martedì 25 dicembre 2018

2018, UN ANNO DI CHIOGGIA (AZZURRA)

Termina un altro calendario, e come nel 2017 e nel 2016 Chioggia Azzurra fa il punto dei fatti accaduti nei dodici mesi in città. Tra progetti futuribili e infrastrutture effimere, truffe su scala nazionale e cambi della guardia non indolori alla gestione del servizio autobus extraurbano, vandalismo minorile e una svolta epocale nella storia del Forte San Felice, non vi è dubbio che il 2018 sia stato segnato, purtroppo, da una escalation del binomio droga pesante → criminalità.

Soprattutto in estate non si sono contati, a cadenza pressoché quotidiana, i furti alle giostre, in case d'anziani e negli asili per accaparrarsi la cocaina, risse e pestaggi mortali in preda alle sostanze, l'abuso di farmaci che ha stroncato giovanissime vite in casa di ex(?) eroinomani altrettanto giovani, sparatorie e coltellate, minacce alle mogli con pistole puntate e case sfasciate con agenti mandati all'ospedale, un'overdose sventata in extremis e una che può avere conseguenze serie, i clan familiari dello spaccio e sniffate en plein air. Brutte pagine solo affievolitesi alla fine del caldo andato alla testa, ma segnali da non sottovalutare da parte delle forze dell'ordine che già reprimono il fenomeno con retate, della magistratura e dei servizi sociali: Chioggia è tornata a essere snodo di traffici e di consumi, che ingrassano la criminalità e portano a menare le mani, i piedi di porco, i coltelli e le armi da fuoco. E Chioggia Azzurra non smetterà di raccontarlo con quanti più particolari reali possibili, nonostante tutto.

Passando ad argomenti più leggeri, ma non meno significativi, il 2018 è stato l'anno del passaggio di consegne per la linea 80 di autobus che collega Chioggia e Sottomarina a Venezia e viceversa: il 10 giugno infatti è entrata in carico la compagnia italo-tedesca Arriva Veneto, affiliata a Deutsche Bahn, la quale ha rinnovato la flotta con nuovi mezzi a due piani e connessi a internet, adoperando in parte alcuni piloti che hanno preferito cambiare casacca rispetto ad ACTV. Anche gli orari sono stati rivoluzionati, nell'implementazione di nuove corse verso Mestre centro, l'aeroporto e la zona industriale di Marghera. Ma dopo poche settimane e i primi disagi lamentati dagli utenti quotidiani, lavoratori e studenti pendolari, il tavolo convocato dalla Città Metropolitana con il Comune di Chioggia e i sindacati dei conducenti ha rimesso le cose in pristino, affievolendo i disguidi e normalizzandosi alle esigenze dei passeggeri. Anche se non del tutto, fra ritardi, corse saltate, lo scoglio di un poggiolo insormontabile verso il quartiere Tombola e i turni più lunghi per chi lavora. Non va certo meglio per i treni: la linea Chioggia-Rovigo è un'odissea continua di cancellazioni, sostituzioni, passaggi a livello infiniti e mezzi in panne.

La notizia di una ruota panoramica temporanea sulla spiaggia di Sottomarina si diffonde il 21 giugno: l'azienda polesana Rides Solutions si è accordata con lo stabilimento InDiga per poggiare la struttura alta 38 metri, dalla cui sommità darebbe stato possibile vedere il centro storico di Chioggia, la laguna e Pellestrina, il mare e tutta la spiaggia. Solo che il giorno dell'inaugurazione le cose vanno storte con la burocrazia (questione di centimetri, o di metri di adiacenza, rispetto ai regolamenti) e l'apertura slitta: infiamma come sempre la polemica politica, c'è chi aveva suggerito la soluzione isola dell'Unione ma il Comune non ha inteso privare la città di alcuni posti auto, Rides Solutions snervata dal tira e molla dà il via alle danze solo il 20 luglio, perdendo almeno dieci giorni di introiti. Alla fine dell'estate tutto viene smontato, e per il futuro c'è ancora incertezza: da un lato della bilancia pesano le difficoltà incontrate (come del resto per i circhi), dall'altro la volontà di essere protagonisti nella promozione territoriale e turistica della città.

