martedì 7 novembre 2017

PERQUISITI GLI UFFICI SOCOGAS PER VERIFICARE L'ABUSO EDILIZIO SUL DEPOSITO GPL. L'AZIENDA PERPLESSA: "LA PROCURA NON CI ASCOLTA"

La Procura della Repubblica di Venezia ha disposto una perquisizione agli uffici di Socogas, la società che sta costruendo il deposito gpl in Val da Rio, finalizzata ad accertare la sussistenza o meno del reato di abuso edilizio in zona vincolata. Lo comunica la stessa azienda Socogas, che conferma l'avvenuta perquisizione in data odierna (anche al cantiere) e commenta: "Quanto posto in essere dalla Procura lascia quantomeno perplessi, visto che per tali ipotesi di reato -ed ancor più per verificare la relativa insussistenza- basta leggere il decreto ministeriale che ha autorizzato l’intervento e la lucida ordinanza del TAR Veneto che ha accolto la domanda di sospensiva formulata da Costa Bioenergie quando il Comune aveva ordinato la rimessione in pristino ritenendo, anch’esso erroneamente, la medesima ipotesi di abuso edilizio". Le contestazioni da parte della ditta parmense saranno espresse "nelle competenti sedi, così come è stato fatto quando la stessa Procura aveva disposto il sequestro dell’area di accesso". La nota di Socogas chiude "confidando che, prima o poi, la Procura vorrà ascoltare Costa Bioenergie, la quale potrà compiutamente illustrare le proprie ragioni, cosa che da mesi omette di fare nonostante le molte richieste che inoltrate per il tramite dei propri legali".

4 commenti:

  1. Ma allora il secondo tempo continua!!!

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  2. Evviva, inizia il secondo tempo!

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  3. La Soocogas dovrebbe sapere che accogliere la domanda di “sospensiva” da parte del TAR, non significa che l’abuso esista.
    Vedremo la sentenza definitiva del TAR cosa deciderà, anche in merito anche alla perquisizione eseguita in questi giorni da parte della Procura della Repubblica di Venezia.

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