinque anni da Ennio Casson, marittimo in pensione e poi comandante tuttofare di questo raro esemplare: un servizio ininterrotto, senza giorni di ferie, che comprendeva anche la cucina per i facoltosi ospiti e una bella figura alla città. Purtroppo gli eredi di Vittorio Missoni, scomparso nel gennaio 2013 in una sciagura aerea nel mare del Venezuela, hanno deciso di lasciare Chioggia e attraccare il Timòteo in un cantiere veneziano: Ennio, a 74 anni, non se l'è sentita di seguirlo. «A tutto c'è un inizio e c'è una fine», dice un po' amareggiato. «Fosse stato ancora vivo Vittorio la barca non sarebbe andata via da Chioggia, perché era innamorato della città, gli pareva di essere a casa». Si conclude così una splendida vicenda umana e professionale, che teneva alta in laguna una tradizione secolare. Ora anche il bragozzo in dotazione al museo civico risulta in fase di restauro, resiste invece l'imbarcazione storica ormeggiata davanti a calle Bersaglio, con l'angelo dipinto sulla prua. E per altri versi la storia continua con i bragozzi Ulisse, che Marco Tiozzo Bastianello conduce nelle acque interne per far scoprire i segreti dell'isola ai turisti. All'amico Ennio Casson vanno i ringraziamenti di Chioggia Azzurra e di un'intera comunità per la passione con cui ha svolto il suo compito nell'ultimo quarto di secolo, mostrando anche in ambienti altolocati cosa significa essere chioggiotto.

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