domenica 27 giugno 2021

INFERNO DI OGGI ? MIGRANTI O I GRILLINI CHE AFFOGANO?

L’installazione InonDANT3 che da qualche giorno è stata collocata in Riva Vena a fianco della Chiesa della SS: Trinità, sta sollevando un grande rumor tra la popolazione. Inaugurata il 25, solo un paio di giorni fa, è stata ideata e realizzata dall’Associazione ClodiaCOM, con il patrocinio del Comune di Chioggia, in un'estate che, a detta dell’Assessore al Turismo Isabella Penzo, vuole essere all’insegna della rinascita dopo tempi estremamente difficili. Non sembra sia stata accolta da tutti con questa chiave di lettura e quindi in modo positivo, ed è sui social, nei commenti che vengono lasciati ai post che ne parlano, che si percepisce quello che la popolazione legge nell’installazione: una teoria di mani bianche che si ergono dall’acqua tra le quali spicca il capo di Dante. Tra coloro che non vedono il nesso con l’opera dantesca, seppure similare, con molte licenze a una china del Dorè raffigurante il XXXII canto dell’Inferno che descrive la pena dei traditori dei parenti, spiccano i commenti di chi si sente spaventato da un scenario simile che a taluni ricorda in modo triste la morte di un parente annegato. Sono molti che non la capiscono e che non riescono a dare una giusta collocazione ai significati che le si vogliono attribuire.
Uno degli autori, Sandro Varagnolo, a risposta alla consigliera Romina Tiozzo che descrive con dure parole l’installazione, lamenta la volontà di una parte della politica di voler polemizzare anche su temi dove la politica non ha nulla a che spartire. Ed effettivamente arte e politica non sono temi che si intersecano facilmente. Spicca invece la considerazione di una artista locale, Franca Del Comune che afferma “ L'arte è innanzitutto comunicazione… bella o brutta (vedi l'Urlo di Munch). Il grave è quando, volendo trasmettere un pensiero positivo, si comunica l'esatto contrario, o quando, peggio, si mescolano le due cose che si elidono a vicenda , sbilanciando lo spettatore. Il responsabile che ha promosso il progetto forse lo ha fatto per arricchire la possibile capitale della cultura?” A ognuno di noi libera interpretazione su ciò che percepiamo guardando quelle che diventeranno le famose mani. Per “qualcuno” esse rappresentano le braccia dei parlamentari appartenenti al M5S che, avendo capito di aver terminato il loro tempo nel Parlamento che dovevano aprire come una scatoletta di tonno ma dal quale sono stati fagocitati, cercano la salvezza.

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