venerdì 1 novembre 2019

AGOPUNTURA PER RIVA VENA, IL PROGETTO DELL’ARCHITETTO LORENZO VIANELLO COL LIONS CLUB “REGALATO” AL COMUNE

Un festival della luce come ad Amsterdam, proiezioni sull’acqua da parte di artisti internazionali, start-up tecnologiche non solo orientate alla pesca, attrarre e impiegare giovani con idee innovative pur mantenendo le caratteristiche storiche che ancor oggi fanno amare riva Vena a chioggiotti e turisti. È il progetto dell’architetto Lorenzo Vianello, da anni a Londra dove col proprio studio T&V ha collaborato a progetti internazionali da Fuksas a Foster&Partners, messo a disposizione del Lions Club cittadino e addirittura regalato all’amministrazione comunale. Le linee guida saranno presentate il prossimo 22 novembre dalle ore 17 a palazzo Grassi, in una conferenza dove sfileranno le immagini diapositive e grafiche di analisi del territorio, con i modelli di città cui si è ispirato l’architetto Vianello viaggiando per il mondo.
«Occorre mettere assieme istituzioni, associazioni e professionisti – afferma Luigi Ranzato, presidente del Lions –con i tecnici che attribuiscono all’ente gli strumenti per intervenire, considerato anche il “tesoretto” speso per i ponti». Il club sottolinea che il progetto verrà elargito al Comune nell’ambito dei service dell’associazione: il presidente Ranzato tiene molto alla riqualificazione di riva Vena, ultimamente vessata dall’abbandono e dalla malvivenza, e l’incontro con Lorenzo Vianello (in questi giorni in città) è stato naturale. L’architetto non anticipa ancora molto delle proprie tesi, ma ha a cuore il fatto che Chioggia rischia lo spopolamento in certe zone: «Penso a Ragusa dove le case non sono abitate per il 52%, o Lecco che raggiunge una quota del 42% di non residenti. La conseguenza è il degrado urbanistico, la soluzione sta nel concentrare gli interventi per migliorare alcune zone, proprio come fa l’agopuntura».

Durante il dialogo con Luigi Ranzato e Lorenzo Vianello, è "sbucato" da un sottoportico Riccardo Vianello, esercente e voce della folk band Truma, che da poco tempo ha scelto riva Vena per abitare in centro storico: «È il cuore pulsante di una città che viveva di pesca. Rivalutare la città nasce dalla residenza, già sta succedendo con segnali notevoli, come anche il turismo straniero con i b&b. Se vive riva Vena, che ha tante cose da dare, rinasce la città. Serve coraggio, il risorgimento comincia adesso». Periodo di fermento quindi per chi ama progettare di nuovo la propria città, come avevano fatto gli albergatori per un tratto di lungomare: in quel caso dall’amministrazione deve ancora arrivare una parola. Appuntamento quindi al 22 novembre a palazzo Grassi per l’immagine della nuova riva Vena secondo Lorenzo Vianello e il Lions Club.

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