sabato 9 luglio 2016

PRIMO CONSIGLIO COMUNALE A 5 STELLE: ENDRI BULLO PRESIDENTE, MINORANZE DIVISE


«Stasera si mangia da basso, e non di sopra». La battuta più pungente è di un simpatizzante grillino, riferita alla concomitanza tra la prima serata della Sagra del Pesce -tavoli gremiti in tutta la piazza fino a oltre le 23- e il primo consiglio comunale dell'era Cinque Stelle, all'insegna dello smarcamento dalla vecchia politica: «Qui per restituire le istituzioni ai cittadini», ha detto il capogruppo M5S Paolo Bonfà, e guardando tra i banchi del consiglio, della giunta e nel pubblico -assieme ai vertici locali del MoVimento con l'ex consigliere Gilberto Boscolo e la consigliera regionale Erika Baldin- era facile scorgere facce fino ad ora mai protagoniste nelle assemblee pubbliche.

Al “primo giorno di scuola” la nuova maggioranza si siede sui banchi lasciati liberi dalla sinistra, e fa un certo effetto vedere Barbara Penzo e Jonatan Montanariello, unici alfieri del PD, seduti dall'altra parte. Subito si notano nell'emiciclo le 10 donne consigliere, un balzo in avanti enorme rispetto alla scorsa legislatura. Presiede il giovanissimo Davide Penzo, 22 anni, mediatore linguistico e traduttore consigliere anziano in quanto il più votato nella lista che ha ottenuto più consensi: chiede un minuto di silenzio per le vittime della Romea e in memoria del tornado che giusto un anno fa si abbatté sulla Riviera del Brenta. I rappresentanti del coordinamento tra i comitati delle frazioni srotolano uno striscione in fondo alla sala.

Simpatico siparietto all'atto del giuramento: per indossare correttamente la fascia tricolore, Ferro si fa aiutare prima da un messo, come prevede il cerimoniale, e poi dal suo predecessore Giuseppe Casson. Scoppiano le risate e gli applausi in sala.
Prima ancora dell'elezione del presidente del consiglio comunale che rimarrà in carica tutta la legislatura, già le prime schermaglie delle opposizioni: Beniamino Boscolo (Forza Italia) avanza l'ipotesi di un possibile conflitto d'interesse del sindaco Alessandro Ferro, di professione architetto, per una DIA bocciata, nel caso ricorresse contro lo stesso Comune. Ferro risponde che non ricorrerà, «la pratica è stata superata».

Nuove scintille per l'elezione del presidente: Beniamino e Barbara Penzo (PD) si aspettavano una mano tesa alle minoranze, con un presidente di garanzia, il M5S invece candida il proprio consigliere Endri Bullo -63 anni, già dipendente delle autostrade- che si aggiudica 19 voti, quattro in più della sua stessa maggioranza. «Sarò imparziale ed equilibrato», le sue prime parole. «Bisogna distinguere tra la passione politica e il senso per le istituzioni. Auspico un maggior coinvolgimento dei consiglieri».
Per quanto riguarda i candidati alla vicepresidenza del consiglio, si sono palesate le prime crepe di atteggiamento e di linea tra le opposizioni: se Davide Penzo è il vice in quota maggioranza, la partita di minoranza si gioca tra il pd Montanariello e il leghista Marco Dolfin. La spunta il primo per 5 a 4, segno che ha ottenuto anche i voti di ChioggiaViva e di Forza Italia. Non sarà l'unico momento in cui le distanze diventano plastiche: alla votazione sul programma si ripete lo stesso schema, con il sì dei grillini, il no dei cassoniani, l'astensione del PD e dell'area Segantin. E intanto nessuna donna siede ai vertici dell'assemblea cittadina, né da presidente né da vice.

