mercoledì 28 giugno 2023

CASA DI RIPOSO ALLA EX TURATI: MA L'AMMINISTRAZIONE È AMICA O NEMICA DEGLI IMPRENDITORI?

Durante l'ultimo consiglio comunale, il consigliere Maurizio Salvagno del Partito Democratico ha utilizzato lo strumento delle interrogazioni per chiedere all’amministrazione, "Cosa si ha intenzione di fare per quanto riguarda la realizzazione di una casa di riposo presso l'ex colonia Turati?".

Non è la prima volta che i consiglieri comunali cercano chiarimenti riguardo alle decisioni sullo stato dell’arte di questo importante progetto, che è già praticamente definito con le autorizzazioni regionali e la condivisione degli uffici comunali. Tuttavia, non è chiaro perché l'amministrazione comunale continui ad esitare.

Il sindaco ha risposto che la società Alchimia, promotrice di questa importante iniziativa e avendo ottenuto disponibilità dalla regione per altri 30 posti per anziani, sta cercando un'alternativa in una posizione privata.

Inoltre, ci sono state altre manifestazioni di interesse per la Turati. Tuttavia, se non si raggiungesse una conclusione in altro modo, il sindaco ha precisato che tutto verrà definitivamente risolto entro un massimo di un mese o un mese e mezzo.

Sinceramente, questa situazione sembra davvero surreale e strana per un'amministrazione di centro-destra che dovrebbe fare riferimento a quanto dichiarato fin dall'inizio dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, cioè di essere un'amministrazione amica degli imprenditori.

Nella pratica, l’amministrazione dell'Armelao non sembra rispecchiare questa descrizione, poiché il progetto della casa di riposo è già stato approvato e c'è un bisogno urgente. Come evidenziato da Maurizio Salvagno e riconosciuto anche dalla direzione della casa di riposo San Felice, molti anziani di Chioggia hanno un bisogno estremo. Nel nuovo istituto ci sarebbero opportunità di lavoro per 50 persone.

Attualmente, la Turati è praticamente in uno stato di degrado totale e spesso occupata da persone senza dimora. Sono comprensibili le perplessità di alcuni che, all’interno della maggioranza, sono contrari ad una casa di riposo sul lungomare, sarebbe certamente più appropriato realizzare un progetto più attinente alla vocazione turistica.

Tuttavia, negli ultimi 20 anni, nessuno, ripetiamo nessuno, si è fatto avanti con una proposta alternativa. A causa di questi ritardi, la società Alchimia dovrà sopportare costi maggiori, stimati intorno al 30-40%, per la realizzazione del progetto.

E se la società dovesse richiedere un risarcimento? Qualcuno sembra dimenticare quanto avvenuto anni fa, quando le passate amministrazioni di centrosinistra fecero una “guerra Santa” contro la società Porto San Felice per impedirgli di realizzare una darsena (costruita in legno) alle fine il comune pagò 1,7 milioni di euro di danni. Si vuole arrivare a questo?




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