Un pezzo di storia che se ne va. Nei giorni scorsi è stato abbattuto il rudere che troneggia di fronte al cimitero di Borgo San Giovanni, datato probabilmente almeno un secolo, dove fino a pochi decenni fa lavoravano i "canevini", ovvero i mastri cordai che producevano le funi girando grandi ruote a manovella. Da quando sono scomparsi gli ultimi praticanti, questa attività è andata in disuso, e nel 2011 il Comune ha venduto l'immobile per 150mila euro. Gli ultimi anni hanno visto in zona l'apertura di un outlet di abbigliamento, mentre nella retrostante struttura che fu dormitorio per i ferrovieri a breve si instaurerà uno studio dentistico. Ora tocca alla casa dei canevini, buttata giù tra le frasche e la torre dell'acquedotto: una Chioggia che non c'è più, se non nelle immagini d'epoca e nei ricordi di chi l'ha vissuta.
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