venerdì 15 luglio 2016
“VENETO KULT” LANCIA IL TURISMO CULTURALE A CHIOGGIA ATTRAVERSO LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
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L'avvento delle Ogd (organizzazione e gestione della destinazione), in base alla legge veneta sul turismo, sta cambiando il quadro dell'accoglienza, dell'informazione, dell'acquisto della vacanza, dei finanziamenti. In questo senso, le varie località devono mettersi al passo: anche a Chioggia sbarca il progetto Veneto Kult, approvato lo scorso 30 maggio dalla Regione, che stanziando quasi 75mila euro ha per obiettivo l'incremento del consumo di turismo culturale, attraverso la formazione di personale qualificato alla contemporaneità, atta a promuovere e commercializzare un territorio specifico che collega il Delta del Po alla laguna di Venezia. L'iniziativa è stata presentata stamane nella sede dell'associazione albergatori di Sottomarina in via Verona dal coordinatore del progetto Beniamino Boscolo, dal presidente dell'Ente bilaterale tra Veneto e Friuli Maurizio Franceschi, dal presidente dell'ASA Giuliano Boscolo Cegion e del consorzio Lidi di Chioggia Renzo Bonivento Ray.
I crismi vengono tratteggiati da Beniamino Boscolo, “la persona che mette assieme le altre” come hanno riconosciuto gli interlocutori al tavolo della presidenza: «A Veneto Kult aderiscono 60 aziende e partner non aziendali (enti istituzionali, associazioni culturali, musei, etc.). Lo scopo è “pilotare” i turisti che cercano questi aspetti, avendo gli strumenti per intercettarli, organizzando attività positive e consulenze per andare oltre la stagionalità. Chioggia ad esempio non è solo spiaggia -lo vediamo oggi che è vento- ma anche centro storico e cucina: occorre comunicare ciò che si fa, con competenza». Il progetto prevede anche una trasferta, ovvero un viaggio-studio a Londra, la capitale mondiale del turismo culturale che genera 3 miliardi di sterline di fatturato, e produce 80mila posti di lavoro nella sola area urbana. «Non vogliamo perdere tempo», continua Beniamino Boscolo»: da settembre-ottobre sarà allestito un calendario di corsi di formazione invernali, destinati agli operatori, dove verranno trattati il marketing territoriale, l'uso dei network quale strumento di promozione, la lingua inglese, il booking, la comunicazione e lo storytelling, l'enogastronomia. «Continuiamo a progettare dal 2012, con “Verso il turismo del benessere”, “Strangers in Chioggia” e “Quattro stagioni” abbiamo coinvolto oltre 150 allievi e 70 aziende locali in corsi di specializzazione», conclude Boscolo. E proprio mentre era in corso la conferenza, nel punto informativo da poco riaperto in lungomare un consulente stava formando il personale dipendente.
Renzo Ray sottolinea come il consorzio Lidi di Chioggia abbia tra le necessità quella di tutelare il rapporto tra i lavoratori e i funzionari del settore, allargando il numero dei partner («abbiamo fatto miracoli») in collaborazione con le realtà limitrofe quali il Delta, e tira una frecciata alla politica «che non è stata molto attenta alla viabilità litoranea, non ci ha ascoltato». Dal canto suo Maurizio Franceschi conferma che «l'esperienza della Ogd è un segno di maturità delle associazioni, e sta rispondendo alle primarie esigenze di accoglienza attraverso il punto informativo». In questa continuità, sono soprattutto le imprese alberghiere -più che nel resto del Veneto- ma anche gli stabilimenti balneari e le società di servizi a partecipare a progetti dove la formazione è preminente: «Vogliono conoscere, e ciò è bene».
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