I docenti e le docenti di lingue in servizio al liceo Veronese di Chioggia hanno scritto ieri una lettera aperta relativa al caso del medico camerunese insultato, minacciato e sequestrato per qualche minuto, mercoledì scorso, da un quarantenne di via della Fossetta. «Siamo indignati e indignate - scrivono i professori - di fronte all’imbarbarimento cui assistiamo quasi quotidianamente in città, di cui l'episodio in questione è solo la punta dell'iceberg. Altro che “sono cose che ledono l’immagine della città”, come purtroppo hanno rimarcato alcuni politici locali! Questi sono fatti che affondano le loro radici nel profondo di parte della società chioggiotta, e in un discorso politico che incita allo scontro e inneggia persino a supposte “identità di razza”, o almeno non ne prende debitamente le distanze».
Proseguono gli insegnanti: «Se è corretto quanto riportato dagli organi di informazione, molte persone hanno assistito all’evento, e nessuna è intervenuta, se non per aggravare la situazione. Ricordate solo qualche mese fa, gli insulti a una ragazza sul Lusenzo per il tono più scuro della sua pelle? Siete a conoscenza del fatto che alcuni giovani nati in un paese straniero evitano quella passeggiata, perché dicono “Ho paura di come reagirei se capitasse a me?” E l’ingresso negato a un ragazzo in uno stabilimento balneare? Sono solo esempi di comportamenti sempre più diffusi e non sufficientemente contrastati, a diversi livelli.
Come insegnanti abbiamo dedicato e stiamo dedicando la nostra vita professionale alla costruzione di una mentalità critica, aperta e tollerante negli studenti, all’acquisizione della capacità di comunicare con chi parla un’altra lingua o è nato altrove, alla capacità di gestire complessità, diversità e conflitti con le armi della ragione e della discussione democratica. Rifiutiamo di accettare passivamente questa situazione. Esprimiamo piena e profonda solidarietà al dottore e alla sua famiglia, e ribadiamo il nostro impegno e contributo per recuperare e ricostruire modelli di convivenza positivi, in cui i prepotenti e gli ignoranti siano messi all’angolo e sia invece dato spazio ad atteggiamenti di civiltà, rispetto ed accoglienza», firmano Nicoletta Gallimberti, Alessandra Bazzarello, Brunello Filippo, Lara Garbin, Janet Garcia Morago, Susanna Mistretta, Jessica Nardo, Giovanna Riccardi, Nella Scarpa e Francesca Tesserin.
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