venerdì 8 marzo 2019

COSTA BIOENERGIE SMENTISCE IL MISE: L'IMPIANTO DI GPL È GIÀ AUTORIZZATO ALL'ESERCIZIO

Non si è fatta attendere la risposta della società Costa Bionergie al comunicato apparso ieri sera sul sito del ministero dello Sviluppo economico (Mise) con cui il vicepremier Luigi di Maio ha dato, di fatto, “copertura politica” all’azione a oltranza dell’amministrazione comunale e del Comitato no-gpl affermando, tra l’altro, che “la sentenza non autorizza l'attività del deposito”. Nella sostanza si sostiene che l'autorizzazione interministeriale del 2015, che il Consiglio di Stato ha riconosciuto valida e pienamente legittima, riguarderebbe solo la parte “a terra” del deposito e che tale autorizzazione nulla stabilirebbe per quanto riguarda la necessaria parte complementare, relativa al traffico marittimo. In pratica, persa la battaglia con la sentenza del Consiglio di Stato, negativa su tutta la linea per Comune e Comitato, la “guerra” continua sul transito delle navi gasiere che, secondo l’amministrazione e i no-gpl, non potrebbero transitare fino a quando non verrà modificato con una variante il piano regolatore del porto di Chioggia.
Secca la replica di Costa Bioenergie che in un comunicato si affretta a smentire l’“interpretazione” ministeriale: “Il decreto interministeriale del 26 maggio 2015 ha autorizzato non solo la realizzazione dell’infrastruttura (che la legge definisce strategica) ma, ovviamente, anche l’esercizio dell’attività imprenditoriale – chiarisce l’azienda -. Ciò è quanto chiaramente previsto dalle norme di legge applicabili in questo caso, puntualmente ribadite dalla sentenza del Consiglio di Stato del 28 febbraio, che anche il Ministero e tutti gli altri soggetti interessati, pubblici e privati, sono tenuti a rispettare”. E malgrado le “irritazioni” esternate dal sindaco Alessandro Ferro, Costa bioenergie ritorna in modo ancora più esplicito a prospettare onerose richieste risarcitorie per i ritardi e gli ostacoli che l’azienda è stata costretta ad affrontare. Possibilità di rivalsa, rimarca Costa bionergie, “che la legge attribuisce a tutti i cittadini in caso di comportamenti illegittimi o addirittura illeciti delle Pubbliche Autorità.” E se queste sono le posizioni delle parti, non serve la sfera di cristallo per pronosticare che l’incontro previsto il prossimo 19 marzo a Roma ben difficilmente porterà ad alcun tipo di accordo.

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