Come un fulmine a ciel sereno, l'ennesimo colpo di scena nella telenovela del parcheggio scambiatore all'isola dell'Unione. Dopo che il 20 maggio scorso il consiglio comunale, coi soli voti della maggioranza stellata, aveva votato l'addio al progetto in quanto erano mutate le condizioni per la costruzione dell'opera e quindi il suo interesse pubblico, dagli uffici dell'ente arriva la doccia fredda ai propositi dell'amministrazione: il contratto con il Consorzio Stabile di Imprese Padovane, titolare della costruzione, va firmato e rispettato, anche per non perdere il finanziamento governativo destinato al cantiere.
Lo riporta il Gazzettino nel numero stamane in edicola, in un articolo a firma del giornalista Diego Degan: a dirimere la controversia è stata l'Avvocatura civica del Comune (lo scorso mese si è insediato il nuovo avvocato, Umberto Balducci), cui era stato chiesto un parere pro veritate dalla stessa giunta il 29 maggio, allo scopo di sostenere la tesi espressa dagli assessori e dalla maggioranza. L'Avvocatura si è rivolta al dirigente del settore Lavori Pubblici, ingegner Stefano Penzo, che ha ritenuto corretto l'iter fino ad allora seguito per la realizzazione dell'opera.
Agli avvocati civici non è quindi rimasto far altro che bocciare la richiesta della Giunta di stracciare il contratto con il consorzio padovano, e predisporre quindi gli atti per la firma. Dal canto suo il gruppo di imprese aveva versato pochi giorni fa alle casse comunali l'equivalente di oltre 4mila euro per imposta di registro e diritti di segreteria allo scopo di perfezionare il contratto, denaro incamerato dal settore Finanze con apposita determinazione datata 25 giugno.
Stando a quanto riportato dal Gazzettino, l'assessora Alessandra Penzo avrebbe già programmato un incontro al Ministero per cercare di bloccare la realizzazione del parcheggio, «almeno nei termini in cui viene imposto». Per mesi le opposizioni erano attestate sulla linea del no a fronte del Movimento 5 Stelle che perorava la causa del parcheggio, prima di riscontrare l'esiguità del numero dei nuovi posti auto a fronte di una costruzione d'impatto ambientale. Era parso subito chiaro che il consorzio si sarebbe rivalso per via giudiziale, e forse anche questo ha influito nella decisione dell'Avvocatura civica.
Dal canto suo, il capogruppo del PD Jonatan Montanariello trova «grave» quanto appreso stamane e testimonia «la pochezza politica dell'amministrazione, l'apoteosi dell'assurdo e dell'inconcludenza, con accelerate spaventose e frenate altrettanto brusche».
L'esponente democratico, anche sulla scorta dell'assenza dell'assessora Alessandra Penzo dalla commissione consiliare che ha presentato il rendiconto di bilancio e del fatto che il regolamento edilizio verrà presentato mercoledì prima in una seduta pubblica e poi ai consiglieri comunali, promuoverà una mozione per esprimere un giudizio negativo sull'operato della giunta, «che non pone rimedio a quello dell'assessora in questione», con ammonizione formale nei confronti della stessa Penzo.
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