giovedì 12 ottobre 2017

COSTA BIOENERGIE: "IL PROSSIMO PRESIDENTE A.S.PO. DEV'ESSERE PER FORZA CONTRARIO AL DEPOSITO DI GPL?"

Una nota di Costa Bioenergie, la società che sta costruendo il deposito di gpl in Val da Rio, interviene riguardo la nomina del prossimo presidente dell'Azienda Servizi Portuali. "Leggiamo in questi giorni molte dichiarazioni e pareri in merito alla nuova presidenza di ASPO", si legge nella nota. "Ci stupisce -scrive Costa Bioenergie- che, al momento, il parametro principale in base al quale operare la scelta del candidato sia una sua contrarietà di fondo al progetto del deposito gpl. Crediamo che il Porto di Chioggia meriti una visione più ampia, profonda e obiettiva, attraverso posizioni in grado di interpretare in maniera lungimirante le sue esigenze di sviluppo, senza lasciarsi condizionare dai pregiudizi. Ci auguriamo che il nuovo corso del Porto di Chioggia, inserito oggi nella più ampia Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale, possa considerare l’investimento fatto da Costa Bioenergie come parte integrante di un piano di rilancio, capace di creare nuovo traffico e quindi lavoro. Il Porto, in questi ultimi anni, ha infatti perso il 40% delle movimentazioni. Sarebbe ingiusto addebitare questo risultato ad un impianto che ancora deve entrare in funzione. Resta massima la nostra disponibilità al confronto costruttivo che possa giungere a soluzioni condivise in grado di armonizzare le esigenze di tutti".

4 commenti:

  1. Senti, senti che preoccupazioni la Società Costa Bioenergie (Socogas) ha nei confronti del nostro porto.
    Dice la stessa : “Crediamo che il Porto di Chioggia meriti una visione più ampia, profonda e obiettiva…ecc”. Dopo averci regalato i “bomboloni”, adesso, solo adesso si preoccupano dello sviluppo del porto. Ma che bravi. Non è perché cambiano il presidente di ASPO che potrebbe intralciare il loro percorso al completamento dell’impianto ??. NO, NO, la loro preoccupazione è per lo sviluppo del porto. Ma che faccia di bronzo !!

    La verità è che la loro attività contrasta e mette in crisi altre attività, sia portuale che extraportuale.
    Dico di più. Quest’ultimo comunicato stampa di Costa Bioenergie conferma che fino a qualche giorno fa, in ASPO a Chioggia, la citata società aveva pesanti appoggi per la realizzazione dell’impianto GPL.

    Per quanto riguarda invece l’ingresso abusivo all’impianto posto sotto sequestro dalla Procura, Costa Bioenergie (Socogas) ha fatto richiesta al comune di un altro ingresso, quello autorizzato dal Ministero che prevede una bretella di collegamento diretta con via Maestri del Lavoro.
    Ebbene questa istanza di nuovo accesso il comune dovrebbe rigettarla in quanto, trattandosi di area portuale, qualsiasi accesso dovrebbe avvenire all’interno della stessa area portuale, tramite la grande rotatoria esistente (vedi Piano Regolatore del Porto).
    (boscolo)

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  2. Le considerazioni di Costa Bioenerergie sono inacettabili.
    Innanzitutto i commenti sul prossimo Presidente ASPO di cui non conosciamo il nome e gia' ora Costa Bioenergie mette le mani avanti sulla contrarieta' o meno del deposito GPL.
    Poi per quanto riguarda l'operativita' del porto commerciale la Costa Bioenergie si astenga di fare commenti ricordando che proprio perche' il porto e' commerciale ci sono sempre stati periodi di poco e tanto lavoro anche con le navi in fila per approdare alle banchine.
    Difficile fare programmi su un mondo globalizzato dove i commerci cambiano ormai di giorno in giorno.
    In poche parole cara Costa Bioenergie non e' il deposito GPL che salvera' il futuro del Porto di Chioggia.

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  3. Ma non era dato in pole position Ranieri per la presidenza di Aspo?
    Se non sbaglio Ranieri milita nella formazione fucsia di Segantin e Brugnaro.
    Ora in campagna elettorale Segantin è risultata la più blanda nei confronti della questione GPL.
    Mi pare che in quella circostanza abbia addirittura sostenuto che ci saremmo dovuti rassegnare a conviverci.
    O sbaglio?
    Romeo

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  4. Mi sembra che le osservazioni della Socogas dicano un’altra cosa. Che se la mettiamo sul piano della programmazione e del lavoro i bomboloni non li porteranno mai via. Ci sarà sempre qualcuno a proporre di valorizzare economicamente il porto. Quelle parole dicono solo una cosa. Che l’unica via per venirne fuori è davanti a un giudice, è la tutela della laguna e il rispetto della legge dello stato. Non ricordo chi lo diceva.

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