giovedì 23 maggio 2019

OGGI SCIOPERO NAZIONALE DEI PORTUALI: ANCHE A CHIOGGIA PER IL CONTRATTO, LO SVILUPPO E LA SICUREZZA NEL LUOGO DI LAVORO

Anche i lavoratori portuali di Chioggia hanno aderito oggi allo sciopero nazionale del settore, indetto dalle sigle sindacali FILT CGIL, FIT CISL e UIL Trasporti. Il nodo del contendere è il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da cinque mesi, dopo la trattativa bloccatasi lo scorso aprile quando ai lavoratori è stato offerto un aumento di solo 50 euro in tre anni. Allo scalo clodiense in Val da Rio un picchetto sta presidiando l’entrata fin dalle 6 del mattino, l’agitazione si dovrebbe concludere alle ore 20.
I sindacati denunciano l’intenzione di tagliare gli investimenti a scapito dei lavoratori e della loro sicurezza antinfortunistica, in virtù di una maggior automazione del lavoro. Sul piatto la questione del fondo pensioni anticipate per un lavoro usurante. Renzo Varagnolo della CGIL stigmatizza anche il rischio di speculazione sulle aree portuali: «Le società armatrici stanno prendendo possesso dei porti, non c’è più un governo pubblico della portualità» con l’incertezza che si aggiunge a quella tutta chioggiotta fra A.S.Po. e Autorità di Sistema. Gli operai puntano con lo sciopero a sensibilizzare le istituzioni e le forze politiche: «Vogliamo discutere dello sviluppo, esserne parte – conclude Varagnolo – e la prova che diamo è che tutte le imprese stamane si sono unite nel blocco totale dell’attività».

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