Di struttura mobile in struttura mobile, le due grandi gru ship-to-shore dell'impresa padovana Bedeschi hanno dominato lo skyline chioggiotto dall'inizio dell'anno al 20 ottobre, con le caratteristiche linee rosse e blu issate cento metri sopra il cielo di Val da Rio, a poca distanza dal deposito di gpl della discordia. La grande opera di ingegneria portuale ha trovato nei terreni di A.S.Po. il posto giusto per un tranquillo montaggio, apprezzato anche dal presidente della giunta regionale veneta Luca Zaia venuto a tagliare il nastro. Le gru sono partite per l'Eurogate Terminal di Limassol a Cipro lasciando interrogativi sul futuro del porto commerciale: quest'anno ben poche navi vi hanno attraccato, e una sola da crociera (per poche ore). In attesa del trasferimento dei poteri dall'A.S.Po. all'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale, e dello scavo dei canali per un pescaggio maggiore, a fine anno è stato firmato l'accordo per lo smaltimento della discarica: su tutto però aleggia la sentenza del Consiglio di Stato relativa all'impianto di gpl che Socogas sta ultimando, prevista per il mese di gennaio (il primo round, a giugno avanti il TAR del Veneto, è andato all'impresa).

A proposito di porto, giusto in dirittura d'anno la giunta dà notizia del progetto della società mestrina VGate, capitanata dallo spedizioniere Alessandro Santi, che intende costruire un terminal intermodale d'altura a meno di 3 miglia dalla spiaggia di Isolaverde, quale snodo della movimentazione di container merci dalla Cina e dall'Estremo Oriente, con ponte, ferrovia, pista ciclabile e pale eoliche. Subito la città si divide tra opportunità di sviluppo e rischio ambientale, anche se l'idea è ancora alla fase preliminare rispetto alla valutazione d'impatto ambientale. Non è l'unico grande piano per trasformare la città apparso nel 2018: l'Associazione Albergatori di Sottomarina ha presentato all'amministrazione comunale un avveniristico disegno complessivo di sistemazione del tratto centrale del lungomare, pedonalizzato e interamente ciclabile, con un arredo urbano contemporaneo e mediterraneo, competitivo con le altre località litoranee: ma dal Comune ancora nessuna risposta (male). E anche lo studio Naos Architettura ha le idee chiare, stavolta riguardo la laguna del Lusenzo e la sua possibile riconversione a parco galleggiante, strutture ricettive modulari e platea per gli sport dell'acqua: se sono rose, verranno lasciate fiorire?

Una truffa annunciata, quella della rivendita automobilistica OK Auto. Lo si sapeva nell'ambiente, le "soffiate" erano giunte, ma alla fine di settembre si sono incredibilmente volatilizzate le vetture e il personale che occupavano la sede di Ridotto Madonna: e assieme a queste, anche anticipi versati da oltre trenta clienti in tutta Italia, per un parziale stimato in 600mila euro. La vicenda è finita anche a "Chi l'ha visto?" e dopo qualche giorno le prime indagini hanno portato alla luce una rete di interessi, passaggi di proprietà, cessioni di quote, immatricolazioni all'estero, giochi delle tre carte che hanno fatto vittime via internet, con gli acquirenti convinti di pagare per un veicolo che non vedranno mai. Un avvocato toscano, anch'egli truffato, ha riunito testimonianze e ricordi dei compagni di sventura, e anche grazie a loro Chioggia Azzurra non ha mancato di seguire la vicenda ogni giorno nei suoi sviluppi, smascherando nomi veri e fittizi legati alla truffa: al centro la figura di Antonio Ferrari, cavarzerano noto per le partecipazioni societarie nel commercio a Chioggia, che ha reagito in questo modo alla notizia del suo coinvolgimento "fino al collo". Nel 2019 si attende l'istruzione del processo, senza escludere ulteriori aggiornamenti (magari acciuffati i complici alla macchia) e la sperata giustizia per chi ha visto abusata la propria buona fede.

