lunedì 2 marzo 2020

NONOSTANTE IL CORONAVIRUS LE POSTE LAVORANO A PIENO REGIME PER EROGARE LE PENSIONI. IERI LA ROMEA DESERTA, INTROITI DIMEZZATI PER I DISTRIBUTORI

Inizia una nuova settimana di privazioni anche a Chioggia per l'emergenza Coronavirus, che costringe alla chiusura fisica delle scuole oltre che a misure coercitive per le manifestazioni pubbliche. Essendo il primo giorno feriale del mese, le poste del centro storico sono state tuttavia prese d'assalto per il pagamento delle pensioni: come al solito elevato il numero degli anziani che si è presentato a riscuotere, nonostante il timore per il contagio che si è verificato soprattutto colpire la terza età. All'ufficio erano presenti anche gli agenti della polizia di Stato, a scopo meramente preventivo che non accadesse niente di spiacevole. Anche gli sportelli bancari sono stati oggetto di continuo andirivieni e del formarsi di piccole code.
Più libere invece le strade, dal momento che svariati ambienti di lavoro hanno implementato procedure a distanza. Anche ieri, giornata tipicamente designata per gli spostamenti fuori porta, la strada Romea era insolitamente deserta: gli stessi distributori di carburante stanno facendo fatica, segnalando una diminuzione del 50% degli introiti, di pari passo a quella del traffico. Sempre sostenuto invece l'afflusso ai supermercati, prontamente riforniti di ogni derrata. Oltre al cinema teatro Don Bosco -che ha sospeso le proiezioni e le rappresentazioni teatrali fino a domenica- e alla biblioteca civica Sabbadino, che spera di riaprire lunedì (congelando i termini del prestito librario), è destinato a saltare anche lo spettacolo di danza dedicato a Maria Callas, in programma originariamente il pomeriggio dell'8 marzo nell'auditorium di calle San Nicolò, mentre pure l'Università Popolare ha sospeso le lezioni nel plesso di calle Manfredi.

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