sabato 16 febbraio 2019

CELESTE BOSCOLO E LA MAGIA OLFATTIVA DALLE CASE E DAI BANCHI DI RIVA VENA

«La barca è un microcosmo che, dietro la ruvida scorza dei chioggiotti, fa trasparire per intero tutta la loro riconoscenza e amore: dall’ordine che vi regna a bordo, per gli impegnativi dolci ricami che l’adornano. Segno di una sensibilità interiore per niente compromessa dalla dura vita in mare, anzi, proprio per questo particolarmente attenta alle cose che contano: il lavoro e la famiglia. (…) Un nodo vitale che non a caso viene colto sulla Vena, il canale dove fluisce la vitalità di Chioggia. Qui si affacciano le case e la vivace quotidianità. Le barche, che fanno bella mostra di sé nel meritato riposo, si animano di voci che si aggiungono a quelle abituali del vento. Sulle rive, il colorato dialetto ricco di improvvisi sbalzi sonori, si mescolano all’odore del pane fresco, della frutta e verdura, dei formaggi e dei salumi. Questa presenza popolare fa assumere una diversa tonalità anche alle immagini. L’anziana signora che si affaccia a balcone, a sistemare le sue cose quotidiane, è l’immagine di una vita trascorsa nell’attesa del suo pescatore. Dalla sua finestra si espande un antico e soave aroma di soffritto, preludio a gustoso “cassopipa” imminente, molluschi bivalvi saltati in padella».

(Celeste Boscolo, “Gli ami e gli amori”, rivista Chioggia n.19/2001)

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