giovedì 23 marzo 2023

ABITA A 50 METRI DAL COMMISSARIATO IL 27ENNE CON LA PASSIONE PER I KALASHNIKOV

DAVIDE TALPO
Era già finito sulla stampa nazionale, Davide Talpo, il 27enne scoperto con una collezione di armi (tra cui un kalashnikov ak-47 con munizioni) per un fatto di sangue molto grave, 14 anni fa (all’epoca era solo tredicenne) aveva accoltellato il suo insegnante di musica, Fabio Paggioro, che fu colpito violentemente alle spalle con un grosso coltello da cucina, mentre teneva la lezione nella scuola Silvio Pellico. Dalle pochissime informazioni a suo riguardo, emerse il giorno del ritrovamento delle armi, sembrava fosse incensurato (precisiamo che a 13 anni non si è perseguibili) ma sul passato del giovane chioggiotto grava questo episodio, anche se esso non avrà rilievi sul processo penale per la detenzione illecita delle armi. Una riflessione è inevitabile sulla vicenda umana di questa persona che con il suo pesante trascorso, con questa passione per le armi, con il suo esibirsi sul suo profilo facebook in pose da macho - tutti segni rivelatori di una personalità disturbata - avrebbe sicuramente bisogno di essere aiutato. (Anche negli articoli di 14 anni fa, ancora rintracciabili on line, si esprimeva l’auspicio che fosse seguito) Restano molti altri interrogativi, tra cui: come ha fatto a procurarsi tutte quelle armi e in particolare un mitra con le munizioni? E ancora: come sono arrivati i carabinieri a sorprenderlo a colpo sicuro? Hanno avuto la “dritta” da qualche amico, qualche familiare che a un certo punto si sono resi conto che sarebbe potuto accadere qualcosa di molto grave? Oppure sono risaliti a lui in qualche modo da chi gli aveva venduto le armi? Per inciso i carabinieri si sono presentati alla sua abitazione, che dista poche decine di metri dal commissariato di polizia, con le unità cinofile. Cercavano anche qualcos’altro oltre alle armi?

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.