Si sta agitando in Rete un polverone riguardo gli attracchi all'isola dell'Unione, dove ogni giorno operano imprese come la Raffaello che effettuano servizio di trasporto turistico a Venezia, normato dalla legge regionale 63 del 1993 e da un regolamento comunale. Non vi è un monopolio: Raffaello paga da anni la concessione su parte dei pontili, occupandone uno per il tempo necessario all'imbarco e sbarco dei passeggeri, una volta la mattina e una il pomeriggio. Al pontile non attraccano i diportisti ma solo chi è autorizzato da concessione ottenuta attraverso titoli opportuni. L'unica compagnia di taxi acqueo può attraccare in qualsiasi momento, in quanto uno dei pontili è perennemente libero. Ci sono altre imprese che hanno chiesto al Provveditorato alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) la possibilità di avere un ormeggio per effettuare servizio taxi ma non è ancora stato concesso. La disponibilità del pontile non autorizza in ogni caso a svolgere un'attività indiscriminata, come accade a chi non ha l'autorizzazione per farlo eppure lo adopera egualmente con le proprie barche.
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