Particolarmente battagliero però, negli interventi, è Beniamino Boscolo: reclama appunto attenzione allo Statuto che promuove la parità dei generi al 50% in giunta («le regole ci sono, applichiamole o cambiamole»), considerando il sindaco parte della stessa secondo una sentenza, e appoggiandosi a un recente decreto Delrio che obbliga a non scendere sotto il 40% di rappresentanza di genere. Boscolo rimane perplesso per l'arrivo dei curriculum degli assessori tutti il 6 luglio, giorno della nomina, esorta a non procedere a nuovi tagli indiscriminati («il bilancio del Comune è già ridotto all'osso, da Roma non arriva niente») e punta i fari sull'enunciazione del programma: «Minimale, non parla di sociale né dell'associazionismo. Bisogna incentivare il turismo invernale, i nostri negozi soffrono per via del centro commerciale alle porte della città storica. Ci saranno pensionamenti nel personale, il numero dei vigili è diminuito. In parte il programma del sindaco collima col nostro, lo possiamo attuare assieme ma vogliamo sapere cosa succederà nei primi cento giorni».

Dai banchi della maggioranza risponde il capogruppo Bonfà: «Mettiamo mano al bilancio, ci occuperemo anche delle frazioni. Siamo nuovi ma non ingenui, la novità può essere un nostro punto di forza. Gli amministratori passano, le opere rimangono. Un viaggio di mille chilometri comincia sempre con un passo». A Montanariello che chiede se gli assessori non residenti si avvarranno dei rimborsi spese per i trasporti («uno schiaffo alla città non ricorrere alle risorse locali»), il sindaco annuncia tra gli applausi che gli assessori rinunciano ai buoni, e difende la sua scelta in questa direzione: «Non avere radici nel territorio evita i compromessi». Nella veloce enunciazione del programma elettorale, Ferro rivendica le risorse promesse dal ministro Delrio per la Romea: «Abbiamo ricevuto un'eredità pesante, frutto di scelte sbagliate con conseguenze importanti. Ma abbiamo le mani libere, siamo pronti e sicuri delle nostre decisioni. No a scontri strumentali per partito preso, hanno danneggiato la città. Iniziamo col sorriso, l'aria è cambiata».

Concilianti i toni delle due ex candidate sindache Marcellina Segantin e Barbara Penzo: la prima ravvisa «elementi in comune col nostro programma, quando si parla di uscire dall'immobilismo. Troviamo una strada comune nell'economia, aiutiamo le categorie. Da me Ferro avrà un'opposizione collaborativa, sulla stessa riga della campagna elettorale». Penzo si mette a disposizione: «Il mal di pancia espresso dagli elettori si trasformi in una spinta ad agire. Sono perplessa sulla giunta, ma l'assessora alla pari opportunità valorizzi la figura femminile».
Diverse le reazioni in area Casson: Romina Tiozzo, la più votata in città, ringrazia Giuseppe Casson e ammonisce a non disperdere i progetti già pronti da realizzare, «finito il momento di populismo e antipolitica». Domenico Zanni, sempre della lista “Chioggia è libera”: «Ferro trova i bilanci in ordine, e con il sociale a pieno regime». Il leghista Dolfin dal canto suo annuncia una opposizione «dura, intransigente, ferma, con tutti i mezzi consentiti» e critica la retorica stellata sulla logica delle spartizioni di potere, disegnando uno scenario apocalittico: «L'inesperienza non aiuta. Anzi in giro ogni giorno aumenta il presagio di futuri fallimenti».

Casson attende il suo turno e non si risparmia: «Abbiamo amministrato durante una brutta congiuntura, dopo sacrifici il Comune è sano. Abbiamo rispettato il patto di stabilità, che però ci ha limitato. La nuova maggioranza inizia un cammino non facile, con piena assunzione di responsabilità. Bisogna individuare i tempi certi per le realizzazioni». Anche l'ex primo cittadino stigmatizza la scelta di affidarsi ad assessori non locali, e sferra l'ultimo attacco relativo alla controversia in tema di migranti tra Ferro e il sindaco di Cona Panfilio: «Non si inizia accusando i vicini di casa o invocando il complotto contro il MoVimento, significa interrompere rapporti decisivi. Usciamo dai sospetti, il sindaco faccia politica e curi le relazioni».

