Una grande giornata per il Forte di San Felice. È notizia di oggi, riportata dall'edizione delle 13.30 del TG1 con tanto di immagini girate dall'interno della struttura di Sottomarina, che il Fondo per l'Ambiente Italiano ha riconosciuto un finanziamento di 20mila euro al progetto presentato dall'amministrazione comunale la scorsa estate, allo scopo di ripristinare il pontile esterno e realizzare un percorso all'interno con un nuovo, suggestivo punto di veduta nei pressi del bastione. Assieme al Forte San Felice sono state premiate dal FAI altre 23 realtà in tutta Italia, in seguito alla campagna "Luoghi del cuore 2016" che da anni vede la fortificazione serenissima ai vertici del consenso, grazie alle decine di migliaia di firme raccolte online e coi moduli dal comitato presieduto da Erminio Bibi.
Lo scorso 13 settembre una delegazione del FAI ha effettuato un sopralluogo al Forte, per verificare proprio la praticabilità del progetto, che nel 2016 non era stato preso in considerazione: proprio l'intervento diretto dell'organizzazione, quest'anno, lasciava ben sperare per un esito positivo, che è puntualmente arrivato anche in anticipo rispetto alle previsioni (indicate all'inizio del 2018). Per assestare il Forte, il Comune spenderà 7mila euro che si vanno a sommare appunto ai 20mila garantiti dal Fondo, su 30mila inizialmente preventivati. Raggiunto dalla comunicazione, Erminio Bibi si dichiara «felicissimo per il riconoscimento dell'impegno che il comitato ha messo nella causa. È una spinta a che gli enti coinvolti -Comune, Provveditorato alle Opere Pubbliche, Ministero della Difesa- accelerino la firma del protocollo d'intesa per la pubblica fruizione del bene, già in discussione. Ora decideremo le prossime iniziative».
I 24 Luoghi del cuore del FAI meritevoli di finanziamento sono stati scelti fra i 193 beni che hanno ricevuto almeno 1500 segnalazioni e che hanno potuto accedere alla selezione, 77 dei quali hanno presentato richieste di risorse. Le proposte sono state vagliate da una commissione FAI composta da archeologi, architetti e storici dell’arte, secondo otto parametri di valutazione: numero di voti al censimento, qualità e innovazione del progetto proposto, possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo, valenza storico e artistica o naturalistica, importanza per il territorio di riferimento e urgenza. Per quanto riguarda il Veneto, hanno trovato risposta positiva anche le grotte del Caglieron a Fregona (Treviso), beneficiarie di 30mila euro. Saranno 15 le regioni coinvolte dagli interventi, per i quali verranno stanziati complessivamente 400mila euro.
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