In attesa di capire se la palazzina ovest della cosiddetta "Barca" a Ridotto Madonna diventerà la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, trova destinazione l'immobile a est nello stesso complesso. Dal 14 settembre, infatti, la cooperativa sociale L'Approdo -legata a Comunione e Liberazione- istituirà un servizio educativo per bambini da uno a sei anni (comprensivo quindi di asilo nido e scuola per l'infanzia) proprio nella struttura da molto tempo abbandonata a se stessa, e preda di atti vandalici: in questi giorni infatti sono in atto i sopralluoghi propedeutici alla conversione, dal momento che le direttive ministeriali in vista della riapertura degli edifici scolastici sono molto stringenti. Dal 4 luglio sono operativi in loco i lavoratori socialmente utili, proprio quelli impiegati da Egolabor (legata all'Approdo), per la pulizia interna ed esterna.
Proprio a queste ultime fa riferimento una delibera di giunta, approvata ieri, che vale quale atto di indirizzo per una parte di quello che, all'origine, era stato definito "centro socio-educativo di assistenza per minori - comunità alloggio": nel provvedimento del Comune viene sottolineata l'esigenza di recuperare il bene e di metterlo a disposizione delle esigenze scolastiche, divenute impellenti in tempo di Covid. L'ente intende «individuare i soggetti affidatari, secondo i criteri previsti dal regolamento per la concessione in uso dei beni immobili» di proprietà pubblica.
Questo a quanto risulta nei documenti ufficiali. Ma anche se l'assessora all'istruzione Isabella Penzo smentisce che lo stabile sia già stato affidato all'Approdo con evidenza pubblica, confermando però una manifestazione d'interesse all'ufficio Patrimonio, già ci sono genitori che hanno firmato il contratto scolastico per l'adesione del proprio figlio al nuovo istituto. Il presidente della cooperativa ciellina, Luigi Liseno, avrebbe assicurato a questi genitori che entro il 14 settembre la scuola alla "Barca" sarà aperta: alcuni sono perplessi quanto alla fattibilità in meno di due mesi, considerate le opere necessarie, ma non avendo alternative hanno provveduto all'iscrizione.
Quella che balza agli occhi, però, è la totale discrasia tra la verità dei fatti e quella delle carte. Dal momento che l'assegnazione degli spazi da parte del Comune alla cooperativa L'Approdo non è ancora avvenuta, e quest'ultima già vende i propri servizi specificando che saranno svolti proprio alla "Barca", delle due l'una: o tutto è deciso, e allora il Comune farebbe bene a evitare manfrine con altri eventuali operatori interessati e a dire le cose come stanno, o la cooperativa sta vendendo la pelle dell'orso prima che qualsiasi documento ufficiale gliene attribuisca la possibilità. Comunque la si veda, una faccenda poco chiara.
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