giovedì 28 febbraio 2019

PORTO DI CHIOGGIA: LA GESTIONE DI A.S.PO. PASSA DALLA CAMERA DI COMMERCIO ALL'AUTORITÀ PORTUALE VENEZIANA

È stato firmato dal presidente della Camera di Commercio Delta-Lagunare, Giuseppe Fedalto, e dal suo omologo all'Autorità di Sistema Portuale per l'Alto Adriatico, Pino Musolino, l'accordo che trasferisce la gestione del patrimonio immobiliare e dei contratti di locazione in capo all'Azienda Speciale per il Porto di Chioggia (A.S.Po.) dalla Camera di Commercio all'Autorità di Sistema con sede a Venezia. Nel tratto, anche il passaggio di mano nello svolgimento delle funzioni e delle attività di promozione e sviluppo dell'area portuale di Chioggia. Si tratta di «un'intesa che sblocca un impasse burocratico e dà una risposta concreta all'economia del territorio clodiense, alle imprese attualmente insediate nell’area e alla creazione di nuove opportunità e investimenti di rilancio», così hanno dichiarato le parti dopo la firma.
Da tempo era in piedi una querelle per la sorte dello scalo di laguna sud, in concomitanza con il cambio della guardia all'Autorità di Sistema e alla permanenza in servizio di A.S.Po.: grazie alla firma, l'Autorità può ottemperare finalmente alle funzioni previste dal decreto legislativo 169/2016 in tema di riforma dei porti, oltre a impegnarsi nel subentrare nella convenzione sottoscritta da A.S.Po. con la Regione Veneto per i lavori di bonifica e riqualificazione ambientale in Val da Rio. Per quanto riguarda il personale dell'Azienda Speciale, per il quale l'attuale norma non consente il transito nella dotazione organica del nuovo ente di gestione del Porto di Chioggia, l’accordo prevede che i 6 dipendenti attualmente in forza all'azienda continuino a garantire un presidio dell’ente camerale sul territorio, e allo stesso tempo vengano messi a disposizione dell’Autorità di Sistema per lo svolgimento delle attività amministrative ed operative dell’area portuale di Chioggia.

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.