Dal 1385, con la prima pietra angolare del Castello della Luppa, il complesso di Forte San Felice era sempre stato tenuto saldamente in mano militare. Serenissima Repubblica, Napoleone, austroungarici, Regno d'Italia, occupazione tedesca e la Marina repubblicana si sono avvicendate nei secoli, aggiungendo sempre un pezzo ai precedenti: ci voleva la forza del comitato per il Forte, presieduto da Erminio Boscolo Bibi, e la campagna "I luoghi del cuore" del Fondo per l'Ambiente Italiano -suffragata da 25mila firme, non solo di chioggiotti- assieme all'amministrazione comunale di Chioggia per ottenere la smilitarizzazione del Forte, prologo alla sua quasi completa fruizione pubblica. Due i passaggi fondamentali: a gennaio la firma del protocollo d'intesa tra tutti gli attori interessati, il 27 novembre il suggello con la visita della Ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Nel frattempo le visite estive sono andate benissimo, mentre più avanti sono stati eseguiti i lavori per ripristinare l'accesso dall'acqua e per iniziare il belvedere: c'è da star sicuri che non mancheranno i progetti presentati da associazioni e aziende per sfruttare la parte concessa al Demanio marittimo.

Per il Movimento 5 Stelle che governa Chioggia da due anni e mezzo il 2018 non è stato un anno facile. Nella granitica maggioranza di 15 elementi qualche crepa è emersa, e ha portato alle dimissioni da consigliere prima di Luciano Passarella poi (più problematizzata) di Nicola Salvagno, oltre alla -tardiva?- uscita dal Movimento di Maria Chiara Boccato, la "pasionaria" della prima ora che ora siede nei banchi delle opposizioni. Ma non solo: ben due assessore hanno lasciato l'incarico, Patrizia Trapella per le Politiche Sociali, la Pesca e l'Agricoltura, e Angela d'Este al Turismo, Attività Produttive ed Eventi. Defezioni dovute anche alla difficile governance dei mercati di settore (oltre che a divergenze col sindaco e -nel caso d'Este- a nuovi incarichi in Regione), peraltro rimpiazzate dal rimpasto di giunta solo dopo molti giorni, in pieno periodo turistico. In tal senso, l'OGD non decolla ancora per i dissidi tra associazioni e consorzi, alcune occasioni sono andate perdute in autunno (dal pasticcio dell'Arena Duse alla scuola Don Milani, dalla strada degli Orti -iter abbandonato già dalla precedente giunta- ai fondi governativi per la videosorveglianza), in consiglio comunale le minoranze con Dolfin e Montanariello tuonano a ogni seduta: non resta che affidarsi ai 39 milioni finalmente sbloccati dalle grinfie del patto di stabilità, nella speranza che l'ultimatum per la loro spesa fissato al 31 dicembre sia comodamente prorogato per dar modo di stilare progetti e affidare appalti. Il fatto di avere al governo nazionale il M5S non dovrebbe più dare alibi al team di Alessandro Ferro, considerato che anche i parlamentari leghisti, come Ketty Fogliani eletta a marzo nel collegio alla Camera, si stanno battendo specie per le esigenze del turismo.

Fuoco e coltelli per notti brave o pomeriggi annoiati, quando le birre sulla panchina non bastano. L'ondata di atti di vandalismo minorile è stata strisciante per molti mesi a Sottomarina: sia nella zona di via Cristoforo Colombo, dove a più riprese molte autovetture parcheggiate sono state segnate dal taglio delle gomme o rigate sulla fiancata, sia al parco degli orti (via Bembo, via Morosini) con l'ennesima serie di capanni agricoli dati alle fiamme. In alcuni casi i responsabili sono stati quantomeno individuati, e la loro età è sempre più bassa. In altri episodi gli inquirenti hanno stretto il cerchio addirittura attorno a una trentina di ragazzi, capaci di tutto: i residenti esasperati non sanno più cosa fare per proteggere la propria macchina e i capanni dagli attacchi proditori, sconsiderati e senza alcun motivo della "peggio gioventù".

