mercoledì 26 giugno 2019

L'EX CONVENTO DELLE CANOSSIANE LANGUE. MONTANARIELLO: «FARNE CITTADELLA UNIVERSITARIA PER RIPOPOLARE IL CENTRO STORICO DI GIOVANI»

È andata deserta la prima asta per il complesso monumentale di Santa Caterina, che comprende anche l’ex convento delle Madri Canossiane in calle Forno Filippini a Chioggia. Lo scorso 19 aprile nessuno si è presentato per cercare di mettere le mani sulla struttura, chiusa ormai da oltre 15 anni, dopo quasi 150 di attività educativa per bambini e ragazze: gli immobili erano stati rilevati da una banca a seguito del fallimento di un’impresa che li aveva acquisiti dalla Diocesi.
Nel frattempo tutto sta andando in rovina, deprezzando ogni giorno che passa il valore di un bene così prezioso e perfettamente ubicato nel centro storico tra la calle e la riva San Domenico: fuori resiste solo il capitello che venera santa Giuseppina Bakhita, finché non scolorirà anche quello. Per scongiurare il rischio di una speculazione edilizia volta a ridurre ad appartamenti un pezzo importante della storia di Chioggia, col teatro e il giardino, e per stimolare l’ente locale ad agire in connessione ai più importanti istituti culturali del territorio, il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Jonatan Montanariello ha avanzato l’idea di restituire il plesso alla sua vocazione didattica, facendolo rientrare nel circuito universitario.

L’ipotesi lanciata dall’esponente del PD è di una cittadella del sapere, retta dagli atenei di Venezia o di Padova, anche per facoltà suppletive rispetto all’attuale sede di palazzo Grassi riservata alla biologia del mare. L’eventuale acquisizione da parte del Comune, che secondo Montanariello dovrebbe avvenire sfruttando i 40 milioni della Legge speciale, oltre a salvare i 5500 metri quadrati dell’ex monastero avrebbe il pregio di ripopolare la città di studenti, innescando una serie di attività accessorie sia a livello ricettivo che di esercizi giovanili: senza contare che dopo la laurea (magari in discipline connesse all’edificio, come ad esempio restauro o architettura) in tanti potrebbero stabilirsi a Chioggia, avendola apprezzata quale luogo vivibile a misura d’uomo.

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