lunedì 25 febbraio 2019

CARNEVALE 2019: A VENEZIA LA FOLLA, A SANT'ANNA IL "VOLO DEL GERMANO", A CHIOGGIA... LE MACCHINE

Avere il Carnevale di Venezia così vicino a Chioggia e al suo hinterland è da un lato una chance per godere da vicino di eventi e maschere incomparabili, dall’altro uno stimolo ad invitare e accogliere visitatori interessati a qualche variazione sul tema. Magari offrendo proprie iniziative sul tema, in un ambiente più vivibile rispetto alla calca. Non si vogliono certo fare paragoni tra una delle più grandi manifestazioni al mondo e i volenterosi programmi cittadini, ma osservando le immagini di ieri, prima vera domenica di boom in laguna, un paio di considerazioni sono inderogabili.
La prima: nella frazione di Sant’Anna l’impegno di base dei genitori, delle associazioni, della parrocchia ha prodotto un bel ritrovo con tanto di “volo del germano” a ricordare quello veneziano dell’angelo. Più di così probabilmente non si poteva, bravi “Santanari ronzanti”: ma è possibile dire la stessa cosa per il centro storico di Chioggia? In tanti ricordiamo i carri allegorici degli anni Settanta e Ottanta, o anche solo il carnevale “buranello” di due stagioni orsono: è così difficile pensarci prima, organizzare per tempo, tornare a fasti sostenibili, aggregativi, comunitari e di puro spettacolo per la memoria futura? La seconda considerazione è già una risposta: no, a quanto pare non è possibile, anche per il dominio assoluto delle automobili in centro storico.
Parcheggiate, in transito, in doppia fila, autorizzate o meno, le macchine sono e saranno sempre un ostacolo alla pratica di qualsiasi attività culturale, di divertimento, di riappropriazione degli spazi. A carnevale e nel resto dell’anno, a nessuno può piacere lo slalom per raggiungere i portici o da questi la riva Vena: magari conducendo passeggini, magari se i bimbi sono frenati dal libero scorrazzare con i coriandoli in mano. La pedonalizzazione integrale del corso non è più differibile, a prescindere che gli eventi messi in piedi siano “travolgenti” o rasentino il minimo sindacale.

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