A stretto giro l'ultima risposta di Ferro: «I problemi sono gli stessi da anni, significa che non sono stati risolti. E ce ne facciamo carico noi, conosciamo il territorio. Bilancio in ordine? Fatecelo prima controllare e verificare, presto saremo messi a dura prova dagli equilibri dei conti. A proposito, presto dovremo restituire alla Regione 512mila euro non utilizzati». Quanto ai migranti, il sindaco accusa la stampa di strumentalizzare: «Ho incontrato il sindaco di Cona per unire le forze verso un duplice intento, sgravare la base di Conetta e non aprire quella di Ca' Bianca». Difende ancora i suoi assessori: «Molti fattori sono stati messi in campo. La fiducia, il curriculum, l'impegno a tempo pieno, il genere. Abbiamo scelto i più fidati, i migliori, e sono loro. Se perderanno la mia fiducia, torneranno alle rispettive professioni. Ma spero non succeda». Ferro -che annuncia l'inizio della pavimentazione del mercato ittico per il 18 luglio- avrebbe preferito un clima più pacato -in realtà non si sono registrate intemperanze in aula, giusto un po' di acrimonia dopo una campagna elettorale molto personalizzata- e, con eloquio calmo da giovane prete di periferia, chiude i lavori invitando a cibarsi agli stand della Sagra del Pesce, che fino a tarda sera hanno imbandito il corso del Popolo senza soluzione di continuità. Evidentemente il popolo, cui è intitolato il corso e nel cui nome si esercita l'attività amministrativa, lo prende in parola fin da subito.


la playlist degli interventi

30 commenti:

  1. Casson,sempre un gran signore...complimenti!!

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  2. Mi è piaciuto molto l'intervento di Romina tiozzo. Tra tutte nettamente la migliore!

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  3. Mi dispiace molto che la campanaro non sia entrata in consiglio. Avrebbe meritato molto di più delle sue colleghe candidate sindaco.

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    1. Cndivido i tre commenti precedenti.
      CHE GUEVARDA

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  4. In effetti la Campanaro aveva, oltre alle parole, che non mancano peraltro anche alle altre due ex candidate sindaco, (i cui interventi,anche in campagna elettorale, ho trovato molto verbosi ma inutili e inconcludenti), contenuti interessanti, che io attendo ancora dalla Barbara Penzo e dalla Marcellina Segantin: le due signore in campagna elettorale non hanno saputo fare altro che attaccare Casson, fino allo sfinimento e non hanno sortito altro effetto che, al primo turno, essere drasticamente bocciate dai chioggiotti. La Città è stufa di sentire solo attacchi, ma vuole proposte, idee ecc e, sinceramente, dalle due signore ne ho sentite ben poche degne di attenzione. Mi spiego anche così il loro impietoso fallimento.

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  5. Condivido tutto quello che è stato detto finora. Io penso che ora casson deve riflettere sugli eventuali errori fatti e poi continuare a lavorare per la città. A parte dolfin e Romina tiozzo che ha fatto effettivamente ieri sera un bell'intervento, penso che Giuseppe continuerà a brillare. Gli altri non li vedo sinceramente all'altezza. Beniamino, per esempio, ha la magra consolazione di essere in consiglio ma con questa campagna si è letteralmente bruciato. Conviene che pensi alla sua famiglia. Il suo intervento di ieri sera, tra l'altro, è stato di una barba che se si riascoltava si addormentava pure lui...

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    1. Anche io ho fatto tanta fatica ad ascoltare Beniamino Capon. Io, sono sincero, fatico anche a capire i motivi delle sue scelte. Forse gli piace stare all'opposizione! Ma perché non è andato con Casson, persona più preparata e competente dal punto di vista politico della Segantin? Capon ha contribuito qui a Chioggia, secondo me, alla rottura non solo del suo partito, forza Italia, ma anche del centrodestra. Con quale risultato? Che ora si trova all'opposizione quando avrebbe potuto essere al governo della Città e contribuire davvero al suo bene e alla sua crescita.

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  6. VENTURINI DANIELE FORZA ITALIA
    Chi amministra una città oggi con il patto di stabilità e con le ristrettezze economiche lo deve fare avendo le idee come poter attuare le mille cose che ci sono da fare a Chioggia è ancora presto spero di essere smentito ma da questo Sindaco stasera in consiglio è da questi assessori non ho sentito nessuna ideaa e nessun modo come attuarla spero di sbagliarmi ma se non fai come ha fatto STEVE JOBS nel suo garage 50 anni fa non vai da nessuna parte

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  7. Il sindaco Ferro, neo eletto, sostiene di aver scelto gli assessori in base al loro curriculum. Visto che le persone scelte. tra l'altro non chioggiotte nella maggioranza, non mi sembra si distinguano per particolari qualità, e visto che un assessorato è ancora libero, vorrei segnalare al sindaco per il posto di assessore rimasto mio cognato, non sa niente di politica, non ha finito le superiori perché ha ripetuto due volte la prima liceo e soprattutto non sa niente di Chioggia perché da più di trent'anni vive in provincia di Parma. Ringrazio il sindaco fin d'ora.

