Le drammatiche immagini che da Genova rimbalzano su tutti i mezzi d'informazione hanno quale effetto l'aumento della preoccupazione circa la salute dei ponti e viadotti costruiti in anni lontani. È il caso del ponte Nicolò de' Conti, popolarmente detto del Musichiere, risalente ai primi anni Sessanta: la struttura sopra il canal Lombardo, che collega l'isola Saloni al quartiere Tombola, era stata oggetto di una ordinanza del dirigente di polizia locale nel marzo 2017. Il provvedimento istituiva il senso unico alternato regolato da un semaforo, oltre al limite di velocità di 10 km/h, al divieto di sorpasso e al restringimento della carreggiata. Ma a tutt'oggi, quando scatta il verde, le auto e soprattutto i TIR diretti al porto transitano in ambo le direzioni.
Anche il ponte sul canale della Fossetta, a Ridotto Madonna, era stato interessato dall'ordinanza comunale: in tale occasione, veniva vietato il transito ai veicoli aventi massa superiore alle 2.5 tonnellate a pieno carico. In seguito il ponte è stato del tutto chiuso, ma come testimoniano le immagini le fessure nel cemento armato non sono ancora state risanate. La speranza è che la tragedia genovese insegni a fare presto e bene una manutenzione ordinaria e straordinaria non più rinviabile.
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