venerdì 15 novembre 2019

SALE L'ACQUA ALTA, 146 CENTIMETRI IL PICCO ALLE 11.30. PARCHEGGIO SAN FRANCESCO SOMMERSO E FUORI USO

Come temuto, alle 9.30 di stamane l'acqua alta ha cominciato a lambire le rive adiacenti ai tre canali cittadini, superando alle 10 le barriere del Baby Mose poste a 135 centimetri. Come è stato possibile vedere in diretta youtube da Chioggia Azzurra, alle 11.30 i rilievi hanno segnalato 146 centimetri di picco in piazza Vigo e una situazione analoga in diga a Sottomarina, con 148 centimetri di livello massimo un’ora prima, ovvero alle 10.30 di stamane.

Da lì in poi, per quasi un’ora, la marea è stata stazionaria e stagnante, prima di scendere a misure normali nonostante la forte pioggia. Sentinelle, come sempre, i negozianti del centro storico che hanno impiegato tempo, pazienza e passione a estromettere i secchi di acqua dal proprio esercizio.

Il Comune aveva disposto che i parcheggi pubblici di SST limitrofi al centro storico, ovvero Saloni, Borgo San Giovanni e isola dell’Unione, fossero gratuiti per la giornata odierna: il provvedimento non ha potuto avere effetto per il parcheggio in fondamenta San Francesco (Suburbio), non utilizzabile dal momento che l'acqua aveva presto sommerso la riva.

Giuste proteste da parte degli studenti degli istituti medi e superiori di Borgo San Giovanni e di Sottomarina, ai quali non è stata estesa la chiusura dei plessi del centro storico di Chioggia diramata ieri dal sindaco Ferro: vanamente hanno cercato di fargli estendere l’ordinanza, con mail e messaggi nei network fino a tarda ora. Non ce ne voglia, ma date le condizioni climatiche odierne -ampiamente previste, tanto da aver attivato più volte l’allerta telefonica da Alarm System- non trova giustificazione un provvedimento così ristretto, il quale ha penalizzato i tanti studenti dei licei e degli istituti tecnici che risiedono nelle altre parti del territorio, Chioggia e Sottomarina vecchia in primis. Senza contare che il fenomeno è durato almeno fino alle 14, prima del deflusso dell'acqua, comportando un ritorno a casa molto difficile per ragazzi e professori.

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