Capitolo sport. La Clodiense Chioggia Sottomarina, forte di un florido settore giovanile, si è salvata all'ultima giornata del campionato di serie D 2017-2018 ed è ultima in quello corrente; la UISP basket è tornata a calcare i parquet di Prima Divisione, mentre il Volley Clodia Femminile è partito col piede giusto nel proprio torneo. A proposito di volley, due giovani atlete chioggiotte -Eleonora Fersino e Vittoria Vianello, forte anche in spiaggia- sono state ingaggiate da squadre di serie A, la prima addirittura dalle campionesse nazionali dell'Imoco Conegliano dove fa da riserva a una leggenda tricolore come Miriam de Gennaro. È stato l'anno dei trionfi per lo sport giovanile e quello considerato a torto minore: se Stefano Cester e Riccardo Boscolo Chio sono due colonne dell'Inter under 16 campione d'Italia e della Nazionale dei pari età, altri ragazzi hanno inanellato titoli mondiali (Alberto Comparato nella motonautica F2) oppure europei, vedi Riccardo Albanese nel kick boxing che sforna talenti locali a ripetizione. Inoltre Alex Zanni allenatore dell'Italia mundial di moto enduro, Nicole Santinato sulle piste di Silvia Zennaro ai mondiali di vela classe Laser Radial, l'equipaggio di Oca Gialla che ha vinto la coppa Italia minialtura, i successi del pugile Andrea Valenti coi Mastini e quelli mondiali di Filippo Boscolo Meneguolo nel beach tennis, senza dimenticare Lorenzo Lodici, Mr. 100 e lode, numero uno italiano assoluto negli scacchi. Magari mancano gli impianti, ma i campioni made in Chioggia ci sono.

In un anno iniziato col pestaggio del deejay Piero Fidelfatti, proseguito sempre a gennaio con il pusher africano manesco, poi i rifiuti abbandonati sul ponte translagunare da un ristoratore di Montebelluna, il criminale Colelli a Ca’ Bianca, i furti in spiaggia ad opera di Paola Paganin, il degrado di riva Vena, le multe e i sequestri al fruttivendolo "Buba" che scorrazzava per l'arenile, l'accoltellamento di un marocchino ad opera del coinquilino egiziano, la corderia dei Canevini abbattuta dopo cent'anni ma con abuso, i maltrattamenti di cavalli, i conigli impagliati e i cani minacciati da bocconi avvelenati, l'attivismo di Laura Doria che pare finalmente premiato, le tartarughe ritrovate morte sulle spiagge e l'avvistamento di delfini, il rifacimento della pista rosa che diventa verde, l'ultimo pensiero è per chi non c'è più.

Ragazzi e bambine, soprattutto, portati via dagli incidenti o dal male: Davide Varagnolo, Edoardo Marchetti, Mattia Varagnolo, Giada Perini, Aurora Nordio, la stessa Anna Boscolo Berto. E ancora, Enrico Sarto finito nel canal Vena, e Roberto Chieregato stroncato da infarto lungo la Romea.
Nonché i cittadini illustri, che hanno onorato la loro terra con la propria opera: il sacerdote salesiano don Italo Fantoni, l'attore, regista ed esercente Giuliano Soncin, il pescatore e didatta Silvano Varagnolo Bòcoci, l'imprenditore Achille Ballarin della Comet, il politico e albergatore Augusto Micaglio, la docente e storica Gina Duse, l'ingegnere e ambientalista Giandomenico Tesserin. È cosa di questi giorni, infine, l'angoscia per Endri Febo e la tragedia in laguna: a lui e a chi si prodiga nel ricercarlo è dedicato questo compendio, che non vuole essere esaustivo -per quello c'è l'intero network Azzurra, ogni giorno sul web e anche su carta il giovedì mattina in piazza- ma aiuta a ricordare chi siamo, cosa facciamo e dove stiamo andando.

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