Al mercato ortofrutticolo di Brondolo si chiude un'era, ma non del tutto. Pietro Cigna, direttore della struttura, raggiunge finalmente la meritata quiescenza dopo 42 anni di ininterrotto lavoro, iniziato nel 1978: il 31 maggio si è conclusa la sua collaborazione con la società Chioggia Ortomercato del Veneto, dopo essere stato al servizio delle altre realtà che si erano avvicendate nella gestione, quali APOS e CoGeMO.
«In tutto questo periodo - racconta Cigna a Chioggia Azzurra - ho vissuto lo sviluppo del radicchio di Chioggia fino a diventare IGP. Sono cambiate tante cose da quando c'erano le colonne di mezzi per il conferimento fuori dal mercato e fino alla Romea: anzi, sono stato io tra i miei primi atti a rimuovere la circolazione dei veicoli interna al mercato, così come ho eliminato lo scarico a mano del prodotto, che ora avviene attraverso i muletti».
Radicchio significa anche promozione: «Non è mai mancata questa volontà - spiega l'ormai ex direttore - se il "principe rosso" è diventato quello che è diventato, è stato perché qualcuno ha creduto nella necessità di promuoverlo. Ricordo con piacere la prima spedizione aerea di radicchio verso gli Stati Uniti».
Il futuro del mercato è delineato: «Sono sempre stato un fautore della modernizzazione, e chi lavora al mercato sa che dovrà trasformarsi in un centro agroalimentare, dove coesistono diverse attività, allo scopo di renderlo funzionale. Ad esempio fornendo servizi alternativi, pena la sopravvivenza. Siamo stati tra i primi ad andare in questa direzione, una volta cambiate le esigenze.
Lascio una struttura che ha superato un brutto momento e ora ha prospettive - conclude Pietro Cigna - come ad esempio la collaborazione con il mercato all'ingrosso di Padova. Quanto a me, sono ancora attivo e qualcosa ho già in mente di fare: ma non è facile smettere e chiudere la porta, specie se il mercato ha ancora bisogno della mia esperienza».
Dal canto suo il presidente di Ortomercato, Giuseppe Boscolo Palo, ha segnalato il suo collaboratore alla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo per l'attribuzione di un "premio fedeltà" che dovrebbe avvenire in autunno: «Pietro - si legge nella motivazione del presidente - ha sempre dato disponibilità nell'affrontare le mutevoli esigenze degli operatori lungo gli anni.
L'ho conosciuto da semplice ortolano, che ancora oggi continua a conferire il proprio prodotto nel mercato, e ho visto in lui una figura di riferimento per il funzionamento della struttura e di garanzia in tutte le fasi operative, grazie alla sua totale abnegazione verso il lavoro e la capacità di rispondere con entusiasmo al nuovo corso intrapreso dala società di gestione nel modernizzare il mercato stesso».
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