martedì 27 agosto 2019

DEPOSITO DI GPL, IL COMUNE AFFIDERÀ UN INCARICO PER RELAZIONARE SUI RISCHI. ECCO IL PIANO D'EMERGENZA: SOPRALLUOGHI ENTRO IL 9 SETTEMBRE, POI COLLAUDO

Il Comune di Chioggia entro il prossimo 10 settembre affiderà ad uno studio specializzato l’incarico per una relazione sui rischi connessi al deposito di gpl in Val da Rio. Lo ha comunicato stamane il sindaco Alessandro Ferro a una delegazione di Insieme ArTe – Amare Chioggia, associazione attiva a livello territoriale nei temi della differenza di genere, della cultura e dell’ambiente. Il Comune si farà anche promotore di un ulteriore incontro tra lo studio che verrà incaricato e il comitato No Gpl, mentre si attende l’avvio delle operazioni di collaudo all’impianto in via Maestri del Lavoro, che dovrebbero aver luogo entro ottobre (o comunque in autunno).
Nel frattempo è stato reso noto il verbale del tavolo tecnico convocato dalla Prefettura di Venezia e tenutosi nella sede del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Mestre lo scorso 16 luglio, alla presenza di tutti gli enti coinvolti nel coordinamento delle operazioni di sicurezza relative al deposito: Provveditorato alle Opere Pubbliche, Arpav, Città Metropolitana, Comune di Chioggia -con il sindaco, il responsabile della protezione civile Ivano Bellemo e il consulente geologo Giovanni Toffolon- la Capitaneria di Porto, il Comando Zona Fari, l’Autorità Portuale, la Rete Ferroviaria, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. In quell’occasione, oggetto della seduta sono stati gli interventi in merito alla viabilità acquea e terrestre, in caso di attivazione della sirena di allarme dell’impianto e dopo la presentazione del rapporto particolareggiato di sicurezza da parte di Costa Bioenergie lo scorso giugno. Dal verbale risulta la conferma che i sistemi antincendio, dopo circa tre ore di prove e controlli, sono risultati efficienti. Inoltre è già tecnicamente possibile l’installazione del braccio di carico.
Nella relazione dell’ingegner Maurizio Vesco di ARPAV, bisogna modificare la viabilità ordinaria in via Maestri del Lavoro, in quanto attualmente non è consentito l’ingresso diretto nell’impianto alle autobotti provenienti dalla Romea, costrette pertanto ad entrare in città per immettersi su tale strada nel verso di marcia con immissione consentita. Il sindaco Ferro ha postulato la costruzione di una rotatoria per evitare l’entrata in città delle autobotti anche se vuote, e l’eccessivo carico del ponte del Musichiere (che ha dei limiti di carico e che è a senso unico alternato), mentre non vi sono problemi nell’uscita delle autobotti piene; secondo il commissario di Pubblica Sicurezza Rosario Gagliardi è preferibile alla rotatoria la costituzione di una corsia preferenziale per le autobotti, che consenta l’accesso diretto all’impianto senza entrare nel centro abitato. Le precauzioni interesseranno anche il supermercato e le altre imprese che gravitano nella zona adiacente all’ecocentro.
Nuovi sopralluoghi entro 8-9 settembre per verificare i sistemi di allerta della popolazione tramite sensori che rilevano la presenza di gpl: la sirena (con un suono del tutto diverso dalle altre esistenti) andrà sistemata in modo che venga sentita distintamente in tutta la zona di attenzione, dentro il porto e nei comandi di polizia, e dovrà essere collegata ai semafori terrestri e acquatici, tra cui 4 da collocare in entrata e in uscita dal lago della Cava e uno prima dello sbocco del canale Lombardo nel canale di navigazione. Il capitano Scolozzi ha altresì indicato dove possono essere utilmente posizionati in acqua i segnalatori, con la luce gialla, di interdizione della circolazione nella zona interessata: 2 a sud alla fine del molo del porto, 2 a nord alla bocca di porto e 2 all’altezza del canale Lombardo. Questi ultimi possono sostituirsi al semaforo proposto dal Provveditorato nel canale Lombardo. L’intero Piano di Emergenza Esterna, ultimato a novembre, sarà presentato in un'assemblea pubblica e diventerà operativo contestualmente all’entrata in funzione dell’impianto.

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