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  8. Ottima scelta direi degli assessori,sicuramente qualità e competenze,ma quello che conta è che non facciano accordi e inciuci come succede da 50 anni a chioggia. Purtroppo qui a chioggia si è creata una famiglia di raccomandati con le solite sigle e i soliti noti. Bene finalmente aria nuova e meno raccomandazioni,basta dualismi tiozzo tesserin,una via di mezzo 5 stelle ottima scelta.

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  9. Ottima scelta un corno! Tutti foresti! CHIOGGIA AI CHIOGGIOTTI!!!

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  10. Inizio certamente non positivo per i cinque stelle. Ora dovranno faticare per recuperare consenso tra tutti coloro che pur avendoli votati si sono pentiti di un voto dato troppo a cuor leggero

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  11. METTIAMOLI ALLA PROVA
    Tutti possono parlare, commentare, criticare. Io per primo ho espresso il mio disappunto per presa in giro dei “curricula” presentati lo stesso giorno, tutti assieme, all’Ufficio protocollo del comune in concomitanza con la stesura del Decreto del Sindaco che conferiva l’incarico di assessore. Quella frase del decreto "Visti i curricula presentati dai seguenti Sigg.ri....ecc.", proprio non mi va giù.

    Ciò detto, è giusto che Sindaco, giunta e maggioranza vengano messi alla prova per verificare se tutti i loro slogan in campagna elettorale si tradurranno poi in Atti amministrativi che ne attuino la loro realizzazione. Perché parlare da fuori la stanza dei bottoni è facile, ma invece risulta molto difficile quando ci si trova dentro.
    Staremo a vedere, ma sin dora avvisiamo i 5 stelle che nessuno sconto verrà fatto nei loro confronti ed ogni provvedimento verrà vagliato al microscopio. (boscolo)

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    1. Sig.Boscolo,i suoi amici segantiani l hanno presa in quel posto spendendo cifre impressionanti,soldi buttati all aria comprando mezza chioggia!!! hahaha...che ridere che fate ma credete che la gente non abbia capito chi siete!!!hahaha!!!

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  12. Quanti rosegoni... non riuscite proprio a farvene una ragione. Hanno stravinto le elezioni, no lo avete ancora capito? Curricula o meno, al sindaco spetta costituire e nominare la giunta. Qualcuno per "spartire democraticamente" gli scranni pretendeva la vice presidenza del consiglio o altre cadreghe. La democrazia ha compiuto il suo corso nel tramite del suffragio. Piaccia o non piaccia. La "spartizione" in virtù del paravento democratico, rappresenta proprio la logica della spartizione dei pani e pesci, tipica delle vecchie repubbliche. Abituatevi, al chi vince governa! E basta ciaccole! Daltronde capisco anche lo perseverare nell'intento di alcuni. Han "politicato" da così immemore tempo che, attaccato il cappotto al chiodo, si son dimenticati come si fa a guadagnarsi da vivere lavorando...

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  13. Le "ciaccole" le farà lei...c'è chi proprio perché ha governato e sa cosa vuol dire, ha delle perplessità ed è giusto che le esprima.

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    1. Appunto se lei ha governato, evidentemente l'hatto a suon di ciaccole... contutto ciò, ci si taccia, s'arino i campi; il resto è brusio lontano...

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    2. Aggiungo al suo diritto di "ciacole" che analogamente al "garbìn", sovente d'estate lascia quello che trova ������

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  14. Se non vogliono darci criteri e curricula mi accontenterei che rendessero pubbliche le loro dichiarazioni dei redditi. Vogliono la trasparenza i 5 stelle o no?

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    1. Cominci a pubblicate la sua casella esattoriale della TIA... poi proseguiamo oltre ��

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    2. Perchè dovrei farlo io non sono un uomo pubblico Ai 5 stelle politici e assessori fuori le denunce dei redditi, i criteri e i curricula altrimenti siete come tutti gli altri e chi vi ha votato si è già pentito.

