domenica 6 gennaio 2019

LO SCRITTORE GIOVANNI COMISSO E IL RITORNO A CHIOGGIA DEI PESCATORI NEL 1928


«Ma verso Pasqua, col primo sole che rinforzava di calore, le donne di Chioggia scendevano a lavorare all’aperto nelle calli, in attesa che il vecchio annunziatore accorresse a gridare che aveva visto dall’alto del campanile profilarsi all’orizzonte i colori delle vele dei bragozzi dei loro mariti. Allora superato il mare rigurgitante, avvicinati alla laguna, posati i piedi sulla terra, nel rivedere la propria casa e i dolci volti, il pensiero ritorna alla Madonna invocata che ha dischiuso il passaggio tra la furia delle acque e del vento. Nella notte le calli risuonavano di serenate, la città esorbitava all’impeto gagliardo di tutti gli uomini potenti che ritornavano alla loro città».

(Giovanni Comisso, "Gente di mare", 1928)

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.