venerdì 22 novembre 2019

VINCE IL COMITATO, IL SINDACO FA MARCIA INDIETRO: IL CENTRO COTTURA DELLE MENSE NON SARÀ A SANT'ANNA

«La cassiamo, non mi faccio neanche dire se le misure vanno bene»: e conclusero felici e contenti. Il comitato cittadino di Sant'Anna, dall'incontro di ieri con il sindaco Alessandro Ferro, ha ottenuto quello che voleva: ovvero lo stop al progetto di trasferire nella ex scuola elementare della frazione il centro di cottura delle mense comunali affidate a Gemeaz Elior. Il primo cittadino, nato e residente nei pressi, si è "riappacificato" con la sua gente prendendo su due piedi la decisione attesa, per quanto magari potesse essere convinto della bontà dell'ipotesi, e tenendo conto che il centro cottura dovrà comunque essere adeguato altrove. Finisce così una serata intensa alla sala parrocchiale, alla presenza di una folta rappresentanza della popolazione e della consigliera regionale Erika Baldin.

la playlist video degli interventi:


Il sindaco Ferro ci ha messo la faccia da solo, senza essere accompagnato da altri esponenti della giunta, del consiglio o degli uffici tecnici: «Mi sono sempre speso per assegnare spazi - ha detto inizialmente - e confermo questo intento. Perché o alla scuola o in altro immobile la soluzione per il centro civico di Sant'Anna la trovo, state tranquilli. Solo che questa mobilitazione è un falso allarme, mi fa specie anche se vedo che è molto sentita». Meglio prevenire, secondo il presidente Valterino Baldin: «Non è possibile mobilitarsi a decisione presa». Ferro spiega che il centro cottura attualmente a San Felice è piccolo e va ampliato, dal momento che fornisce cibo per 1800 bambini e a domicilio agli anziani. Quindi va adeguato in altra sede, anche privata: «Oggi - continua Ferro - è disponibile questa ex scuola elementare, la Poliuto Penzo. Perciò è in corso una mera perizia tecnica per valutare se lo spazio sia consono, dalle prime e fresche indicazioni pare proprio che possa esserlo», ha detto il sindaco tra il brusio della folla seduta.
Gemeaz Elior poi recapiterebbe il cibo alle scuole attraverso dei furgoncini: «Non c'è pericolo di arrivo di nuovi grandi camion in Romea», ha assicurato Alessandro Ferro, senza contare che la strada 309 non di rado è interrotta da incidenti o rallentamenti che farebbero arrivare tardi il pasto alle scuole. «Ma se avete un'ipotesi alternativa per il centro cottura bene - ha detto rivolto ai cittadini di Sant'Anna - altrimenti esso chiuderà, e non si farà più il tempo pieno». Davanti a questo aut aut («ma che modo è?», gli risponde brusco Valterino Baldin), la popolazione si è vista rilanciare l'idea del primo piano affidato «alle associazioni, con scala antincendio che permette l'ingresso autonomo e indipendente dal centro cottura eventualmente ubicato a piano terra. Dovesse servire tutta la scuola al centro cottura, troverò sicuramente un altro immobile per le esigenze di Sant'Anna, con massima apertura e disponibilità».
E l'ipotesi alternativa, poi accolta dal sindaco, è guardare al mercato privato: «A Brondolo - comunica Alessandro da Re, presidente dell'associazione commercianti - esistono capannoni liberi nell'area artigianale. Dato che un centro cottura costa non meno di 200mila euro per attrezzarlo, il Comune potrebbe risparmiare acquistando uno di questi capannoni che i proprietari sono ben felici di vendere o affittare, e darlo alla Gemeaz Elior risolvendo il problema del centro cottura in via definitiva». Da Re è sferzante e viene assai applaudito dal consesso quando si rivolge direttamente a Ferro: «Non puoi venire qua ogni volta a rispondere con altri argomenti quando ti chiediamo qualcosa! Non è possibile che ci siano 30-40 milioni da spendere e non avere un progetto pronto negli uffici!». L'accorato appello del macellaio di Ascom tocca evidentemente le corde giuste per convincere il cittadino di Sant'Anna Alessandro Ferro: «La frazione è in via di sviluppo perché i giovani vorrebbero rimanere, un centro civico aiuta a vedere al di là del proprio naso, dal momento che a Sant'Anna le esigenze ci sono tutte, dai prelievi all'ambulatorio sanitario, al decentramento di uffici».

Il quartiere, ha ricordato Da Re al sindaco, ha contribuito in modo notevole alla vittoria elettorale del Movimento 5 Stelle nel 2016: «Hai preso oltre mille voti al ballottaggio, il paese ha creduto in te, in Gilberto Boscolo tuo segretario e in Erika Baldin consigliera regionale che abitano qui. Così come i precedenti sindaci e assessori hanno sistemato le frazioni in cui vivevano, ci aspettavamo che tu volessi lasciare il segno». Di qui l'atto di orgoglio del primo cittadino, che recepisce l'ipotesi del capannone a Brondolo («interessante, previo studio di fattibilità. Perché no?») e prende a cuore il «forte grido» affrontando il problema - parole sue - «con pragmatismo», contattando già domani (oggi, ndr) i proprietari di quegli immobili privati. L'applauso di tutti i presenti, qualche urla di «bravo!» chiudono la porta della notte nella maniera che il popolo sperava, e che il sindaco forse non pensava di dover o poter concedere.

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.