giovedì 17 ottobre 2019

CONSIGLIO COMUNALE, STOP ALL'ACQUISTO PUBBLICO DEL CENTRO CONGRESSI KURSAAL: "TROPPO COSTOSO". DELUSA CHIOGGIAVIVA E IL CONSORZIO LIDI DI CHIOGGIA

Il Comune di Chioggia non acquisterà il centro congressi Kursaal in lungomare a Sottomarina. Il consiglio comunale oggi ha infatti bocciato l'ordine del giorno presentato ancora lo scorso 31 agosto da Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri di Chioggia Viva, e che impegnava la giunta ad acquistare l'immobile -in stato di notevole degrado- dalla Città Metropolitana di Venezia che lo aveva inserito tra i beni alienabili. Solo quattro i voti favorevoli all'acquisizione, mentre hanno votato contro i consiglieri di maggioranza del gruppo M5S e Domenico Zanni, astenuto Montanariello.

la playlist video degli interventi:


Decisivo l'intervento del vicesindaco Marco Veronese, che ha ricordato quali sono i termini della questione per il Comune, con ogni evidenza orientato ad attendere gli esiti del bando di cessione allestito da Venezia alla fine di quest'anno -con la sola destinazione a sala congressi- nella speranza che l'ammontare di un milione e 500mila euro venga derubricato a bando di gestione, il quale prevede un impegno di spesa pari al 5% dell'intero ammontare (ovvero 80mila euro annui, magari in compartecipazione con i privati). Paiono tramontare, quindi, i sogni del consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia che si era offerto di contribuire con 360mila euro all'acquisizione e 18mila euro annui per il mantenimento e gli eventi.
Secondo il vicesindaco, «la cifra chiesta dalla Città Metropolitana non è vantaggiosa per uno spazio di 1300 metri quadri, manco se abbuona 200mila euro con la costruzione di una pista ciclabile a suo carico. Più che acquistato, il bene va valorizzato cercando una strada come per Forte San Felice, affinché i privati possano utilizzarlo mantenendo una funzione pubblica. Anche perché non è sostenibile gestire il Kursaal solo come sala congressi, e quindi ha senso pensare a una variante per la destinazione d'uso, magari turistico-ricettivo data la zona». Si sarebbe potuto attingere ai fondi della Legge Speciale: «Ma l'amministrazione - continua Marco Veronese - ha fatto la scelta di privilegiare strade, ponti e scuole per le prime opere. Non attingeremo quindi al bilancio comunale per acquistare il centro congressi».
Delusa naturalmente la promotrice dell'ordine del giorno, Marcellina Segantin: «Molte contraddizioni nel discorso del vicesindaco. La struttura non è ancora del Comune, quindi eventuali offerte di collaborazione e lottizzazioni non possono aver luogo in quella sede. Mi pare strano che oggi si tiri indietro, quando il Comune aveva sempre espresso l'intenzione di sistemare quel buco nero, attraverso due ordini del giorno e le dichiarazioni nette del sindaco. È un servizio, non un costo. E potrebbe trovarvi sede anche l'OGD».
Dello stesso parere anche Barbara Penzo (PD): «Non è spesa, è restituzione alla città in termini di servizi. Là c'è il disastro, avevo organizzato anche una iniziativa per pulire. Il costo forse è eccessivo, ma l'amministrazione in tre anni e mezzo ha dimostrato solo passività, nessun pensiero o progetto tantomeno fra pubblico e privato. Eppure spazi non ce ne sono, se penso a cosa succede a Mestre con il museo M9 che si sta rilanciando attraverso eventi gratuiti, là dove c'è desiderio di investire. Qui invece solo un passo indietro: il Comune getta la spugna».
Il suo capogruppo Jonatan Montanariello invece invoca l'intervento di «iniziative imprenditoriali serie, che non si facciano belle coi soldi dell'amministrazione» e avanza l'ipotesi che a gestire la struttura sia ad esempio una realtà come Vela: «Non funziona il motto "voi comprate, io gestisco". Eppure qualcosa va fatto, se non altro per la posizione centrale». Dal canto suo Marco Dolfin (Lega) teme che non se ne faccia niente e qualcuno porterà via il Kursaal per un tozzo di pane: «Bisogna tenere la sua destinazione d'uso originaria. Da parte della Città Metropolitana c'è la massima disponibilità».
Sulla linea della giunta, invece, il gruppo del M5S (Bonfà parla di «intervento comunale a cornice di quello d'impresa, se bisogna spendere soldi dei cittadini per darli ai privati diciamo no») e Domenico Zanni che paventa il fatto che il Kursaal non sia un immobile funzionale agli eventi: «Lo dicevo anche quando ero in maggioranza, di non comprarlo. Non è giusto pagare per una struttura non funzionale e da ristrutturare». E così il centro congressi che doveva essere il fiore all'occhiello di un turismo allargato a tutto l'anno continuerà a languire con le finestre murate e i periodici assalti dei vandali».
Anche il consorzio Con Chioggia SI e il Gruppo Turismo si rammaricano della decisione del consiglio: «Avevamo protocollato - afferma la presidente Silvia Vianello - una manifestazione di interesse alla gestione, nel momento in cui l’amministrazione avesse deciso di acquisirlo. Non c’è mai stato offerto, da parte del Comune, una incontro per discutere del da farsi. Ora veniamo a conoscenza che quell’immobile avrà probabilmente un destino diverso da quello per cui era stato pensato: persa una grande opportunità per la città».

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