domenica 15 gennaio 2017

RICOVERATO A PADOVA UN PROFUGO DI CONA CON SOSPETTA MENINGITE

E’ ricoverato nel reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Padova il giovane immigrato ospite del Centro di Assistenza di Cona, soccorso nella notte per un sospetto di meningo-encefalite. Tutte le procedure sanitarie sono state attivate; esclusa dagli accertamenti una meningite batterica invasiva, l’azione di profilassi, già predisposta, non è stata attivata, mentre sono in corso da parte dell’autorità sanitaria, in collaborazione con le autorità competenti, tutte le necessarie azioni di monitoraggio e controllo. Alle ore 19:03 del 14.01.2017 la Centrale Operativa SUEM 118 di Mestre recepiva una richiesta di intervento che, sulla base dei dati clinici riferiti, veniva classificato come codice rosso. La Centrale Operativa di Mestre trasferiva la chiamata alla Centrale Operativa SUEM 118 di Padova che stabiliva l'intervento del mezzo di soccorso e del personale del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Piove di Sacco, secondo il protocollo di intervento del SUEM 118, che per l’ambito territoriale specifico prevede infatti l'invio di ambulanza medicalizzata da Piove di Sacco anche se trattasi di territorio della provincia di Venezia. La chiamata in PS di Piove di Sacco veniva acquisita alle ore 19:08. Uscita del mezzo dal Presidio con personale a bordo registrata alle ore 19:13. Arrivo sul target alle ore 19:38: il tempo di percorrenza è stato condizionato dalle condizioni metereologiche per presenza di fitta nebbia. All’ingresso al Centro di assistenza di Cona, nel locale infermeria, era presente un soggetto assopito, non responsivo, febbrile, con stato di agitazione psico-motoria, assistito dal personale della Cooperativa. Il soggetto è originario del Bangladesh ed ha 19 anni. Il paziente veniva stabilizzato e alle ore 19:56 si procedeva a rientro presso il PS di Piove di Sacco con arrivo in sede alle ore 20:12. In Pronto Soccorso di Piove di Sacco si procedeva agli accertamenti del caso. Considerato che il quadro clinico deponeva per un sospetto di meningo-encefalite, veniva attivata la richiesta di trasferimento presso il reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Padova. La partenza da Piove di Sacco per il trasferimento avveniva alle ore 22:18 (ora di chiusura del verbale di Pronto Soccorso).
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS Euganea ha provveduto ad attivare i contatti con gli specialisti che hanno in cura il paziente: i primi accertamenti di Laboratorio effettuati evidenziano che non si tratta di meningite ad eziologia batterica diffusiva, escludendo quindi la necessità di interventi di profilassi sulla popolazione che è venuta a contatto con il soggetto. Mentre si interveniva sul soggetto, il Dipartimento di Prevenzione e la Direzione Sanitaria dell’Azienda ULSS 3 Serenissima, competente per territorio sul Centro di Assistenza di Cona, si attivava, dalle ore 22:59, in stretto coordinamento e predisponeva gli interventi che potevano rendersi necessari. Da subito è stato attivato il Servizio di Sanità Pubblica del Distretto di Chioggia, per la raccolta delle prime informazioni presso la struttura, in un’azione di controllo tutt’ora in corso. Operando con flessibilità secondo l’evoluzione diagnostica e in continuo contatto con l’Azienda Ospedaliera di Padova, l’Azienda UlSS 3 Serenissima predisponeva quindi quanto necessario per l’eventuale intervento farmacologico di profilassi, con l’attivazione immediata delle Farmacie ospedaliere di Chioggia e di Mestre. A seguito delle comunicazioni giunte da Padova, che escludevano una meningite batterica invasiva, l’azione di profilassi antibiotica, già predisposta, non è stata attuata, poiché non necessaria. Coerentemente con le specifiche del caso clinico, che non determina diffusione ai contatti, il Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 3 Serenissima procede ora con l’azione finalizzata ad evidenziare eventuali altre necessità preventive sulla base della diagnostica conclusiva in arrivo da Padova. Pur non ravvisandosi la necessità di interventi di profilassi, l’Azienda sanitaria continua a monitorare la situazione igienico-sanitaria presso il Centro di Assistenza di Cona, in collaborazione con Prefettura, Questura e Amministrazione Comunale. Con preghiera di pubblicazione

sabato 14 gennaio 2017

ESPLODE LA CONTESTAZIONE PER GLI AUTOBUS STRACOLMI IN SEGUITO ALLA NON COLLABORAZIONE. NON SPARATE SUL PILOTA!


Come largamente prevedibile, la nuova non collaborazione di alcuni piloti Actv di linea 80 sta esasperando gli animi. È di oggi pomeriggio questo video -depurato da alcune espressioni troppo colorite- girato con il telefono da una utente con velleità di regista (già assurta "alle cronache" la scorsa estate, sempre da un mezzo Actv) che testimonia gli effetti delle corse saltate: anche due consecutive, le quali caricano di passeggeri le corse che invece funzionano regolarmente, tanto che già alle prime fermate ci sono solo posti in piedi (e a volte manco quelli) per chi paga regolarmente biglietto o soprattutto abbonamento. Senza contare il freddo proibitivo sotto il quale gli utenti -fra cui gli stessi dipendenti Actv, specie del settore navigazione- sono costretti ad attendere il miracolo di una corriera. Se c'è una persona non colpevole, tuttavia, è proprio l'autista in turno, che non se l'è sentita di lasciare a piedi chi doveva tornare a Chioggia dopo ore di lavoro, pur nelle condizioni inospitali del mezzo stracolmo: per questo non va colpevolizzato o non vanno addossate le responsabilità dell'azienda o di altri lavoratori. Specie considerando che nei depositi restano fermi non pochi mezzi, anche a fronte di chi potrebbe coprire lo straordinario o il cosiddetto turno integrato. La questione chiaramente non si esaurisce qui, nei prossimi giorni cercheremo di saperne di più riguardo i reali motivi e le criticità che mettono dipendenti contro dipendenti, passeggeri contro passeggeri senza che vengano presi provvedimenti o che i vertici prendano in mano la situazione ripristinando il normale svolgimento delle corse (e i raddoppi di linea dove e quando servono).

TORNA LO SPETTRO DELLA "NON COLLABORAZIONE", SALTANO ALCUNE CORSE DI LINEA 80 TRA CHIOGGIA E VENEZIA


La speranza generale che fosse definitivamente tramontata la "non collaborazione" dei piloti Actv di linea 80 (Chioggia-Venezia), imperversante lo scorso settembre, è andata a farsi benedire in questi primi freddissimi giorni dell'anno. Il caso della corsa saltata alle ore 9 di ieri, che ha lasciato a piedi numerosi utenti tra cui alcuni degli stessi pendolari Actv, non è dunque isolato: altre corse continuano a non venire effettuate, le motivazioni risiedono -come allora- nei timori occupazionali e contrattuali relativi all'esternalizzazione della linea 80 a un'azienda di Verona. Anche se risultano tuttora oscuri alcuni passaggi paralleli, relativi agli straordinari e alla perdita di qualche privilegio acquisito; sta di fatto che i piloti si sentono in dovere di non adempiere più a prestazioni straordinarie e fuori contratto, i mezzi restano in deposito e chi viene fregato è il passeggero che paga il biglietto o l'abbonamento. Oltre a stare più di mezz'ora al freddo sottozero prima di salire sul prossimo mezzo utile.