martedì 20 settembre 2022

SEGNALATI 25 ESERCENTI PER NON AVER ACCETTATO IL PAGAMENTO CON IL POS

Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi quando era salito all'onore delle cronache di Chioggia un barista che non aveva accettato il pagamento tramite pos adducendo una scusa.

Dal 1 luglio, sono entrate in vigore le nuove disposizioni che prevedono sanzioni per chi non accetta il pagamento tramite bancomat o carta, indipendentemente dall'importo.
La legge prevede, nei casi in cui esercenti o professionisti non accettino o rifiutino il pagamento tramite moneta elettronica anche per pochi euro, una sanzione di 30 euro più una percentuale del 4% della transazione rifiutata.
La Guardia di Finanza di Venezia ha quindi fatto scattare controlli lungo l’intera provincia partiti soprattutto a seguito di segnalazioni pervenute al “117” da parte di clienti, per lo più turisti o avventori di esercizi commerciali, i quali lamentavano il rifiuto di accettare pagamenti elettronici adducendo come scusa malfunzionamenti del POS, mancanza del POS o perché l’importo dell’acquisto era troppo basso, in alcuni casi, l’applicazione di una maggiorazione del prezzo di acquisto in caso di pagamento tramite POS.
I controlli effettuati hanno verificato il rifiuto al pagamento in 20 esercizi commerciali. Nei confronti di questi sono stati redatti verbali trasmessi al prefetto locale che dovrà elevare le sanzioni previste.
Altri 5 esercenti sono stati segnalati per applicare un sovrapprezzo in caso di pagamento con moneta elettronica o uno sconto nel caso in cui il pagamento avvenga per contanti.
Questi sono stati segnalati all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, organo competente alla contestazione e all’accertamento del divieto di sovrapprezzo per l’utilizzo dei citati strumenti di pagamento secondo le norme in materia di Codice del Consumo.




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