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  15. A me sembra che siano i cinque stelle che non riescono a farsene una ragione. Di cosa? Del fatto che c' è anche chi è in disaccordo con loro. Piaccia o non piaccia, questa è la democrazia e bisogna imparare ad accettare anche le critiche. Io auguro a Ferro e a tutti i suoi che sia tutto rose e fiori, ma governare di questi anni, con pochissime risorse in cassa, espone i sindaci e chi sta con loro a critiche feroci, perché il cittadino comune non comprende il perché di certe situazioni e se la prende col sindaco di turno.
    Continuate a dire che dobbiamo lasciarvi prima lavorare. Ma vi siete già messi a lavorare e la scelta degli assessori è il primo risultato del lavoro di questi giorni. In moltissimi non sono d'accordo con la scelta del sindaco. Il sindaco ha esposto le proprie motivazioni, permettete che i cittadini espongano il proprio parere sulle scelte da lui fatte. Onesta' intellettuale vuole che si riconosca che ci debba essere accettazione e rispetto per chi esprime parere contrario al vostro. Speriamo bene. Per la Città.

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    1. Per il bene della collettività speriam bene per tutti. Ma amministrare la nostra collettività, non ha le caratteristiche dello speriamo bene. Chi amministra deve possedere pragmatismo; programmazione; lungimiranza; oltrechè a far fronte a contingenze emergenziali.
      Gradirei che i politici estromessi dal suffragio, non nascondessero la testa sotto il cuscino ��

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    2. Caro anonimo, il mio discorso era decisamente un altro. Pazienza. Se lo rilegga. Credo le farebbe bene: potrebbe aggiungere così anche alcune delle caratteristiche che ho menzionato io a quelle che ci ha elencato, inerenti al bravo amministratore.

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  16. Egregio sig. Sindaco Ferro, abolisca immediatamente quello strumento denominato - piano casa - che è la causa della distruzione selvaggia dell ' ambiente con porcherie architettoniche mai viste altrove, e orrende sopraelevazioni, Sottomarina lido è già ampiamente compromessa, e non si perde occasione per abbattere una villetta e farci sopra nella stessa area un palazzone di otto - nove piani senza spazi verdi e arredo urbano inesistente.

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  17. Speriamo bene per la città...

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  18. Bellissimo il discorso di Dolfin! Veramente bravo!

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    1. Sig. Comparato,
      ho personalmente assistito al Consiglio comunale e al discorso di opposizione dell'ex sindaco Casson, molto incisivo e critico verso la nuova giunta per le modalità con cui sono stati scelti gli assessori dal sindaco Ferro, esaminando, dice Ferro, curricula e con criteri che però non vuole rendere pubblici. Tra l'altro questi curricula, come già osservato da (boscolo) in un precedente intervento sono stati depositati lo stesso giorno delle nomina con modi che sanno di vecchia politica democristiana.
      Perchè non ha pubblicato il discorso di Casson, quando, invece, ha pubblicato discorsi del tutto anonimi come quelli di Marcellina Segantin e Barbara Penzo, che si sono inchinati di fronte al sindaco Ferro, dimenticando di essere opposizione?
      Sarebbe interessante che fossero noti, come richiesto da più parti, non solo i criteri e i curricula, ma anche le denunce dei redditi degli assessori e del sindaco. Questa sarebbe vera trasparenza e non quella che hanno declamato a parole i 5 stelle, per gli altri però!
      CHE GUEVARDA


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    2. Purtroppo alcuni file delle riprese si sono danneggiati, uno di questi era l'intervento di Casson, nessuna censura , si figuri...la prossima volta faremo meglio

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  19. A dire la verità, anche io ho notato la mancanza, tra gli interventi da lei riportati, di quello di Giuseppe Casson. Come mai?
    Per quanto riguarda la trasparenza di cui si fanno belli i cinque stelle, fino qui ben poca ne abbiamo visto! Ma guai a dirlo! Cari cinque stelle, in molti non ci arrendiamo e aspettiamo fiduciosi che rendiate noto tutto. Sappiate che non funziona come con il 'confetto Falqui', non basta la parola!

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