martedì 5 marzo 2019

ERMANNO SIMONINI SCRITTORE E IL RITORNO DEL BRAGOZZO IN CANAL VENA

«I bordi dei canali erano gremiti di gente perché si era passata la voce che il vecchio Cristoforo e i suoi uomini avevano incontrato il lampo e quindi il vortice in mezzo al mare. E dentro al vortice quintali e quintali di pesci. C’erano donne, uomini, vecchi e bambini. Tutti salutavano alzando le mani e fischiando verso i loro eroi. I sette bragozzi e le sette portolate avanzavano fieri come soldati in trionfo dopo una storica battaglia. Tutti i pescatori nelle barche erano in piedi e rispondevano ai saluti alzando le braccia. Prima passarono il ponte della Cuccagna e poi quello delle Zitelle, sfilando dritti e impettiti. Poi il ponte Scarpa, il San Giacomo e quello dei Filippini. Ancora gente che si sbracciava affacciata alle balaustre. Infine arrivarono al ponte della Pescheria, al Sant’Andrea e al Caneva. In ultimo sfilarono sotto il ponte di Vigo, il più grande e il più bello. I bragozzi, con le portolate al seguito, attraccarono nei pressi del ponte Vigo e lì fu la festa. I pescatori toccarono terra come se fossero discesi da un altro pianeta».

(Ermanno Simonini, "Se un turbine in laguna", premio letterario Città di Chioggia 2009)

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