lunedì 6 giugno 2016

ELEZIONI COMUNALI A CHIOGGIA: CASSON E FERRO (M5S) AL BALLOTTAGGIO, FLOP FUCSIA


Nei momenti di pericolo, Chioggia trova sempre il modo di resistere. Successe nel 1381 con i Genovesi, accadde nell'aprile 1945 con la notte dei fuochi che salvò la città dalle bombe finali, e -mutatis mutandis- sta succedendo anche questa notte di tarda primavera, quando lo spoglio delle elezioni comunali, terminato alle 6 del mattino, ha decretato la ritirata delle armate fucsia guidate da Marcellina Segantin per conto del sindaco di Venezia Brugnaro. Al ballottaggio del 19 giugno, salvo sorprese poco probabili, vanno il sindaco uscente Giuseppe Casson -sostenuto da tre civiche centriste e dalla Lega- con il 35%, e l'esponente del MoVimento 5 Stelle Alessandro Ferro, attestato a poco meno del 22%. Fuori dai giochi, con il 18.8%, la candidata del PD Barbara Penzo.

Ma è sui fucsia, accreditati di un 20.4%, che si puntano i fari: una campagna elettorale mastodontica, cene e feste, sorrisi e canzoni, i poteri forti uniti e spalleggiati dal capoluogo e dalla struttura aziendalista fattasi Comune, per raggranellare un terzo posto che fa ancora a tempo a diventare quarto. Perde Marcellina Segantin ma perdono soprattutto i gerenti di ChioggiaViva, perde Maci Tiozzo Caenazzo che forse rimedierà un contratto con Umana (non da interinale), perdono gli sponsor occulti, i grandi imprenditori nautici con troppo tempo libero da postare la stessa cosa su tutti i gruppi Facebook (e le valige?), perde un'idea di città al servizio del denaro e di regole ad personas.



Chi vince? Sicuramente Giuseppe Casson, il cui azzardo di ricandidarsi da solo -lo scorso 7 marzo- è stato appagato dal consenso dei chioggiotti, che hanno preferito una guida affidabile e cauta ai fuochi d'artificio altrui. Vincono i "grillini" a Cinque Stelle, in lizza per un buon risultato ma forse non così sicuri di portarlo a casa: Alessandro Ferro ha raccolto grandi consensi nelle "sue" frazioni, ma si è difeso bene in tutto il territorio comunale, e il traino della consigliera regionale Erika Baldin oltre che di militanti appassionati ha fatto il resto. Non sfigura Barbara Penzo, alla prima esperienza elettorale, che trascina il centrosinistra alle soglie del 20% giocando ora un importante ruolo di ago della bilancia, se saprà tenere assieme il suo elettorato e coinvolgerlo nella nuova dimensione. Modesto il 3.7% raggranellato da Letizia Campanaro per conto della sinistra, specie considerato il 16% che Fortunato Guarnieri aveva ricevuto cinque anni fa: già da calle Padovani, sede del PD, parte il rammarico per non aver effettuato una convergenza che avrebbe potuto fruttare probabilmente il ballottaggio a scapito del M5S.

Giuseppe Casson intervistato dalla Rai durante la notte elettorale

Ora si apre un'altra partita, quasi da zero: gli oltre dieci punti di vantaggio per Casson non sono un vantaggio così rassicurante, se si pensa che dovunque i Cinque Stelle siano andati al ballottaggio finora l'hanno poi vinto, raccogliendo il consenso di coloro che sono rimasti fuori. Ma il match chioggiotto, come sempre, è complesso e sfugge a ogni regola. Per il momento, il baby Mose ha respinto l'ondata gommosa. E spiace se delle tre donne candidate a sindaco nessuna è arrivata al ballottaggio: il momento pareva quello buono, ma primum vivere.



Verdetti interessanti anche fra le liste: il MoVimento 5 Stelle è la prima forza politica della città, con il 20.58%. Segue la lista "Chioggia è libera" di Giuseppe Casson al 15.86%, indi il Partito Democratico stanziato al 13.65%. Solo la Lega, tra le altre compagini, supera il 10% di qualche decimale. Per trovare una componente dell'alleanza fra le destre, occorre scendere al 7.87% di ChioggiaViva, che magari si aspettava ben altri riscontri: la cifra è avvicinata da Forza Italia, di nuovo in piedi col 7.18%. Buono il risultato di un'altra lista facente capo a Casson, quella dei Popolari e Riformisti, che si piazzano al 6.64%. Più indietro i tosiani di Fare (4.23%) e via via tutte le altre.


4 commenti:

  1. Ohi …..c’è nessuno………..? Niente ……..silenzio assoluto. Nessun commento…..spariti tutti.

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    1. Il signor boscolo " è andato in ferie con faloigie fucsia , la vacanza è stata pagata dal sig Brugnaro e soci

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  2. Dobbiamo ricordare che i 5 stelle corrono da soli senza coalizione, e sono il primo partito a Chioggia e Italia, ricordiamolo !!!!

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  3. Per favore, ricordare allo staff Marcellina Segantin, di interrompere la campagna informativa sui vari media internet
    Ogni volta che verxo Youtube, salta fuori la pubblicita' della candidata sindaco
    Va ben ciucciarsela prima, ma anche DOPO le elessioni (perse) mi pare punissione troppo crudele ahhh
    RobertoA

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